Adesso la piccola scuola non c’è più: è stata demolita.Al suo posto sta sorgendo un orrendo mostro in cemento armato,alto tre piani. La sua arrogante sagoma,mortifica il profilo della Pieve di S. Leonardo da cui dista meno di 100 metri,ne offende l’elegante architettura ed impedisce la continuità visiva tra la Pieve ed il Borgo Medievale.
Dicono che l’Amministrazione Comunale ne voglia fare un faraonico centro didattico legato all’Archeologia,costo circa 670.000,00 euro.Ma era proprio necessario realizzare un edicio di 700 metri quadri ? E che cosa ospiterà realmente questa orrenda costruzione ? Forse non lo sanno neppure loro. Mi mostrano un progetto assurdo, con tanto di portalino a timpano post-moderno;tutte le stanze riportano la medesima dicitura “ spazio Polivalente “;quando si scrive così è evidente che non si ha alcuna idea precisa sull’effettiva destinazione.
Anche l’indicazione del Progettista è faraonica come l’edificio : Dipartimento di Progettazione Architettonica dell’Università di Firenze . Povera Facoltà di Architettura com’è caduta in basso , viene da chiedersi dove sia finito l’insegnamento della scuola fiorentina dei Michelucci,Ricci,
Savioli , Gamberini ecc. Una delle prime cose che si dovrebbe insegnare ai giovani Architetti è quella di interpretare il “genius loci” in modo che l’opera si inserisca perfettamente nel contesto.
Purtroppo in questo caso non solo è impossibile qualsiasi riferimento al “ genius”,ma risulta improbabile anche il richiamo alla semplice “intellighentia “; e saremo di fronte al paradosso che nessuno conosce il nome dell’Architetto della Pieve, ma tutti sapranno chi è l’autore di questo scempio.
Ora mi domando,com’è possibile che nel 2010, a fronte di tanti richiami e messaggi sulla salvaguardia del paesaggio e del nostro patrimonio architettonico,si possa progettare e costruire una cosa del genere? Chi ha rilasciato i vari permessi ha veramente valutato tutte le implicazioni ?
Possibile che la Soprintendenza non dica nulla ? E come mai non si mobilitano le Associazioni Ambientaliste, i Comitati, ed anche gli Architetti che dovrebbero in prima persona essere interessati alla tutela delle architetture di valore presenti sul territorio,ed ancora di più alla qualità delle nuove architetture ,come espressione della cultura contemporanea ?
Il sole sta tramontando ed i muri della Pieve di S. Leonardo prendono un dolce colore rosato,ed io me ne torno sconsolato in città facendo un’amara riflessione : Per deturpare il paesaggio e compromettere l’ambiente non è necessario essere speculatori edilizi o cammoristi, basta essere
presuntuosi e poco intelligenti.
Mark Potzi
Dicono che l’Amministrazione Comunale ne voglia fare un faraonico centro didattico legato all’Archeologia,costo circa 670.000,00 euro.Ma era proprio necessario realizzare un edicio di 700 metri quadri ? E che cosa ospiterà realmente questa orrenda costruzione ? Forse non lo sanno neppure loro. Mi mostrano un progetto assurdo, con tanto di portalino a timpano post-moderno;tutte le stanze riportano la medesima dicitura “ spazio Polivalente “;quando si scrive così è evidente che non si ha alcuna idea precisa sull’effettiva destinazione.
Anche l’indicazione del Progettista è faraonica come l’edificio : Dipartimento di Progettazione Architettonica dell’Università di Firenze . Povera Facoltà di Architettura com’è caduta in basso , viene da chiedersi dove sia finito l’insegnamento della scuola fiorentina dei Michelucci,Ricci,
Savioli , Gamberini ecc. Una delle prime cose che si dovrebbe insegnare ai giovani Architetti è quella di interpretare il “genius loci” in modo che l’opera si inserisca perfettamente nel contesto.
Purtroppo in questo caso non solo è impossibile qualsiasi riferimento al “ genius”,ma risulta improbabile anche il richiamo alla semplice “intellighentia “; e saremo di fronte al paradosso che nessuno conosce il nome dell’Architetto della Pieve, ma tutti sapranno chi è l’autore di questo scempio.
Ora mi domando,com’è possibile che nel 2010, a fronte di tanti richiami e messaggi sulla salvaguardia del paesaggio e del nostro patrimonio architettonico,si possa progettare e costruire una cosa del genere? Chi ha rilasciato i vari permessi ha veramente valutato tutte le implicazioni ?
Possibile che la Soprintendenza non dica nulla ? E come mai non si mobilitano le Associazioni Ambientaliste, i Comitati, ed anche gli Architetti che dovrebbero in prima persona essere interessati alla tutela delle architetture di valore presenti sul territorio,ed ancora di più alla qualità delle nuove architetture ,come espressione della cultura contemporanea ?
Il sole sta tramontando ed i muri della Pieve di S. Leonardo prendono un dolce colore rosato,ed io me ne torno sconsolato in città facendo un’amara riflessione : Per deturpare il paesaggio e compromettere l’ambiente non è necessario essere speculatori edilizi o cammoristi, basta essere
presuntuosi e poco intelligenti.
Mark Potzi
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