Mi domando per quale motivo, spesso passo da via Pistoiese o dal macrolotto di Iolo e soffermandomi ad osservare qualche esercizio pubblico, che sia una azienda o piu` frequentemente un negozio, call center o locale non bene identificato, non riesco a leggere sull`insegna il nome o l`attivita` che viene svolta all`interno.
O meglio, potrei leggerlo se riuscissi a decifrare gli ideogrammi cinesi. Non so il perche`, non lo capisco, o meglio temo il perche`, ma non sempre all`ideogramma cinese e` affiancata la tralitterazione latina. Per intendersi il nome dell`attivita` scritto con le nostre lettere in maniera leggibile.
Scrivo questo intervento di getto, senza l`intenzione di fare della sterile polemica, ma con l`intento di portare all`attenzione dell` amministrazione della nostra citta` e dei cittadini un problema che troppi gia` conoscono. Per questo non so, al momento, se esistono delle leggi o dei decreti ministeriali che obbligano l`esercente ad esibire il nome della propria impresa scritto in maniera chiara e leggibile ( quantomeno la caratterizzazione merceologica di quello viene prodotto o commercializzato ), se cosi` fosse, sicuramente, ancora una volta nel nostro paese , e piu` precisamente nella nostra urbe , chi dovrebbe non fa osservare certe regole elementari.
Non capisco per quale motivo il governo della nostra citta` non emette una ordinanza dove si vieta esplicitamente di esporre cartelli ( spesso di dubbia natura, non sono rare sedicenti sale massaggi ....o altre attivita` di discutibile legalita` e moralita` ) nella sola lingua cinese o araba.
Sarebbe un primo piccolo passo per permettere ai pratesi di sentirsi a casa propria, ma purtroppo sembra quasi di chidere qualcosa di impossibile. Quello che sta rovinando la nostra cara citta` ogni giorno di piu` e` l`indifferenza e l` assuefazione, quell` assuefazione che fa sembrare normale il vedere carne messa a seccare alla finestra, quell`assuefazione che fa sembrare normale il vedere automobili piene fino all`orlo di capi confezionati o tessuti senza documenti ad ogni ora del giorno e della notte, quell` assuefazione che fa sembrare normale il vedere per strada sporcizia di ogni genere, quell` assuefazione sulla base della quale lasciamo che chicchessia faccia da padrone nella nostra Prato.
Siamo razzisti ? direi proprio di no. La colpa non e` certo dei cinesi o degli immigrati, e` di chi purtroppo averebbe gli strumenti per migliorare la situazione ( seppur,lo ammetto, con molte difficolta` ) ma si guarda bene dall`inimicarsi qualche migliaio di persone che un domani....chissa`....potrebbero anche votare.
G. Silli
O meglio, potrei leggerlo se riuscissi a decifrare gli ideogrammi cinesi. Non so il perche`, non lo capisco, o meglio temo il perche`, ma non sempre all`ideogramma cinese e` affiancata la tralitterazione latina. Per intendersi il nome dell`attivita` scritto con le nostre lettere in maniera leggibile.
Scrivo questo intervento di getto, senza l`intenzione di fare della sterile polemica, ma con l`intento di portare all`attenzione dell` amministrazione della nostra citta` e dei cittadini un problema che troppi gia` conoscono. Per questo non so, al momento, se esistono delle leggi o dei decreti ministeriali che obbligano l`esercente ad esibire il nome della propria impresa scritto in maniera chiara e leggibile ( quantomeno la caratterizzazione merceologica di quello viene prodotto o commercializzato ), se cosi` fosse, sicuramente, ancora una volta nel nostro paese , e piu` precisamente nella nostra urbe , chi dovrebbe non fa osservare certe regole elementari.
Non capisco per quale motivo il governo della nostra citta` non emette una ordinanza dove si vieta esplicitamente di esporre cartelli ( spesso di dubbia natura, non sono rare sedicenti sale massaggi ....o altre attivita` di discutibile legalita` e moralita` ) nella sola lingua cinese o araba.
Sarebbe un primo piccolo passo per permettere ai pratesi di sentirsi a casa propria, ma purtroppo sembra quasi di chidere qualcosa di impossibile. Quello che sta rovinando la nostra cara citta` ogni giorno di piu` e` l`indifferenza e l` assuefazione, quell` assuefazione che fa sembrare normale il vedere carne messa a seccare alla finestra, quell`assuefazione che fa sembrare normale il vedere automobili piene fino all`orlo di capi confezionati o tessuti senza documenti ad ogni ora del giorno e della notte, quell` assuefazione che fa sembrare normale il vedere per strada sporcizia di ogni genere, quell` assuefazione sulla base della quale lasciamo che chicchessia faccia da padrone nella nostra Prato.
Siamo razzisti ? direi proprio di no. La colpa non e` certo dei cinesi o degli immigrati, e` di chi purtroppo averebbe gli strumenti per migliorare la situazione ( seppur,lo ammetto, con molte difficolta` ) ma si guarda bene dall`inimicarsi qualche migliaio di persone che un domani....chissa`....potrebbero anche votare.
G. Silli
Coord. comunale F.I.-Pdl
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