La questione della partecipazione di Prato, del suo comune della Provincia,attraverso strumerenti diretti o come capofila di una cordata privata nel rilancio dell’aeroporto di Peretola Amerigo Vespucci,rilanciata con forza dal Sindaco Roberto Cenni,ed in parte criticata da alcuni soggetti politici propone anche ai partiti una necessaria riflessione.
La rapidità del cambiamento,a cui globalizzazione e trasformazioni economiche ormai coinvolgono anche la nostra area ci impongono rapide scelte ,ognuna delle quali comporta un margine di rischio e di valutazioni negative,e quindi anche il potenziamento di un aeroporto in un area urbana,fortemente antropizzata ,con potenziale sviluppo residenziale ed infrastrutturale pone delle riserve,d’altra parte alcune scelte sbagliate prese nel passato oggi impongono decisioni correttive.Infatti
è da tutti concordato che almeno per 10/15 anni anche se si scegliesse il ridimensionamento dell’aeroporto Vespucci sarebbe impensabile un collegamento con Pisa, per la mancanza di treni in quel tratto ad alta velocità e la mancata realizzazione della bretella per signa e quindi il collegamento veloce con la FI/Pi/Li.
La necessità in un momento di rlilancio del ditretto tessile e di potenziale riconversione industriale e soprattutto commerciale dell’area pratese, la necessità di un interscambio veloce con il resto dell’europa e del mondo per persone e merci non può rimanere prigioniera di infrastrutture primarie di mobilità quali sono aereo e treno.
Diciamo dunque si alla proposta del sindaco Roberto Cenni sull’Aeroporto Vespucci che non può più essere solo dei commercianti fiorentini.
Certamente ci sono scelte e comunque temi importanti collegati ad una decisione così impegnativa.Noi vediamo a questa collegato una riconversione di sviluppo dell’area del Macrolotto 2, a patto che la destinazione sia indirizzata verso il commerciale e nello specifico verso una area di accoglienza qualificata di tipo alberghiero,ristoro e fitness,settori che hanno un suo naturale sviluppo vicino ad importanti areoporti e che firenze non è ormai più in grado di offrire ai livelli richiesti dai viaggiatori internazionali.
Come Campi negli anni passati ha sviluppato interventi per la ricreazione ed il commercio alimentare ed abbigliamento, prato potrebbe cercare di attrarre investimenti in grado di trasformare il turismo ora solo di transito veloce dell’area Fi/Pi/Pt.
Prato con il Montalbano ,Pistoia con l’area della Montagna.Firenze con il suo rinascimento ineguagliabile.
Ma la soluzione Questione aeroporto potrebbe essere soprattutto lo strumento politico per potere garantire a Prato ed alla sua Provincia di entrare come forte interlocutore nei problemi di assetto dell’area metropolitana dalla quale non possiamo isolarci,qualunque sarà l’assetto istituzionale che le future decisioni legislative porteranno per questa area.
Un primo urgente argomento collegato alla questione aeroporto è l’orientamento che si va delineando di una stazione per l’alta velocità a Campo di Marte.
Prato non si può permettere una stazione a per la Tav a campo di Marte senza avere la garanzia che prima della sua inagurazione non sia già efficiente una Metropolitana veloce di collegamento Pistoia Prato Campo di marte,magari con fermata aeroporto.
Altrimenti saremo tagliati fuori dal collegamento con l’Europa.
Un altro argomento Università che non dovremmo volere solo come delocalizzazione ma integrazione con scelte economiche industriali turistiche sociali dei territori e quindi degli enti locali.
Per far questo bisogna che l’università di firenze divenga nel suo rilancio ormai necessario, l’Università di tutta l’area.
Avanti Sindaco l’UDC è con te.
Enrico Mencattini segretario provinciale udc Prato
La rapidità del cambiamento,a cui globalizzazione e trasformazioni economiche ormai coinvolgono anche la nostra area ci impongono rapide scelte ,ognuna delle quali comporta un margine di rischio e di valutazioni negative,e quindi anche il potenziamento di un aeroporto in un area urbana,fortemente antropizzata ,con potenziale sviluppo residenziale ed infrastrutturale pone delle riserve,d’altra parte alcune scelte sbagliate prese nel passato oggi impongono decisioni correttive.Infatti
è da tutti concordato che almeno per 10/15 anni anche se si scegliesse il ridimensionamento dell’aeroporto Vespucci sarebbe impensabile un collegamento con Pisa, per la mancanza di treni in quel tratto ad alta velocità e la mancata realizzazione della bretella per signa e quindi il collegamento veloce con la FI/Pi/Li.
La necessità in un momento di rlilancio del ditretto tessile e di potenziale riconversione industriale e soprattutto commerciale dell’area pratese, la necessità di un interscambio veloce con il resto dell’europa e del mondo per persone e merci non può rimanere prigioniera di infrastrutture primarie di mobilità quali sono aereo e treno.
Diciamo dunque si alla proposta del sindaco Roberto Cenni sull’Aeroporto Vespucci che non può più essere solo dei commercianti fiorentini.
Certamente ci sono scelte e comunque temi importanti collegati ad una decisione così impegnativa.Noi vediamo a questa collegato una riconversione di sviluppo dell’area del Macrolotto 2, a patto che la destinazione sia indirizzata verso il commerciale e nello specifico verso una area di accoglienza qualificata di tipo alberghiero,ristoro e fitness,settori che hanno un suo naturale sviluppo vicino ad importanti areoporti e che firenze non è ormai più in grado di offrire ai livelli richiesti dai viaggiatori internazionali.
Come Campi negli anni passati ha sviluppato interventi per la ricreazione ed il commercio alimentare ed abbigliamento, prato potrebbe cercare di attrarre investimenti in grado di trasformare il turismo ora solo di transito veloce dell’area Fi/Pi/Pt.
Prato con il Montalbano ,Pistoia con l’area della Montagna.Firenze con il suo rinascimento ineguagliabile.
Ma la soluzione Questione aeroporto potrebbe essere soprattutto lo strumento politico per potere garantire a Prato ed alla sua Provincia di entrare come forte interlocutore nei problemi di assetto dell’area metropolitana dalla quale non possiamo isolarci,qualunque sarà l’assetto istituzionale che le future decisioni legislative porteranno per questa area.
Un primo urgente argomento collegato alla questione aeroporto è l’orientamento che si va delineando di una stazione per l’alta velocità a Campo di Marte.
Prato non si può permettere una stazione a per la Tav a campo di Marte senza avere la garanzia che prima della sua inagurazione non sia già efficiente una Metropolitana veloce di collegamento Pistoia Prato Campo di marte,magari con fermata aeroporto.
Altrimenti saremo tagliati fuori dal collegamento con l’Europa.
Un altro argomento Università che non dovremmo volere solo come delocalizzazione ma integrazione con scelte economiche industriali turistiche sociali dei territori e quindi degli enti locali.
Per far questo bisogna che l’università di firenze divenga nel suo rilancio ormai necessario, l’Università di tutta l’area.
Avanti Sindaco l’UDC è con te.
Enrico Mencattini segretario provinciale udc Prato
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