mercoledì 12 gennaio 2011

REGIONE E TRASPORTO PUBBLLICO (la CAP)

I tagli governativi alla Regione non dicevano in sostanza a Rossi dove tagliare, ma di tagliare. Il Governatore ha scelto di intervenire con la scure sui trasporti pubblici, ritenendo evidentemente questo un settore dove gli sprechi sono superiori rispetto ad altri. Un criterio ovvero una scelta di natura politica.

Pressochè invariati restano i conferimenti per la sanità (di cui il Gov. è stato assessore) che assorbono quasi la totalità del bilancio regionale.

Certo che la salute pubblica è nella lista valoriale la prima da salvaguardare, ma una regola economica e un norma consuetudinaria ci dovrebbe portare anche ad evidenziare gli sprechi la dove maggiore è la spesa.

Possibile che nel settore della salute nulla vi è da razionalizzare meglio e magari salvare due spiccioli per il trasporto pubblico o altri settori in crisi?

Ma fare questo, probabilmente, significherebbe sostanzialmente dire all'ex assessore (oggi governatore) perchè non lo hai fatto prima quando eri direttamente responsabile della sanità Toscana? Non vorrei che per "salvare la faccia" di una persona si ometta l'esame serio e approfondito sulla sanità Toscana.

Infine, Rossi, evidentemente non appagato dei tagli al trasporto pubblico, ha inteso pensare il mega concorso pubblico per il GESTORE UNICO dei trasporti.

Forse non sa che vi sono realtà come quella Pratese dopo aziende virtuose come la CAP, potrebbero subire un ingiusto nocumento; forse la scelta del GESTOREUNICO è condizionata e dettata dalla gestione del trasporto fiorentino!

Si parla di abolire le Province, si parla di federalismo, ma si sta accentrando tutto sulla Regione (si pensi anche alle APT), si rivedono le ATO evvia...... La Regione è interprete dui tutte le esigenze delle realtà locali e non solo o prevalentemente di quelle fiorentine.

Ma il federalismo e la sussidiarietà non dovrebbe portare ad un rafforzamento delle realtà vicine ai cittadini e funzionali ad esse?

Capirei meglio un'area metropolitana strutturata sui servizi con municipi forti (raggruppando in unico Comune i più piccoli) anzichè foraggiare una REGIONE pigliatutto nella quale si perdono le peculiarità territoriali a tutto vantaggio del più forte.

Francesco Querci

(Cons. Prov. UDC)

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