mercoledì 31 gennaio 2007

Uno Sguardo sulla Sanità

R. Baldi e A. Amerini hanno scritto:

La Legge Finanziaria per l’anno 2007, al fine di garantire il rispetto degli obblighi comunitari e la realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2007-2009, per un patto nazionale per la salute sul quale la Conferenza delle regioni e delle province autonome, nella riunione del 28 settembre 2006 si è’ espressa positivamente e stabilisce a decorrere dal 1° gennaio 2007:

Per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, gli assistiti non esentati dalla quota di partecipazione al costo sono tenuti al pagamento di una quota fissa sulla ricetta pari a 10 euro;
Per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso ospedaliero non seguite da ricovero, la cui condizione è stata codificata come codice bianco, ad eccezione di quelli afferenti al pronto soccorso a seguito di traumatismi ed avvelenamenti acuti, gli assistiti non esenti sono tenuti al pagamento di una quota fissa pari a 25 euro. La quota fissa per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso non è, comunque, dovuta dagli assistiti non esenti di età inferiore a 14 anni.;
I cittadini, anche se esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria, che non abbiano ritirato i risultati di visite o esami diagnostici e di laboratorio, sono tenuti al pagamento per intero della prestazione usufruita con le modalità più idonee al recupero delle somme dovute stabilite dai provvedimenti regionali.
Si considera quindi:
che la Regione Toscana, rispettivamente con la deliberazione della Giunta regionale 293/2004 e 143/2006, ha anticipato in parte le disposizioni previste stabilendo:
-Con la DGR 293/2004 una quota di compartecipazione di 10 euro a carico del cittadino che accede al pronto soccorso per situazioni a bassa priorità (codici bianchi e codici azzurri)
·Con la DGR 143/2006 e successive 386/2006, 440/2006 e 867/2006 una quota di compartecipazione al costo delle prestazioni diagnostico strumentali a carico di quei cittadini che, non esenti, dopo avere prenotato e accettato la prestazione specialistica o diagnostico-strumentale, indipendentemente dal tempo di attesa previsto, non si presentino, o non comunichino la rinuncia o l’impossibilità di fruire la prestazione almeno 48 ore prima della data prenotata, ovvero per coloro che dopo avere usufruito di una qualsiasi prestazione specialistica o diagnostico strumentale non provvedano a ritirare il referto diagnostico.
Si evidenzia

come la scelta della Regione Toscana di far pagare a tutti i cittadini, anche se esenti (per età, reddito e patologia), un ticket di 10 euro per i cosiddetti codici bianchi, oltre a rappresentare un finanziamento surrettizio del sistema sanitario regionale, assume la forma di un provvedimento iniquo che fa ricadere sulle fasce più deboli della popolazione gli oneri derivanti da una errata programmazione e organizzazione dei servizi di pronto soccorso;
come, con l’entrata in vigore delle norme previste dalla legge finanziaria, alcune aziende sanitarie abbiano riscontrato numerosi problemi nel riscuotere le somme dovute, tanto che sono giunte numerose proteste sia da parte dei cittadini costretti a pagare i nuovi ticket sia da parte degli operatori incaricati della riscossione;
Si invita
quindi il Comune a prendere
opportune e appropriate misure per prevedere l’introduzione di nuove forme di compartecipazione alla spesa sanitaria o comunque un aggravio di quelle eventualmente già esistenti.
Se non reputi opportuno invitare la Giunta Regionale a modificare quanto previsto dalla DGR 293/2004 “Pronto Soccorso - Misure urgenti per il contenimento dei tempi di attesa e strategie per un percorso alternativo sul territorio” che impone a tutti i cittadini, compresi quelli riconosciuti esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria ai sensi della normativa vigente, la somma di 10 euro per i cosiddetti codici bianchi e per tutte quelle prestazioni di pronto soccorso a cui non faccia seguito il ricovero, anziché applicare quanto previsto dalla lettera p del comma 796 della Legge Finanziaria.
Roberto Baldi
Vicepresidente Consiglio Comunale
Andrea Amerini
consigliere comunale F.I.

Giochi notturni in Via Silvestri

Luigi R. ha scritto ....

Se ne sente parlare da mesi oramai, ma la zona di Via Santa Trinita-Ospedale, risulta sempre più terra di nessuno.
In queste sere in Via Silvestri si sono ripetuti episodi di vandalismo a danno degli specchietti retrovisori posteggiate sotto casa.
Avanti così

Ieri riflettevo con "Solone" su Prato

Fabio Gori ha scritto ....

Carissimi amici,
vorrei dare il mio modesto contributo alle vostre piacevolissime e condivise opinioni, che fino ad oggi hanno portato piccoli rivoli di acqua al nostro ipotetico fiume, auspicando che arrivi quanto prima la piena ( l’acque chete rompono i ponti…..santa verità dei vecchi proverbi ).
In questi ultimi giorni, mi sollazzo e mi meraviglio nel sentire un’innumerevole quantità di persone che quantomeno si rammaricano e imprecano su argomenti come la finanziaria a livello nazionale,sull’aumento spropositato della tassa di possesso auto ( bollo ) a livello regionale, sulle scelte operate dalla nostra amministrazione comunale a livello locale come la gestione degli immigrati, la gestione di piazza Mercatale, la gestione della criminalità, la gestione dei parcheggi, la gestione TIA, la rivalutazione del l centro storico, e mi domando: forse questi signori che hanno prevalso alle ultime urne sono stati eletti dalle migliaia dei nostri connazionali pratesi all’estero? O forse ogni loro elettore aveva il privilegio di 20 o 30 schede elettorali?.
Aiutatemi nei quesiti perché non riesco a capire chi li ha votati, visto che non riesco a trovare nessuno ( fosse la volta buona ! ) con il pensiero dei fondatori di : “ I CARE “.

La mia città, amata e allo stesso tempo malata allo stadio terminale necessita di aiuto, scrolliamoci di dosso questa apatia che ci pervade, rimbocchiamoci le maniche da laboriosi PRATESI e non facciamo gli struzzi, spieghiamo all’amministrazione comunale ove ce ne fosse ancora bisogno e nei modi che ci compete che:
il Centro si rivitalizza NON tartassando l’utenza con ticket e multe, perché il contribuente preferirà a queste aggressioni, il parcheggio comodo e GRATUITO dei centri commerciali.
Gli eventuali ammanchi di cassa nel bilancio comunale ( 2-3 milioni di euro per contravvenzioni e ticket !!! ) potrebbero essere recuperati tagliando le esorbitanti parcelle pagate ai professionisti esterni ( l’interessante studio effettuato sui PICCIONI è un esempio ).
Alla suddetta proposta un mio amico “solone” mi riprende dicendomi che le clientele devono essere foraggiate, per la produzione nella fase elettorale, altrimenti il raccolto potrebbe essere esiguo.
Vistomi spiazzato da questa affermazione, riverso la mia attenzione sull’immigrazione per la quale mi sento di fare un richiamo anche ad alcuni dei nostri imprenditori, che hanno venduto l’anima al diavolo per il profitto immediato con commesse in conto terzi a tariffe improponibili per i nostri concittadini, ma fattibili per quella manodopera sottopagata e spesso “schiavizzata” dei paesi asiatici, innescando un circolo vizioso che si è ritorto contro il committente stesso, con conseguenze ben preventivabili. Per non parlare della svendita dei vecchi “assortimenti” per cardato ai paesi dell’est ( non era più opportuna la rottamazione ? ).
Il mio amico “solone” annuendo alle mie affermazioni, mi faceva notare che poi non era tutta colpa dell’amministrazione questa patata bollente degli immigrati, in quanto mi e si domandava: chi ha affittato case e magazzini a prezzi doppi o tripli del mercato? chi ha affittato a nero? chi ha venduto case ed altri immobili a prezzi esageratamente fuori mercato?
Signori miei grazie al “dio quattrino” il mea culpa è quanto meno doveroso.
Stanco di questo interminabile colloquio, pongo infine una domanda io al mio amico”solone”, cosa ne pensi della criminalità e della precaria sicurezza nella nostra città?
No problem mi ha risposto…….proprio ieri ho parlato con l’assessore che mi ha rassicurato dicendomi: “ …e dov’è la criminalità!...., dicerie dei giornali per fare cassa; e…..perchè c’è forse bisogno di più sicurezza? Se non è morto ancora nessuno.!”
Ha queste parole ho tirato un sospiro di sollievo e salutando il mio amico “solone”, sono andato a casa tranquillo come dopo aver deglutito un’euchessina prima di dormire ( mi avevano suggerito supposta ).
Ciao a tutti
Fabio Gori

lunedì 29 gennaio 2007

Centro storico: Il Suo rilancio nel vuoto

Da una prima lettura del piano di rilancio per il Centro storico elaborato dallo staff dell’Assessore Gregori emergono una serie di considerazioni; la prima e forse la più eloquente richiama e corregge un famoso proverbio: si tenta di avanzare delle proposte, non solo quando i buoi sono scappati dalla stalla, ma la stalla stessa sta crollando! Si sottolinea “uno scadimento per alcuni aspetti della vita sociale accompagnato da casi di vero e proprio degrado”, ma durante questo processo che dura da un decennio, che cosa hanno fatto le amministrazioni che si sono succedute?
E’ inutile e poco produttivo pavimentare alcune strade presentarle infiocchettate di tutto punto se poi viene aperto un call-center nel quale si parlano più lingue che sotto la Torre di Babele. Viene puntato il dito sulla scarsità degli accessi intesa come presenza di parcheggi con posti auto disponibili, ma se qualche giorno fa Luca Roti esponente di punta della Margherita lamentava il sotto-utilizzo dei parcheggi del Serraglio e di Via Arcivescovo Martini, mettiamoci d’accordo perché mi pare ci sia un pò di confusione. E il futuro parcheggio sotto l’attuale area ospedaliera dove sorgerà un campus universitario? Ognuno per un futuro così lontano è libero di dire quello che vuole, anche la costruzione di un’idroscalo sul Bisenzio! La stessa invocazione di una maggiore attenzione all’estetica e alla cura del bello, come si concilia in un contesto pullulante di rivendite di Kebab? Comunque la panacea per tutti i mali esiste, eccola “la riqualificazione di Piazza Mercatale”; ormai basta “rifare” la piazza e le cose vanno a posto. Non dimentichiamo che non tutte le riqualificazioni riescono; si deve fare attenzione, Via S.Trinità ci insegna che una bella strada rifatta a nuovo va poi seguita nel suo sviluppo. Infine la sicurezza, a dire poco una comica, “si devono porre le condizioni affinchè le persone siano rassicurate” ma l’opposizione che cosa ha denunciato in tutte le sedi in questi anni! E qui non voglio andare oltre ci pensano quotidianamente i giornali a informare su cosa accade in centro, specialmente nelle ore notturne. Ci auguriamo soltanto che le operazioni interforze di controllo del territorio sperimentate nel mese di ottobre, riprendano presto e diano un’inversione di tendenza nei confronti degli episodi criminalità a cui assistiamo sempre più spesso.
Matteo Cocci A.N.

il Piano per il recupero del Centro in Consiglio

Circoscrizione Centro Opposizione

Su richiesta dei Consiglieri di opposizioe, stasera 29 Gennaio, al CONSIGLIO di CIRCOSCRIZ. CENTRO, intererverrà l'Assessore Gregori sul Piano di Recupero del Centro Storico.

Fra le altre si segnalano in discussione:

•Interrog. Toccafondi (FI) su degrado Serraglio;
•Interrog. Querci (UDC) su utilizzo della polizia municipale in Centro;
•Interrog. Auzzi (AN) rispetto della legalità da parte della comunità cinese;
•Interrogaz. Querci (UDC) su progetto pIazza Mercatale Giovani;

sabato 27 gennaio 2007

Il Soccorso bonifica il Consorzio!

Marco a scritto ......


Salve a tutti e in special modo al mio amico Francesco Querci che mi ha portato a conoscenza di questo interessantissimo blog.
Voglio portare all' attenzione di Voi tutti dello scandalo dei Consorzi di bonifica. E' mai possibile che chi come me vive al Soccorso, a 200 mt. dalle mura, debba pagare questa gabella?
Facendo una rapida ricerca su internet ho scoperto che ci sono diverse sentenze che vanno contro l' abuso di questa tassa. Infatti deve esserci un beneficio specifico e diretto che il singolo immobile deve ricevere dall' esecuzione delle opere di bonifica.
Una sentenza della Suprema Corte di Cassazione (n. 8860/1996) riporta che il predetto beneficio deve rappresentare un dato certo e non presunto ed il cui onere della prova ricade inevitabilmente sull' Ente impositore.
Signori, uniamoci e partiamo!
Marco.

venerdì 26 gennaio 2007

Le "Liberalizzazioni" e il Cinema (in Centro)

Liberalizzazione o Via libera!

Pare che fra le tante previsioni del pacchetto Bersani, una riguardi anche il Cinema.
Per andare incontro ai cittadini vengono aboliti i limiti di distanza (Km) fra le sale cinematografiche! Tutti possono aprire un Cinema e ognuno può andare dove vuole e pagare meno il biglietto.

Sinceramente in concreto, l'unica pensabile conseguenza del provvedimento sembrerebbe quella di (stranamente) favorire i soliti "grandi" e inguaiare ancora più i piccoli!

Togliere i limiti di distanza avvantaggiarà solo le grandi sale di distribuzione e per intendersi la Multisala non avrà più problemi con il Vispathè (ma guarda caso?!).

Le piccole realtà del Centro che ancora stoicamente resistono che aiuto avranno invece?

Ancora brutte notizie per il nostro Centro dunque e per i cittadini per i quali ancora niente giunge dal fronte delle vere liberalizzazioni (gas, rifiuti ecc...).

Francesco Querci (Cons. UDC)

venerdì 19 gennaio 2007

Permessi Residenti : Ticket al Macrolotto

Chiara S. ha scritto ...

Si leggono tanti proclami sul futuro del centro, dalla sinistra e dalla destra, ma io dico incominciamo a migliorare i servizzi OGGI.
Esempio, Il Comune decide di farci pagare - dico a noi residenti del centro - i permessi per posteggiare le nostre auto sotto casa.
Ovviamente la stragrande maggioranza di chi necessita del Permesso (l'odiato Ticket) è del centro o strede limitrofe e dove viene messo l'ufficio per il rilascio permessi?
Non in Centro, mica dai Vigili........ ma all'ASM al Macrolotto!
Guardate che in centro son tanti gli anziani per i quali andare al macrolotto diventa un affare serio e sinceramente anche per noi tutti del centro sarebe stato meglio un ufficetto in Centro!
Un residente come tanti altri, saluti

Parcheggi a pagamento: la Sentenza Integrale

La sentenza integrale che prevede nulle le multe se in zona mancano aree di sosta gratuita

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
SEZIONI UNITE CIVILI

SENTENZA 9 gennaio 2007, n. 116

Svolgimento del processo

Con ricorso depositato il 30 novembre 2001 presso la Cancelleria del Giudice di Pace di Cagliari l’avv. G.S. per sé e per la moglie B.P. si opponeva all’intimazione di pagamento di alcune sanzioni applicate dal Comando della Polizia Municipale del Comune di Quartu Sant’Elena per ripetute violazioni all’articolo 157 del codice della strada (parcheggio dell’autovettura di proprietà della Piras, utilizzata dal Satta, in zona a pagamento senza l’esposizione del tagliando attestante il pagamento delle somme dovute per la sosta). Il ricorrente chiedeva che venissero dichiarati nulli ed inefficaci tutti i verbali di accertamento e di contestazione notificatigli per manifesta nullità delle delibere della Giunta Municipale e delle ordinanze del Sindaco di Quartu adottate in materia di parcheggi a pagamento nel centro cittadino, nullità derivante dalla mancata previsione di adeguate aree destinate al libero parcheggio, come previsto dal comma 8 dell’articolo 7 del codice della strada.
Il Comune di Quartu Sant'Elena eccepiva l’incompetenza del giudice a deliberare in materia di dichiarazione di illegittimità di atti amministrativi, quali la istituzione di aree di parcheggio e, nel merito, sosteneva che la zona di parcheggio ‑ rientrava tra quelle ‑ definite. A) dall’articolo 2 del D.M. 144/68, emanato dal ministro dei Lavori Pubblici.
Con sentenza deliberata e depositata il 3 luglio 2002, il Giudice di Pace di Cagliari, in accoglimento del ricorso, dichiarava la nullità ed inefficacia di tutti i verbali di accertamento e contestazione per sosta vietata impugnati, dei quali ordinava la revoca, condannando il Comune di Quartu Sant'Elena al rimborso delle spese processuali.
Osservava il giudice di merito, in particolare:

a) che sussisteva la giurisdizione del giudice ordinario, in quanto gli atti amministrativi erano esaminati solo incidentalmente;
b) che le delibere istitutive dei parcheggi a pagamento dovevano essere disapplicate per aver ignorato il disposto dell’articolo 9 della legge 317/67, non essendo stati previsti parcheggi liberi nelle immediate vicinanze dell’area interessata;
c) che erano inoltre state emanate ordinanze del Sindaco di Quartu Sant'Elena, istitutive di ulteriori parcheggi a pagamento, nel periodo dal 18 maggio 1994 al 2 marzo 2001, in nessuna delle quali era stato tenuto conto del dettato dell’articolo 8 del codice della strada (salvo che nell’ordinanza 110/94 che aveva previsto l’istituzione di un parcheggio libero in una zona lontanissima);
d) che l’assunto del Comune, secondo cui le strade e le piazze interessate rientravano nella zona definibile come A ai sensi dell’articolo 2 del D.M. dei lavori pubblici 2 aprile 1968 n. 144, non poteva essere condiviso, in mancanza di riscontri documentali.

Motivi della decisione

1. Il controricorso è improcedibile, essendo stato depositato (mediante spedizione a mezzo posta effettuata il 27 gennaio 2003) oltre il termine di venti giorni dalla notificazione (avvenuta il 5 dicembre 2002), prescritto dall’articolo 370 c.p.c.

2. Con il primo mezzo d’impugnazione il ricorrente lamenta violazione e falsa applicazione dell’articolo 4, comma 1, lettera b) del D.p.r. 393/59, e succ. mod., nonché insufficiente, omessa e contraddittoria motivazione, lamentando che la sentenza impugnata non aveva considerato come il provvedimento erroneamente ritenuto affetto da vizi avesse inteso tutelare le esigenze dei servizi di sosta a pagamento, né che il pubblico interesse può (non) coincidere con l’interesse di uno o più soggetti senza che ciò valga ad incidere sull’aspetto pubblicistico dell’interesse tutelato con il provvedimento amministrativo.

3. Con il secondo motivo il ricorrente denuncia difetto di giurisdizione, nonché violazione e falsa applicazione dell’articolo 23, terz’ultimo comma, della legge 689/81, nel suo coordinamento con gli artt. 4 e 5 della legge 20 marzo 1865 n. 2248, all. E.

Si sostiene che il giudice di pace, sebbene tenuto a limitare il proprio sindacato alla legittimità del provvedimento, ai soli fini della disapplicazione, aveva esteso la sua valutazione al merito, travalicando i limiti interni della propria competenza giurisdizionale, sia criticando la scelta operata dall’Amministrazione nel prendere in considerazione l’interesse pubblico del funzionamento dei servizi sia dichiarando l’opportunità di riservare un’area per la sosta di determinati autoveicoli.

4. Con il terzo motivo si deduce la nullità della sentenza impugnata, in base alle medesime considerazioni svolte con il motivo precedente, con riferimento alla parte della motivazione che contesta la corretta individuazione delle aree del centro storico da parte del Comune di Quartu S.E..

5. La questione di giurisdizione, che va esaminata preliminarmente, non è fondata.

La controversia ha per oggetto il pagamento di sanzioni amministrative per violazione delle norme che regolano la sosta dei veicoli. La giurisdizione spetta al giudice ordinario essendo in contestazione il diritto del cittadino di non essere sottoposto al pagamento di somme al di fuori dei casi espressamente previsti dalla legge, ferma restando la possibilità per il giudice ordinario di sindacare incidentalmente, ai fini della disapplicazione, gli atti amministrativi posti a base della pretesa sanzionatoria.

Tanto premesso, il ricorso non merita accoglimento.

Il Giudice di pace di Cagliari ha disapplicato le delibere della Giunta comunale e le ordinanze del Sindaco istitutive dei parcheggi a pagamento riguardanti le contestate infrazioni perché esse (delibere, n. 14‑69 del 1424/89 del 16.9.1991 e 621/94, nonché una serie di ordinanze del Sindaco comprese tra il periodo 18.5.1994 - 2.3.2001) non prevedevano la istituzione di parcheggi liberi né davano atto della preesistenza di tali parcheggi, in violazione dell’articolo 8 del codice della strada.

Evidentemente si voleva fare riferimento all’articolo 7, comma 8 del codice della strada secondo cui "Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f) , su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia, o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. Tale obbligo non sussiste per le zone definite a norma dell’articolo 3 "area pedonale" e “zona a traffico limitato, nonché per quelle definite "A" dall’articolo 2 del decreto del ministro dei Lavori pubblici 1444/68 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 aprile 1968, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico".

Il Giudice di pace ha osservato anche che solo l’ordinanza 110/94 aveva previsto l’istituzione di un parcheggio libero, ma questo era situato in zona lontanissima dall’area riguardante le contestate violazioni. Né poteva ritenersi, secondo il medesimo giudice, che l’obbligo di riservare un’adeguata area destinata a parcheggio libero non sussistesse con riferimento ai casi esaminati, in quanto i parcheggi rientravano nella zona definita “A” dall’articolo 2 del decreto del ministro del Lavoro (più esattamente, dei Lavori Pubblici) 2 aprile 1968, perché il Comune non aveva mai definito come tale l’area in questione né aveva prodotto documentazione da cui risultasse che strade di cui si trattava rientrassero in agglomerati urbani di particolare valore storico o di particolare pregio ambientale.
Osserva il Collegio che, in tal modo, il giudice di merito non ha esercitato un inammissibile controllo su scelte di merito rimesse all’esercizio del potere discrezionale dell’amministrazione, ma ha solo rilevato vizi di legittimità dei provvedimenti amministrativi istitutivi delle zone di parcheggio a pagamento, consistenti nella violazione dell’obbligo di prevedere anche aree di parcheggio libero. Nel medesimo senso, con riferimento all’articolo 4, comma 8, del Cds approvato con D.P.R. 393/59, si sono già pronunciate queste Sezioni Unite, con la sentenza 6348/48, secondo cui, in ipotesi di irrogazione di sanzione pecuniaria per la sosta di autoveicolo senza l’osservanza delle fasce orarie, fissate nella relativa zona da ordinanza del sindaco, il controllo del giudice ordinario nel giudizio di opposizione avverso l’ordinanza‑ingiunzione irrogativa della sanzione, se resta escluso con riguardo alle valutazioni di merito attinenti all’esercizio del potere discrezionale del l’amministrazione, deve ritenersi consentito con riguardo agli eventuali vizi di legittimità del provvedimento medesimo (sia pure al limitato fine della sua disapplicazione) come quello consistente nella violazione dell’obbligo di istituire zone di parcheggio gratuito e libero in prossimità di aree in cui venga vietata la sosta o previsto il parcheggio solo a pagamento.
Sul punto il ricorrente non ha formulato specifiche censure deducendo vizi di violazione di legge né ha lamentato difetto di motivazione in relazione al possesso in concreto, da parte delle aree interessate, dei caratteri necessari per rientrare nella zona definita "A" dell’articolo 2 citato.
6. Il ricorso deve essere, pertanto, rigettato.
P.Q.M.

La Corte dichiara improcedibile il ontroricorso, dichiara la gurisdizione del giudice ordinario e rigetta il ricorso.
Così deciso in Roma il 16 novembre 2006. DEPOSITATA IN CANCELLERIA IL 9 GEN 2007.

giovedì 18 gennaio 2007

Il Comune "ospita" la Circoscrizione Centro

La Riforma delle Circoscrizione ed il Comune
La Commissione Affari Istituzionali Comunale si è espressa!

Ieri i Consiglieri di opposizione Toccafondi (FI), Cocci (AN) e Querci (UDC) in occasione di un' auspicata riunione congiunta Comitato Esecutivo Centro e Commissione 1 "Affari Istituzionali" del Comune, hanno chiarito la propria posizione alla Presidente Carullo circa il ruolo che la Circoscrizione debba assumere in città, per una corretta amministrazione della cosa pubblica e ciò in vista di una seria riforma del decentramento da tempo sollecitata dall'opposizione nelle circoscrizioni
Questi i punti nodali:
• certezza e ampliamento delle deleghe delle funzioni;
• autonomia decisionale sulle materie delegate;
• compartecipazione alle decisoni che riguardano il territorio circoscrizionale;
• correzione del regolamento che oggi non consente il referendum circoscrizionale;
Il Centro di Prato oggi, con i suoi quasi 50,000 "diversi" abitanti, necessita di essere ridisegnato, ripensato e rivalutato con una Circoscrizione che operi fattivamente nell'interesse dei residenti.
Solo con un'azione continua, forte, distinta e concentrata sarà possibile rivalutare il Centro, cogliendone particolarità e peculiarità.
La Circoscrizione, così come come oggi strutturata, risulta un inutile strumento, costoso e obsoleto, il quale in difetto di una sua radicale riforma, dovrà necessariamente essere soppresso.

La Commissione Affari Istituzionali assieme al Comitato Esecutivo Centro hanno espresso un interessamento ad affrontare e a risolvere la questione sul decentramento, precisando che si è aperto anche un dibattito sul tema a livello nazionale.
Adesso avanti con risposte concrete!
Francesco Querci, Sergio Toccafondi e Marco Cocci

mercoledì 17 gennaio 2007

Il rilancio del centro storico

Roberto Caverni ha scritto ...

"Il documento per il rilancio del centro storico è stato presentato alla 3° Commissione dall’Assessore Gregori ed è apparso subito come l’ennesimo libro dei sogni.

Si tratta del solito documento politico/burocratico che non darà nessun risultato concreto tanto che viene da chiedersi se l’Amministrazione Comunale voglia veramente affrontare e risolvere il problema del centro storico. I problemi sono sotto gli occhi di tutti: degrado, decadimento delle attività commerciali e scadimento della vita sociale.
Il centro storico potrà risollevarsi solo se i cittadini pratesi torneranno a risiedervi, alimentando, di fatto, le attività commerciali che, di conseguenza, saranno più attraenti anche per i non residenti.
L’abitante del centro storico dovrebbe essere un cittadino privilegiato. Abitare in centro dovrebbe essere un’aspirazione per tutti. Perché tutto ciò accada l’Amministrazione Comunale dovrebbe concedere tutta una serie di facilitazioni a chi abita dentro le mura: ridurre l’ICI e gli oneri di urbanizzazione a chi ristruttura edifici per andarci ad abitare;; dare la precedenza alle richieste di ristrutturazione e facilitarle; reintrodurre il rimborso per chi ristruttura le facciate; aumentare le telecamere di sorveglianza per migliorare la sicurezza; verificare il numero di persone che abitano ed usufruiscono degli alloggi del centro
uno scrupoloso controllo sulle attività svolte dai negozi e dai centri culturali e di aggregazione gestiti da immigrati che sicuramente non qualificano la vita sociale della città.
In ultimo, anche se alcuni commercianti non saranno d’accordo, liberalizzare o allungare l’orario d’apertura dei negozi a discrezione del singolo commerciante

Una volta risanato e ripopolato il centro storico sarà possibile introdurre il sistema di accessi video-sorvegliati opportunamente regolamentati.
Il nostro centro si è trasformato in una delle peggiori periferie e pertanto è inutile elencare una serie di buoni proponimenti, bisogna passare ai fatti, utilizzando solo gli strumenti che l’Amministrazione Comunale ha a disposizione, abbandonando tutta una serie di proposte che lasciano il tempo che trovano perché un decadimento come quello al quale stiamo assistendo necessita di provvedimenti concreti."
Roberto Caverni

Riappropriazione del territorio


Federico ha scritto ....

"Di fronte ad una vera e propria emergenza come quella cinese sarebbe opportuno che tutte le istituzioni cittadine si sedessero ad un tavolo comune e raggiungessero un accordo bipartisan. Del resto la sinistra stessa ha ammesso molti errori nella gestione del problema.
Una volta tanto, visto che è in gioco il futuro della nostra città, abbandoniamo i discorsi
fumosi, i “ l’avevo detto” e le critiche senza costrutto. Soprattutto non usiamo, come à stato fatto sinora, la tattica del rinvio, che è quanto di più deleterio possa esistere ai fini di un sano
pragmatismo. “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”, e non è più tempo di discutere sul da farsi, ma di agire.
A Montemurlo l’amministrazione sta operando con esiti positivi e mette in atto sopralluoghi scrupolosi. Perché questo non avviene a Prato? Perché dopo che le ditte sono state chiuse, da noi riaprono dopo pochi giorni? Perché non viene effettuata una mappatura precisa degli stanzoni e ad essa ci si attiene scrupolosamente per scoraggiare l’illegalità con controlli serrati ed insistenti?
Risulta controproducente far chiudere uno stanzone e non tornare più sul posto, perchè i cinesi ci battono in astuzia.
A Roma gli abitanti del quartiere Esquilino, trasformato in pochi anni in un ghetto, hanno chiesto ed ottenuto di eliminare le lanterne rosse all’esterno dei locali cinesi. Poca cosa, un tentativo comunque di cancellare il sigillo di appartenenza che gli orientali vogliono apporre e “imporre” (scusate l’assonanza) al territorio, una sorta di simbolo di possesso.
Perché un noto Istituto di credito in via Pistoiese ha permesso che le lanterne rosse venissero applicate sulla sua facciata?
Togliamo tutto quel rosso che non ci appartiene e difendiamo piuttosto i nostri simboli e la nostra cultura!"
Federico G. Prato

SIAMO DIVENTATI DELLE CASSANDRE!!!!!

Anche il Presidente della Commissione Consiliare Infrastrutture Luca Roti, ha fatto notare all’Assessore Gregori che il famoso parcheggio del Serraglio è sotto utilizzato; ma che bella scoperta! I consiglieri d’opposizione della Circoscrizione Centro hanno finito cartucce d’inchiostro in interrogazioni su questa tema e su problemi di degrado e sicurezza correlati al parcheggio del Serraglio. Tuttavia la cosa comica è che lo stesso Assessore insieme al Presidente A.S.M. Benigni in autunno, durante una riunione con i comitati del Centro storico, affermarono entrambi che il parcheggio era quasi sempre pieno; io stesso ero presente e feci notare che non era proprio così, ma non ci furono correzioni rotta “ dai dati forniti dall’Essegiemme risulta che il parcheggio non è sotto utilizzato” queste le loro parole.
Ma se davvero i parcheggi di Via Arcivescovo Martini, e del il Serraglio non vengono usati secondo le loro potenzialità, a che serve sbudellare l’intera Piazza Mercatale, giardino compreso, e spendere tanti soldi?


Matteo Cocci (Capogruppo A.N. Circoscrizione Centro))

giovedì 11 gennaio 2007

"essere o non essere, questo il dilemma"

Consigli di Circoscrizione
per una Riforma del decentramento di funzioni e di autonomia organizzativa e funzionale

Un'armata di consiglieri circa cento (100) animano i cinque Consigli di quartiere a Prato, oltre ai quali collaborano i membri esterni (non eletti) nelle commissioni dei Consigli (circa 25 Commissioni), ciascuna delle quali composta da 12/15 membri. Tutti con gettone di presenza.
In aggiunta c'è la Presidenza, il Comitato esecutivo, la conferenza dei capogruppo ecc.. Ci chiediamo se questa struttura, che comporta un costo non indifferente per i contribuent, abbia oggi ancora un senso, o sia ridotta prevalentemente ad un contenitore adatto solo per una serie di "opportunità polititiche" per le nomine alcune delle quali ambite e remunerate (si pensi alla Presidenza).

Un dubbio amletico che oramai assilla da tempo i consiglieri di opposizione e che si aggrava quando difronte alle crescenti problematiche della città, legato al fenomeno immigrazione, a progetti fondamentali come Piazza Mercatale, dell'area dell'ospedale, viabilità ecc... il Consiglio di Circoscrizione Centro resta un osservatore inoperante e accuratamente evitato da assessori, i quali invece curano attentemente a presenziare alle associazioni più disparate per spiegare progetti e programmi ed ad invadere i giornali con proclami sulla giusta ricetta per i problemi del Centro, oramai chiaramente viziati da inutile demagogia e privi di reali contenuti.


Quale quindi la riforma che conferisca un
decentramento di funzioni e di autonomia organizzativa e funzionale "effettive" alla Circoscrizione affinchè non resti una risorsa sprecata e un inutile; una Circoscrizione tenuta a distanza dalla città non ha senso.

Col tempo e specie in tempo di crisi, i riflessi negativi di tali scelte non tardano a farsi sentire ed anche la moltiplicazione dei Comitati spontanei dei cittadini è uno dei sintomi più tipici che evidenziano una sempre maggiore distanza degli amministratori e degli assessori dalle concrete esigenze dei cittadini (residenti e commercianti), costretti quasi ad "autotutelarsi", invece di rivolgersi a coloro che all'interno della circoscrizione dovrebbero essere i loro naturali referenti; na crisi di rappresentatività dovuta quindi in parte da una amministrazione distratta (dalla gestione del potere) e arrogante (nell'approccio dei problemi del la città), ma dall'altra dalla sua incapacità di conferire ai Consigli di Circoscrizione quel minimo di autonomia necessaria alla loro effettiva presenza (sopravvivenza) sul territorio. Se non si metterà rapidamente in mano ad una seria riforma dei Consigli di Circoscrizione, questi potranno essere tranquillamente liquidati per la loro manifesta impossibilità ad operare concretamente per la città e per l'interesse del cittadino.
Francesco Querci (Consigliere Centro U.D.C.)

"Noi pratesi immigrati a Prato"

Roberto Baldi ha scritto ...

"Siamo dei colonizzati "

"Cominciammo con le immigrazioni dal sud, portando in casa nostra le colonie di Panni, della Calabria, del napoletano, dalla stessa Toscana che perdeva colpi in quei tempi soprattutto nell’aretino e ci inviava rappresentanze ubertose di coltivatori. Insegnammo loro il nostro idioma, a cominciare dalla “c” aspirata che qualche immigrato recitava con faticosa ostentazione per dimostrarsi ancor più connaturato al tessuto pratese. Ci integrammo, senza indurre le piscopatologie più frequenti dell’immigrato quali la subalternità lavorativa, la marginalità spaziale e abitativa, l’alterazione degli elementi fondamentali della personalità. Oggi ci sono in Prato più cognomi che finiscono in “o”, di quelli che terminano col toscanissimo “i”.
Terminata felicemente la prevalente immigrazione meridionale, è arrivata quella cinese. Un caso? Nossignori : i cinesi qua non li ha portati la cicogna, ma le associazioni plurime che iniziarono contatti non disinteressati. Viviamo a contatto di gomito con con loro, ma continuano ad avere un sorriso con venature sospettose e socializzano a fatica.
Dopo di loro, gli albanesi, gli africani e tant’altri ancora. Cresciamo di abitanti mentre tutte le altre province diminuiscono. Siamo insomma nella metropoli delle razze e sempre più dei cinesi, che qui arrivano, mettono radici, muoiono e si rigenerano con identico cognome tanto che non sai se sono morti davvero o si sono sublimati nei propri simili. Levammo in tempo un accorato appello noi di “forza Italia”: cinesi sì, ma non così reclamammo anche in una manifestazione svoltasi in provincia con tanto di manifesti. Ci risero dietro. Ora si sono accorti tutti, anche a sinistra, della sottovalutazione del fenomeno immigrati. Tutte le volte che troverete un pratese verace in Prato, d’ora in poi dovrete buttargli le braccia al collo e pagargli da bere. Gli immigrati siamo diventati noi, perdinci, grazie alle presunte regole dell’ospitalità e alla noncuranza dell’Amministrazione, che ha messo divieti e balzelli a noi, dimentica che nell’anarchia più assoluta degli immigrati cresceva il germe della dissoluzione di Prato, la cui identità è sempre meno riconoscibile."
Roberto Baldi

Chinatown: fra vecchi e nuovi ritardi!

Federico G. ha scritto ...

"Il consigliere comunale Massimo Taiti asserisce che in via Pistoiese i residenti si sono svegliati da poco tempo per protestare contro l’invasione cinese.
In realtà sono quasi quindici anni, cioè fin dalle prime avvisaglie del fenomeno, che comuni cittadini esprimono voci di dissenso.
Questi, via via che in passato si vedevano sottrarre spazi e lavoro dagli orientali, creavano invece movimenti di opinione, comitati (ci fu anche un’infuocata riunione al quartiere centro con Michele Ventrone). Il tutto destinato a riempire per qualche giorno le cronache locali e successivamente a rimanere miseramente inascoltato. Le istituzioni cittadine predicavano allora tolleranza e solidarietà e con questo ritornello hanno cercato dianestetizzare le menti dei pratesi fino alle soglie del duemila.
Occorreva dare tutto il tempo ai cinesi ed ai loro conniventi italiani, fra cui molti pratesi, di organizzarsi e di arricchirsi gli uni con l’illegalità e gli altri fornendo loro a caro prezzo le basi logistiche per radicarsi sul territorio.
Ora che questo processo ha preso un corso inaspettato (ma prevedibilissimo) c’è chi si piange addosso. Fra questi non certo gli imprenditori che hanno venduto agli orientali la loro fabbrica ormai inattiva, non certo chi affitta e vende loro case a prezzi esosi, tantomeno chi è loro complice in sporchi affari.
La rabbia e l’orgoglio di chi ama Prato, e sono tanti, sembra che niente possano contro le categorie mentali che fanno del potere e del denaro i valori dominanti.
Appare chiaro che la miopia e il pensiero debole stiano tentando di stravolgere l’economia e il tessuto locale di una città un tempo ricca e vitale.
Allora, cari Pratesi, tiriamo fuori gli attributi e lottiamo per riacquistare la nostra identità e la nostra dignità. Che ci sia tanta voglia di ciò lo dimostrano i numerosi interventi su questo blog."
Federico G.

martedì 9 gennaio 2007

Consiglio Circoscrizione Centro: "Aria Fritta"

In agenda....è stato presentato dall'opposizione un
Ordine del Giorno sul
"Piano di Recupero del Centro."

Dopo il Consiglio di Settembre, a seguito delle richieste dei cittadini e per l'oggettiva emergenza del "Centro" i Consiglieri di opposizione presentavano:
•Interrog. Toccafondi (FI) su degrado Serraglio;
•Interrog. Querci (UDC) su utilizzo della polizia municipale in Centro;
•Interrog. Auzzi (AN) rispetto della legalità da parte della comunità cinese;
•Interrogaz. Querci (UDC) su progetto pIazza Mercatale Giovani;

Al Consiglio del 22/12/06 (dopo due mesi di vacanza!) venivano rinviati dalla Presidenza, giustificando l'assenza di precedenti Consigli su detti temi in quanto il Consiglio non si può riunire "sull'aria fritta".

Se il degrado del Serraglio, sull'
utilizzo della polizia municipale in Centro e sul rispetto della legalità da parte della comunità cinese non sono problemi che meritano risposte immediate dall'Amministrazione, di che cosa dobbiamo occuparci?
In risposta a tale atteggiamento è stato presentato un Ordine del Giorno sul Piano di Recupero del Centro, presentato sui giornali dall'assessore Gregori, chiedendo la presenza dell'ideatore per chiarire i dubbi che lo circondono.
I Consiglieri di F.I., U.D.C. e A.N.

lunedì 8 gennaio 2007

Curzio Malaparte "Troppo Silenzio"

50 anni: Anniversario morte Curzio Malaparte:
Silenzio (imbarazzante) da parte delle Istituzioni

"io sono un pratese e non vorrei essere nato se non fossi stato pratese"

Col 2007 corre L'anniversario del nostro concittadino Malaparte, che Eugenio Montale defini come colui che ".... è riuscito a inserirsi con caratteri tutti suoi in un gruppo di scrittori che formano un capitolo a se nella nostra recente letteratura”


Stupisce che nessuna seria iniziativa è stata ancora presa dal Comune per l'anniversario, quando avrebbe dovuto intitolare il nuovo anno proprio all'insegna di Malaparte.
Un' Amministrazione sempre più distratta che se dichiara da una parte di volere rilanciare Prato sui temi della Cultura, poi dall'altra dimentica, ritarda e scivola pesantemente e grossolanamente su un evento di straordinaria importanza per Prato e non solo.

I Consiglieri dell'opposizione di Circoscrizione presenteranno un Ordine del Giorno sul tema per chiedere iniziative di rilievo nazionale per ricordare chi con forza difesa a gran voce la pratesità nel mondo.

di seguito una breve selezione su PRATO tratta da "Maledetti Toscani" di C. Malaparte:
"Gran fortuna per tutti, in Italia, che i toscani siano uomini intelligenti, e perciò liberi. E maggior fortuna sarebbe, se in Italia ci fossero più toscani e meno italiani"
"A esser italiani tutti son boni: ci son riusciti perfino i piemontesi e i siciliani! Ma provati a esser toscano, e pratese, se ti riesce . "
"Tutti son buoni a far gli eroi con la pelle degli altri: ma se non c’eravamo noi pratesi a inventar la cambiale e l’assegno bancario, il commercio in Europa sarebbe morto sul nascere, e l’Italia, per non dir Firenze, non sarebbe diventata la prima potenza bancaria del mondo"

"Venditori Abusivi"

Simone Petracchi ha scritto ....

"Controlli e sorveglianza del territorio e del centro storico a mio avviso significa anche controllare la marea di venditori abusivi che ormai sono presenti anche nella nostra città. A tal proposito, vorrei segnalare l’ennesima situazione incresciosa che mi è capitato di vedere il pomeriggio del giorno dell’Epifania. A dir la verità, si tratta di una situazione che ormai si ripete in tutti i giorni di festa e che coinvolge anche altre città, ma pensiamo prima di tutto a casa nostra.
Il pomeriggio, verso le 17, quando in piazza Duomo tutto era pronto per la discesa della Befana dal campanile, in via Garibaldi si assiepavano ben quindici (dico quindici!) venditori abusivi senegalesi, che con i loro tappeti ingombravano l’intera via.
La loro mercanzia era la più varia: cd, dvd falsificati (avevano anche il film di Natale proiettato al vicino cinema excelsior), borse, portafogli, orologi, cinture e quant’altro. Gli africani erano posizionati in pratica da prima del teatro politeama fino all’incrocio con via verdi.
Ovviamente nemmeno l’ombra di qualcuno delle forze dell’ordine per controllare la situazione.
La cosa che mi ha stupito di più però (ed è la seconda volta che mi capita di veder questo), sono stati i vigili in alta uniforme, con un bel cappotto di taglio moderno, berretto rigido e pistola, che “presenziavano” alla discesa della befana dal campanile del Duomo.
Ora, se i vigili urbani devono ridursi a meri “strappa-multe” o ad un organismo di rappresentanza del Comune in occasione delle cerimonie, allora sarebbe bene prenderne atto, sciogliere il corpo, ridurre così le spese per divise e cappotti nuovi, togliere loro pistole e uniforme ed inquadrarli insieme ai valletti comunali!
In caso contrario si facciano un giretto, con gli occhi ben aperti, in via Garibaldi e nelle vie dietro il Duomo e vedano con i loro occhi quello che c’è.
Mi pare che la vendita e l’acquisto di merce falsificata sia reato in Italia, o sbaglio? Si parla di tolleranza “zero” nei confronti del crimine, ma le cose devono cominciare dal basso.
Sono poi ripassato la sera per la stessa via Garibaldi, verso le 22 all’incirca. La strada era un vero porcile: scatole da scarpe con pattume dentro, sacchi della nettezza, insomma uno schifo. Dato che via Garibaldi è, da sempre, la via di accesso al centro per chi parcheggia in Piazza Mercatale, una maggiore attenzione sarebbe senz’altro dovuta."

Simone Petracchi

venerdì 5 gennaio 2007

"Movimento Giovani Pratesi"

riceviamo e pubblichiamo....

"Gentili lettori,

in riferimento agli articoli che sono stati riportati dalla stampa locale in questi giorni riguardanti la situazione della criminalità a Prato vorremmo affermare come il "Movimento Giovani Pratesi" ha fin dalla sua nascita cercato di sensibilizzare l'attenzione su questo che, per il nostro movimento, risulta essere il problema più impellente per tutta la comunità cittadina. Prato secondo noi è divenuta una città tetra,triste e poco sicura.

E' profondamente triste per tutti noi sentir dire dalla gente che preferisce andare con la famiglia a trascorrere un pomeriggio nel centro di altre città toscane come Pistoia o Firenze,ciò è qualcosa che dovrebbe far riflettere tutti noi a partire dall'amministrazione comunale fino alle forze di opposizione così come i cittadini comuni.
Dobbiamo dare un nuovo decoro ed un nuovo prestigio al nostro centro storico cercando di far aumentare i controlli sulla sicurezza, così come dovremmo migliorare la pulizia del centro stesso,dovremmo aiutare i commercianti cittadini, così come favorire manifestazioni di primaria importanza che possano richiamare persone anche da fuori città.
Questi problemi li avevamo già segnalati, e qualcosa almeno a parole si è mosso, sembrerebbe infatti che ci siano nuovi progetti per la rivalutazione del centro storico, a partire dal rafforzamento del sistema delle telecamere, anche se avranno bisogno di tempo per poter essere attuati, saremo vigili affinché possano essere realizzati.
Il nostro è un appello per tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra città,noi del "Movimento Giovani Pratesi" saremo sempre disponibili al confronto con tutte le forze politiche e con tutti i cittadini poiché ciò che muove il nostro cammino è l’amore per Prato."

"Movimento Giovani Pratesi"

Le "grida" dei residenti di via Marengo e via Brescia

Aiuto: nuova "Chinatown" in Prato senza legalità e senza controllo!

Ci sollecitano (nuovamente) i residenti di via Marengo e via Brescia che stanno assistendo a una nuova colonizzazione da parte dei cittadini cinesi.

La cosa più grave che questa avviene con una scarso (se non del tutto assente) rispetto della legalità e delle elementari norme di igiene.
Quel che rende la cosa inaccettabile per i cittadini è la totale mancanza dei controlli sulla sicurezza, sul lavoro e sull'igiene, ivi compresi quelli sugli alloggi (in quanti vivono in un appartamnto?).

Si rende noto che a seguito di una precedente interrogazione presentata da Sergio Toccafondi (Forza Italia), in data 28.04.2006 , sulle questioni collegate a questa nuova chinatown, nel Cnsiglio di circoscrizionedel 05.06. 2006 l' istanza veniva liquidata adducendo solamente che tutto ciò era colpa di noi pratesi che affittiamo ai cittadini cinesi!
Insomma, per dirla breve, chi amministra e controlla la città sono quei pratesi che affittano la casa o il magazzino!

Una risposta che lascia sconcertati e insoddisfatti che comporterà ulteriori iniziative presso le autorità competenti, rimanendo a disposizione dei cittadini per ricevere ulteriori informazioni
.

martedì 2 gennaio 2007

NATALE: I Vigili alla S. Messa di Mezzanotte in Duomo ...

Federico G. ha scritto...

"Questa l'atmosfera esaltante che si à respirata in pieno centro di Prato nella notte di Natale. Alle ore 11,30 in punto, inizio della messa di mezzanotte in Duomo, una solerte squadra di vigili urbani si apprestava a far cassa elevando multe per divieto di sosta a raffica ai fedeli che stavano andando in chiesa.
Poco distante gruppi di nigeriani ubriachi urlavano e schiamazzavano indisturbati lanciandosi sacchi di rifiuti.

La gente guardava allibita incapace di qualsiasi commento.
Sorge il sospetto che ci sia un braccio di ferro fra chi amministra la città e il comune cittadino. Non si spiega altrimenti questa tolleranza da una parte e questo esoso fiscalismo dall'altra. "
Federico G.

il commercio nel centro storico

Simona C. ha scritto

Sfortunatamente i nostri amministratori non solo non sono interessati a sviluppare il commercio nel centro storico, ma neppure a studiare un sviluppo per la nostra città, assediata dalla crisi economica, dell'immigrazione dilagante, dalla impalpabile progettualità. Queste festività sono state caratterizzate da alberi Natalizi tristi, dalle luminarie a pagamento, da scarse iniziative culturali e ludiche in centro, da una Piazza del Duomo buia e spoglia. Una tristezza infinita.

La cosa che più lascia perplessi è tutto questo parlare, riunirsi e non agire, e anche da parte dei residenti e dei commercianti la poca coesione nel portare avanti progetti e nel pretendere risposte. Strade bellissime come via Magnolfi sono spesso impraticabili, le attività commerciali chiudono. Mi domando: com'è possibile che grandi gruppi come H&M o Zara, non siano interessati a aprire negozi nella notsra città? Forse con questi nomi di richiamo per i giovani consumatori il centro sarebbe più popolato. Come mai iniziative culturali importanti, vedi per esempio su Curzio Malaparte, celebrato anche anche dal il Corriere della Sera, qui nella sua città natia quasi uno sconosciuto, non vengono proposte dandogli rilevanza nazionale? Altre città hanno saputo "sfruttare" il turismo culturale, come mai da noi nessuno ci pensa?