Comunicato Stampa - UDC QUERCI - 26.06.2009
Quando un Vescovo parla – da un pulpito – il suo ministero si rivolge a tutta la Comunità civile e religiosa, e seppur il suo monito ha natura politica, la sua voce religiosa in primis si rivolge alle coscienze di ogni uomo e di ogni donna.
Aver strumentalizzato in questa campagna elettorale, appena passata, alcuni dei passi di S.E. Mons. Gastone Simoni, Vescovo di Prato, detti nel giorno del Corpus Domini, non fa onore alla politica, perché si sono incrinate parole di grande valore morale a favore, o a pregiudizio, di una delle parti in campo (mentre tutti stavamo correndo per il governo della Città e della Provincia); questo significa non comprendere la grandezza e la levatura di alcune figure morali indispensabili all’interno della nostra storia civile e della nostra società. Queste persone vanno salvaguardate, ma anche ascoltate politicamente per il Bene Comune.
Il costante richiamo all’interezza e al patrimonio della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica, da parte di S.E. Mons. Simoni, è rivolto indistintamente a tutti, laici e religiosi, credenti e non credenti, sia a coloro che svolgono un ruolo politico, sia ai comuni cittadini, infine a tutti coloro che hanno responsabilità dirette a livello civile e sociale.
Questioni quali il rispetto della vita umana, della dignità della persona, il valore della solidarietà e della giustizia sociale non sono di natura particolare, ma valori assunti da tutto il quadro istituzionale della nostra società civile occidentale. Essi restano punti di riferimento chiari e forti da difendere oltre ogni pericolo o contingenza, sia a livello di scelte politiche di un territorio, sia a livello legislativo e normativo.
Quello che sta succedendo, per l’affermarsi di una società che dimentica i propri valori di riferimento è preoccupante. Ricordare a tutti quanti che la Dottrina Sociale della Chiesa resta ferma e certa su determinati punti, quali l’accoglienza, la solidarietà, la famiglia, ma anche la giustizia sociale, la libertà della persona, non significa determinare le scelte politiche di uno degli schieramenti, o dimenticare altrettanti principi essenziali al convivere sociale, quali la sicurezza delle persone e della comunità, ma richiama fermamente tutti quanti ad un confronto diretto con i valori di riferimento della società occidentale, fortemente e indelebilmente radicata in una cultura giudaico-cristiana rivolta al Bene Comune e quindi alla difesa dei più deboli fra cui, ricorda la Bibbia da sempre, le vedove, gli orfani e gli stranieri...
segretario comunale
Quando un Vescovo parla – da un pulpito – il suo ministero si rivolge a tutta la Comunità civile e religiosa, e seppur il suo monito ha natura politica, la sua voce religiosa in primis si rivolge alle coscienze di ogni uomo e di ogni donna.
Aver strumentalizzato in questa campagna elettorale, appena passata, alcuni dei passi di S.E. Mons. Gastone Simoni, Vescovo di Prato, detti nel giorno del Corpus Domini, non fa onore alla politica, perché si sono incrinate parole di grande valore morale a favore, o a pregiudizio, di una delle parti in campo (mentre tutti stavamo correndo per il governo della Città e della Provincia); questo significa non comprendere la grandezza e la levatura di alcune figure morali indispensabili all’interno della nostra storia civile e della nostra società. Queste persone vanno salvaguardate, ma anche ascoltate politicamente per il Bene Comune.
Il costante richiamo all’interezza e al patrimonio della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica, da parte di S.E. Mons. Simoni, è rivolto indistintamente a tutti, laici e religiosi, credenti e non credenti, sia a coloro che svolgono un ruolo politico, sia ai comuni cittadini, infine a tutti coloro che hanno responsabilità dirette a livello civile e sociale.
Questioni quali il rispetto della vita umana, della dignità della persona, il valore della solidarietà e della giustizia sociale non sono di natura particolare, ma valori assunti da tutto il quadro istituzionale della nostra società civile occidentale. Essi restano punti di riferimento chiari e forti da difendere oltre ogni pericolo o contingenza, sia a livello di scelte politiche di un territorio, sia a livello legislativo e normativo.
Quello che sta succedendo, per l’affermarsi di una società che dimentica i propri valori di riferimento è preoccupante. Ricordare a tutti quanti che la Dottrina Sociale della Chiesa resta ferma e certa su determinati punti, quali l’accoglienza, la solidarietà, la famiglia, ma anche la giustizia sociale, la libertà della persona, non significa determinare le scelte politiche di uno degli schieramenti, o dimenticare altrettanti principi essenziali al convivere sociale, quali la sicurezza delle persone e della comunità, ma richiama fermamente tutti quanti ad un confronto diretto con i valori di riferimento della società occidentale, fortemente e indelebilmente radicata in una cultura giudaico-cristiana rivolta al Bene Comune e quindi alla difesa dei più deboli fra cui, ricorda la Bibbia da sempre, le vedove, gli orfani e gli stranieri...
segretario comunale
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