da pratoblog.it
Prato, 2 giugno 2009 - La prima volta di Silvio Berlusconi a Prato non poteva che avere un solo esito: un trionfo, un bagno di folla incredibile, nel suggestivo scenario dell’anfiteatro del Museo Pecci. Il Presidente del Consiglio è arrivato da Firenze alle 19.20, salutato da un’ovazione delle oltre tremila persone che gremivano le gradinate dell’anfiteatro Pecci (molti sono rimasti fuori) e dei circa duecento fra candidati e invitati che sedevano davanti al palco. Fra i cori "Silvio Silvio" e lo sventolare di bandierine tricolori, Berlusconi è salito sul palco, tra il candidato Sindaco Roberto Cenni e la candidata Presidente della Provincia Cristina Attucci.In grandissima forma nonostante l'ormai nota campagna-gossip-politica della sinistra, il Presidente ha ringraziato gli intervenuti per la calorosissima accoglienza ed i due candidati, sottolineandone le figure e l'impegno. Interrotto frequentemente da applausi e cori, Berlusconi ha detto che in un primo momento aveva deciso di non fare campagna elettorale, impegnato com’è nell’attività molto intensa di Governo, dalla preparazione del prossimo G8 alla gestione delle varie emergenze nazionali e internazionali, alla preparazione di importanti riforme.Poi il coordinatore nazionale del PdL Denis Verdini gli aveva detto che in Toscana c’era la terza città dell’Italia centrale, da oltre sessant’anni governata prima dai comunisti poi dai loro eredi del PD, una città con gravi problemi legati alla crisi del distretto tessile e a un’immigrazione fuori controllo, dove per la prima volta si poteva vincere e voltare pagina, cambiando stile e contenuti dell’amministrazione della città. Ecco quindi che il Cavaliere ieri è prima andato a Firenze a sostenere Galli, impegnato nella sfida a Renzi, poi è venuto a Prato a lanciare la volata finale a Cenni e Attucci.Berlusconi ha sottolineato i successi del primo anno di governo ("fatti, non parole"), l’impegno a sostenere le aziende attraverso gli aiuti mirati dati alle banche, gli investimenti programmati (1,4 miliardi di euro) per stimolare il turismo, valorizzando di più l’enorme patrimonio artistico dell’Italia e della Toscana in particolare. Inoltre ha ricordato che ci sono anche le elezioni europee, molto importanti perché gli interessi dell’Italia si difendono sempre più a livello europeo, e quindi il fatto che il PdL possa diventare la componente più forte del Partito Popolare Europeo saà importantissimo per i contenuti futuri della politica europea e e potrebbe far sì che il prossimo Parlamento Europeo sia presieduto da un italiano.Dopo gli interventi dei candidati. In particolare Cenni ha sottolineato la situazione di insostenibile illegalità del distretto parallelo cinese, con sfruttamento del lavoro di "schiavi", larghissima evasione tariffaria, fiscale e contributiva, mancati controlli sui flussi finanziari, e più in generale dei problemi derivanti da anni d’immigrazione incontrollata, che la legge regionale appena approvata peggiorerà certamente. «I pratesi sono gente abituata a lavorare e a darsi da fare da soli, ma questa volta abbiamo bisogno di un aiuto da parte del governo centrale» ha detto Cenni rivolgendosi al Presidente.La risposta di Berlusconi è stata immediata: Prato sarà una delle 10 città italiane dove saranno utilizzabili militari specializzati in affiancamento alle forze dell’ordine, per riprendere il pieno controllo delle città e tutelare la sicurezza dei cittadini, per debellare tutte le forme di illegalità legate alla clandestinità e alla criminalità organizzata che la sfrutta. Pubblico in delirio ed ennesima standing ovation.Un Berlusconi visibilmente contento, ormai in piena sintonia con i pratesi presenti, ha concluso con l’augurio di tornare per festeggiare la vittoria, con un paio di barzellette e con un bagno di folla diretto fra la gente che aveva scavalcato le transenne e si era accalcata sotto il palco. Non sono mancati i soliti imbecilli a tentare di disturbare da fuori la manifestazione ed a cercare la rissa con lanci di oggetti e offese rivolte alla gente che usciva, neutralizzati da un ottimo lavoro delle forze dell’ordine.
Massimo Mattei
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