Si fa un gran parlare di rilanciare il turismo. Almeno da qualche mese, per mettere in ombra la malagestione della citta' si e'posto sotto i riflettori alcune operazioni della provincia.
Non ultimo il restauro, dignitoso per carita', dell'ex stella d'Italia. In pratica si e' venduto come una grande operazione di marketing turistico e come uno degli interventi piu' strepitosi degli ultimi anni, un restauro che in una qualsiasi altra citta' sarebbe stato definito doveroso. Insomma la ns amministrazione ha trasformato una mano di intonaco ed una imbiancata in una vittoria, nell'aver conquistato un traguardo inarrivabile, merito del buongoverno della citta'. Purtroppo pero' poi si dimenticano monumenti a noi cari ma soprattutto monumenti unici nel loro genere. Domenica scorsa ho portato alcuni clienti stranieri a fare una passeggiata a Cerreto ed abbiamo deciso di arrampicarsi fino al Mausoleo di Curzio Malaparte. Ebbene, allego alcune foto di quello che abbiamo trovato. Mi sono vergognato nel dire che Malaparte era pratese. Il mio ospite mi ha chiesto se la citta' avesse dimenticato volutamente il ns Curzio. Non ho saputo che cosa rispondere. (n.d.r.per il centenario praticamente non è stato fatto niente di un certo "livello"!!)
Il sentiero versava in condizioni funeste, cestini pieni di spazzatura da mesi, forse anni. Il mausoleo infestato dalle erbacce, con crepe, pezzi di travertino che vanno screpolandosi.
E pensare che questo monumento lo abbiamo solo noi, che Malaparte ha onorato il popolo pratese,pensare che dovrebbe essere una meta da valorizzare, una lapide da ossequiare.
Come puo' pensare la nostra amministrazione di rilanciare il turismo se facciamo di tutto per rendere inaccessibili i ns tesori, se facciamo di tutto per elevare all'ennesima potenza il degrado che oramai ha letteralemnte ingoiato la ns citta'?
Questa non vuol essere una sterile polemica politica. Spero che chi amministra le ns. citta' vorra' prendere dei provvedimenti quanto piu' velocemente possibile.
Giorgio Silli (Coord. Citta' di Prato F.I.-PdL)
Non ultimo il restauro, dignitoso per carita', dell'ex stella d'Italia. In pratica si e' venduto come una grande operazione di marketing turistico e come uno degli interventi piu' strepitosi degli ultimi anni, un restauro che in una qualsiasi altra citta' sarebbe stato definito doveroso. Insomma la ns amministrazione ha trasformato una mano di intonaco ed una imbiancata in una vittoria, nell'aver conquistato un traguardo inarrivabile, merito del buongoverno della citta'. Purtroppo pero' poi si dimenticano monumenti a noi cari ma soprattutto monumenti unici nel loro genere. Domenica scorsa ho portato alcuni clienti stranieri a fare una passeggiata a Cerreto ed abbiamo deciso di arrampicarsi fino al Mausoleo di Curzio Malaparte. Ebbene, allego alcune foto di quello che abbiamo trovato. Mi sono vergognato nel dire che Malaparte era pratese. Il mio ospite mi ha chiesto se la citta' avesse dimenticato volutamente il ns Curzio. Non ho saputo che cosa rispondere. (n.d.r.per il centenario praticamente non è stato fatto niente di un certo "livello"!!)
Il sentiero versava in condizioni funeste, cestini pieni di spazzatura da mesi, forse anni. Il mausoleo infestato dalle erbacce, con crepe, pezzi di travertino che vanno screpolandosi.
E pensare che questo monumento lo abbiamo solo noi, che Malaparte ha onorato il popolo pratese,pensare che dovrebbe essere una meta da valorizzare, una lapide da ossequiare.
Come puo' pensare la nostra amministrazione di rilanciare il turismo se facciamo di tutto per rendere inaccessibili i ns tesori, se facciamo di tutto per elevare all'ennesima potenza il degrado che oramai ha letteralemnte ingoiato la ns citta'?
Questa non vuol essere una sterile polemica politica. Spero che chi amministra le ns. citta' vorra' prendere dei provvedimenti quanto piu' velocemente possibile.
Giorgio Silli (Coord. Citta' di Prato F.I.-PdL)
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