I nuovi problemi alla sr 325 nel già disastrato tratto de La Pusignara, ma in generale l’intera situazione idrogeologica della Val di Bisenzio, finiscono nel mirino dell’opposizione di centrodestra. Con toni differenti: molto duri quelli della consigliera comunale Pdl di Vernio Erica Mazzetti e del consigliere provinciale Sergio Toccafondi, più concilianti quelli dei consiglieri provinciali Pdl Matteo Cocci e Francesco Mugnaioni, del consigliere comunale di Vernio Marco Curcio e di quello di Cantagallo Elenio Pacini. Unica, comunque, è la richiesta alle istituzioni di fare presto e di intervenire in amniera efficiace per risolvere un problema che sta rendendo la vita molto difficile a chi abita nell’Alta Valle.“Condividiamo la decisione di chiudere la strada 325 per motivi di sicurezza – dicono Cocci. Mugnaioni, Curcio e Pacini – e riconosciamo all’assessore Menchetti di essersi recato appena ci sono stati i primi segnali di dissesto, come del resto non lo abbiamo mai accusato di disinteresse durante tutti i lavori che si sono succeduti sulla 325. Ieri sera dopo cena va dato atto che anche il presidente Gestri si è recato di persona sul posto per controllare la situazione. Tuttavia, a distanza di 15 mesi dalla grande frana alla Pusignara, l’intero tratto che da San Quirico porta a Montepiano va messo subito in sicurezza. Non è piu possibile attendere, per qualunque motivazione, non ci si può affidare alla buona sorte metereologica, non è più possibile che i residenti di Sasseta e Montepiano se vedono piovere per oltre 2 giorni siano a rischio isolamento; la strada di Mangona è buona per il rally e non per le chi si deve recare ogni mattina al lavoro”.Concetti vengono rilanciati da Mazzetti e Toccafondi: “Non possiamo pretendere che la natura arresti le piogge al fine di non far franare la sr 325 che ormai più che una rete viaria è diventata un colabrodo – scrivono – Lo dimostra l’ulteriore frana della Pusignara di ieri che ha nuovamente isolato Montepiano dal resto della bassa valle. Quando sono stati eseguiti i lavori di sistemazione a monte della strada non sono state regimate le acque della montagna e del campo soprastante pertanto dovrebbero fare un giusto drenaggio ad intercettazione delle acque oltre alla continua cura della stessa montagna Ancora una volta l’amministrazione comunale e provinciale corrono ai ripari a metter “toppe” , senza una giusta programmazione e previsione , ma soprattutto lasciando in “balia delle onde” un’intera comunità. Ennesima dimostrazione della totale indifferenza di queste amministrazioni non mettendo in pratica quanto promesso nelle varie assise elettorali”.
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