Una maxi operazione di controllo è iniziata questa mattina e sta tuttora proseguendo. Nel mirino della squadra interforze, coordinata dalla questura, c’è una delle zone simbolo del degrado legato alla presenza di imprese straniere: quella di via Marengo. Qui decine di poliziotti, agenti della polizia municipale, vigili del fuoco e ispettori dei vari enti interessati ai controlli, hanno passato al setaccio numerose aziende gestite da cinesi. Ma l’attività ha riguardato anche gli orti di Castelnuovo dove gli uomini del Corpo forestale e quelli della polizia municipale hanno effettuato una serie di sequestri. Si tratta dei campi che, secondo alcune denunce, vengono irrigati con l’acqua prelevata direttamente dai canali di uscita dall’impianto di Baciacavallo. In via marengo sarebbero stati rintracciati alcuni clandestini mentre i capannoni a rischio sequestro sarebbero almeno sette. Nel tardo pomeriggio la questura dovrebbe comunicare l’esito dei controlli, che sono tuttora in corso.Come si ricorderà via Marengo è stata una delle prime zone dove è nata la protesta dei residenti contro il degrado portato dal radicamento di insediamenti produttivi che agivano al di fuori delle regole e con la compresenza di situazioni alloggiative mischiate a quelle produttive. Era stato l’allora consigliere della Circoscrizione Prato Centro, e ora vice coordinatore provinciale del Pdl, Sergio Toccafondi uno dei primi a portare la questione all’attenzione della città. “All’epoca non pochi mi derisero per le mie iniziative - ricorda Toccafondi -. Addirittura l’allora assessore Gregori non volle nemmeno fare un sopralluogo, che fu fatto solo dal suo successore Aldo Milone, anche se poi la giunta di centrosinistra non fece nulla. Adesso, finalmente, si è preso coscienza del problema e credo che questo intervento in via Marengo possa essere preso a simbolo della svolta operata dalla nuova amministrazione comunale”.
fonte: www.notizidiprato.it
Era il lontano 2006 quando un umile consigliere di circoscrizione lanciava allarmi, depositava interrogazioni nonchè si faceva promotore di un consiglio di circoscrizione con discussione aperta ai cittadini sulla quastione di Via Marengo. Appelli lanciati nel vuoto e a volte anche "deriso". Solo con il cambio di assessore tra Gregori e Milone è stato possibile fare un sopralluogo e far prendere coscienza, alla precedente amministrazione, che il problema esisteva. Ma come sappiamo tutti Milone aveva le mani "legate" e più di tanto non poteva fare. Penso che Via Marengo posso essere preso come simbolo della "svolta". Ancora una volta un plauso a Milone e a tutte le forze dell'ordine inpegnate che costituiscono un "mezzo" insostituibile per la sicurezza.
fonte: La Nazione 13.06.2010
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