martedì 5 ottobre 2010

Ora basta!!!


Il caso dei lavori sulla Sr325 approderà presto in Parlamento, mentre il Pdl pratese torna a chiedere le dimissioni dell’assessore provinciale Ivano Menchetti. La questione cantieri torna dunque di attualità dopo la dura presa di posizione dei sindacati che proprio oggi hanno usato parole di fuoco anche nei confronti della Provincia. A portare la questione a Roma sarà la Lega Nord che presenterà un’interrogazione parlamentare sulla situazione della ex statale 325 e sulla Cogemar Spa. Ad annunciarlo è l’europarlamentare della Lega Nord Toscana, Claudio Morganti, che solo qualche giorno fa, assieme ai militanti leghisti pratesi e a quelli del Pdl, aveva organizzato una protesta contro i disagi su questo tratto. “La situazione incresciosa creatasi sulla 325 – fa sapere l’onorevole Morganti – andrà fino a Roma dove potremo capire meglio come sia possibile che la Cogemar Spa, a cui è stato affidato un appalto pubblico, sia sprovvista del Durc e soprattutto che non paghi i propri lavoratori. La Provincia dovrà rispondere sulla sua negligenza e sulla totale incompetenza nel non aver saputo supervisionare l’andamento dei lavori”.
Duro anche l’intervento del consigliere provinciale Pdl Sergio Toccafondi e del capogruppo Pdl a Vernio Erika Mazzetti: “E’ da mesi che l’opposizione cercava di far capire che era indispensabile trovare soluzioni alternative per far sì che i lavori terminassero in tempi sufficientemente brevi per non arrecare danni alla popolazione della Val di Bisenzio - dicono i due eposnenti del centrodestra -. Manifestazioni, mozioni e interrogazione non sono servite a niente anzi siamo sempre stati derisi e fatti passare per incompetenti. Ora, dopo questo attacco dei sindacati siamo ancora più convinti che l’assessore Menchetti sia una persona inadeguata a coprire tale incarico che, oltre a non aver vigilato come lui ha sempre affermato, con le sue dichiarazioni irresponsabili ha creato inutili aspettative agli utenti della strada in questione. Per questo motivo chiediamo un atto di responsabilità con le sue dimissioni”.

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