venerdì 30 novembre 2007
cena pro referendum
CENA DEL 29 NOVEMBRE
Ieri sera una cena per promuovere la raccolta firme referendaria.
La serata è stata organizzata dai giovani del comitato, che hanno provveduto anche all'intrattenimento musicale.
La loro partecipazione all'iniziativa evidenzia come l'argomento del "voto di preferenza" sia sentito vivo ed attuale, tanto da porare alla cena quasi cento persone.
Hanno partecispato fra gli altri Caverni FI, BiscottiPD, MencattiniUDC, BanchelliAN, CintolesiLCC, BaroncelliLCGioveFam..
L'interesse che l'iniziativa incontra proprio fra chi come i giovani, rappresentanti di quell'elettorato più lontano dai giochi delle segreterie di partito, serva da monito a tutti coloro che ancora a Prato sostengono la vecchia legge regionale. A Pistoia, dove la classe dirigente ha subito un duro colpo alle scorse amministrative per non avere ascoltato i cittadini, è servita da lezione tanto che la maggior parte dei Consiglieri Provinciali e Comunali hanno aderito all'iniziativa, mentre a Prato si contano sulle dita di una mano!
La serata ha visto Longo Antonio col suo complesso accompagnare gradevolmente l'incontro iniziato con un discorso di Lorenzo Marchi del Movimento Giovani Pratesi, che ha ribadito l'importanza di raggiungere il quorum prefissato.
Domani Sabato, riunione del Comitato Regionale.
La serata è stata organizzata dai giovani del comitato, che hanno provveduto anche all'intrattenimento musicale.
La loro partecipazione all'iniziativa evidenzia come l'argomento del "voto di preferenza" sia sentito vivo ed attuale, tanto da porare alla cena quasi cento persone.
Hanno partecispato fra gli altri Caverni FI, BiscottiPD, MencattiniUDC, BanchelliAN, CintolesiLCC, BaroncelliLCGioveFam..
L'interesse che l'iniziativa incontra proprio fra chi come i giovani, rappresentanti di quell'elettorato più lontano dai giochi delle segreterie di partito, serva da monito a tutti coloro che ancora a Prato sostengono la vecchia legge regionale. A Pistoia, dove la classe dirigente ha subito un duro colpo alle scorse amministrative per non avere ascoltato i cittadini, è servita da lezione tanto che la maggior parte dei Consiglieri Provinciali e Comunali hanno aderito all'iniziativa, mentre a Prato si contano sulle dita di una mano!
La serata ha visto Longo Antonio col suo complesso accompagnare gradevolmente l'incontro iniziato con un discorso di Lorenzo Marchi del Movimento Giovani Pratesi, che ha ribadito l'importanza di raggiungere il quorum prefissato.
Domani Sabato, riunione del Comitato Regionale.
lunedì 26 novembre 2007
GIOVEDI 29: CENA X VOTO DI PREFERENZA
Il Comitato Referendario
Ti invita a partecipare alla "pizzata" di beneficenza (*) giovedi 29 novembre alle ore 20:30 presso la Croce d'Oro di Prato.
Ti invita a partecipare alla "pizzata" di beneficenza (*) giovedi 29 novembre alle ore 20:30 presso la Croce d'Oro di Prato.
***
La serata è in corso di organizzazione, ma già hanno aderito "i fidanzatidicantù" (link) che ci intratterranno musicalmente.
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Presenti anche i promotori regionali del referendum e sarà possibile firmare per l'iniziativa referendaria.
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Tutti sono invitati ad allargare il più possibile l'invito
E' gia possibile aderire anche via email a "votodipreferenza@tiscali.it" o presso i promotori referendari.
(*) in favore della Croce d'Oro Prato
mercoledì 21 novembre 2007
la "LEGALITA' in Consiglio il 26
Per chi fosse interessato, LUNEDI alla Centro ore 21,15 si discute sulla LEGALITA'
nel centro urbano,
Tutti sono invitati a partecipare
nel centro urbano,
Tutti sono invitati a partecipare
interverrà l'assessore Milone
Ordine del giorno del Consiglio della Circoscrizione Prato centro.............
Intento ieri sera, nella Commissione 5 Affari Istituzionali, si è discusso su alcune modifiche o meglio precisazioni per Regolamento per il Decentramento per dare maggiore chiarezza sui pareri, facoltativi e obbligatori, richieste alla circosscrizione dal Comune.
Contestualmente si è vivacemente parlato sul futuro della circoscrizione, del suo ruolo e della sua rilevanza, alla luce della finanziaria e del significato più autentico di partecipazione al governo della città.
Interventi tutti interessanti che hanno indotto la Commissione a decidere un aggiornamento, magari alla presenza di un esperto della materia, nel quale le forze politiche di magg e di opp faranno pervenire le loro osservazioni.
Contestualmente si è vivacemente parlato sul futuro della circoscrizione, del suo ruolo e della sua rilevanza, alla luce della finanziaria e del significato più autentico di partecipazione al governo della città.
Interventi tutti interessanti che hanno indotto la Commissione a decidere un aggiornamento, magari alla presenza di un esperto della materia, nel quale le forze politiche di magg e di opp faranno pervenire le loro osservazioni.
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martedì 20 novembre 2007
PPL e contenuti in ambito locale: Il voto di preferenza.
Quello su cui vorrei in questa sede soffermare l'attenzione riguarda il significato e quindi i contenuti di cui il Partito della Libertà si dovrebbe arricchire o dovrebbe approfondire o rivedere.
A Prato, come n tutta la Toscana. è in corso la raccolta di firme per ridare all'elettore il diritto di preferenza e quindi di scelta del candidato, tolto dalla Legge Martini sul presupposto, poi risultato del tutto sballato, che i partiti avrebbero scelto i propri candidati attraverso primarie (tale legge all'epoca fu votata anche da FI).
Tutti sappiamo che le primarie poi non sono state fatte o sono state il frutto di pseudo-farse!
Difronte a tale fallimento, credo, sia doveroso da parte di tutti fare un esame di coscienza e decidere, anche in controtendenze rispetto a scelte del passato risultate sbagliate, di attivarsi concretamente per ridare ai cittadini il diritto di scelta e abrogare quell'iniqua legge elettorale.
La "Libertà" di scelta dei propri rappresentanti, la diminuzione del potere delle segreterie dei partiti in favore dell'elettore (che spesso spostandosi da quelle della regione ai comuni è destinato pericolosamente a scemare in favore delle prime), contribuirebbe a ridare al cittadino una certa fiducia nelle istituzioni e nei propri rappresentanti politici in quel lungo percorso di rinnovamento che ogni forza politica è chiamata a compiere.
Se dal basso si deve ripartire, quale migliore occasione ridare voce al singolo elettore.
Se di libertà si deve parlare, quale tavolo di discussione se non quello della libertà di scelta per il cittadino.
E' indispensabile ed irrinunciabile dare contenuto alla politica e non fermarsi ad operazioni di slogan.
Va da se quindi l'invito anche a FI o al costituendo partito di contribuire pubblicamente e fattivamente alla raccolta firme per la promozione del referendum per reintrodurre il voto di preferenza.
Questa ovviamente rappresenta unicamente la mia opinione in qualità di responsabile del comitato per il ripristino del voto di preferenza, sentendo il dovere di intervenire allorchè è stato utilizzato il nome "popolo" accanto a quello di "libertà" e quindi ricominciamo dal dare al "popolo" anche la fondamentale "libertà" di scelta!
Francesco Querci (Comitato per le Preferenze)
A Prato, come n tutta la Toscana. è in corso la raccolta di firme per ridare all'elettore il diritto di preferenza e quindi di scelta del candidato, tolto dalla Legge Martini sul presupposto, poi risultato del tutto sballato, che i partiti avrebbero scelto i propri candidati attraverso primarie (tale legge all'epoca fu votata anche da FI).
Tutti sappiamo che le primarie poi non sono state fatte o sono state il frutto di pseudo-farse!
Difronte a tale fallimento, credo, sia doveroso da parte di tutti fare un esame di coscienza e decidere, anche in controtendenze rispetto a scelte del passato risultate sbagliate, di attivarsi concretamente per ridare ai cittadini il diritto di scelta e abrogare quell'iniqua legge elettorale.
La "Libertà" di scelta dei propri rappresentanti, la diminuzione del potere delle segreterie dei partiti in favore dell'elettore (che spesso spostandosi da quelle della regione ai comuni è destinato pericolosamente a scemare in favore delle prime), contribuirebbe a ridare al cittadino una certa fiducia nelle istituzioni e nei propri rappresentanti politici in quel lungo percorso di rinnovamento che ogni forza politica è chiamata a compiere.
Se dal basso si deve ripartire, quale migliore occasione ridare voce al singolo elettore.
Se di libertà si deve parlare, quale tavolo di discussione se non quello della libertà di scelta per il cittadino.
E' indispensabile ed irrinunciabile dare contenuto alla politica e non fermarsi ad operazioni di slogan.
Va da se quindi l'invito anche a FI o al costituendo partito di contribuire pubblicamente e fattivamente alla raccolta firme per la promozione del referendum per reintrodurre il voto di preferenza.
Questa ovviamente rappresenta unicamente la mia opinione in qualità di responsabile del comitato per il ripristino del voto di preferenza, sentendo il dovere di intervenire allorchè è stato utilizzato il nome "popolo" accanto a quello di "libertà" e quindi ricominciamo dal dare al "popolo" anche la fondamentale "libertà" di scelta!
Francesco Querci (Comitato per le Preferenze)
GRAZIE!!!!
riceviamo e pubblichiamo
«Grazie ai seimila pratesi che hanno deciso di firmare ai nostri gazebo. Grazie a tutti coloro che, con la civiltà e la moderazione che sono consoni al popolo della libertà, hanno atteso pazientemente il loro turno per dimostrare, con un semplice gesto, che di Prodi non se ne può più». «Grazie alle decine e decine di militanti di Forza Italia che hanno rinunciato ad un fine settimana per creare le condizioni di una grande manifestazione democratica. Il popolo della libertà anche a Prato è sceso nelle strade e nelle piazze con una convinzione senza precedenti. Da questo popolo, da queste migliaia di cittadini pratesi, con questa convinzione e con gli ideali liberali tante volte rivendicati dal Presidente Berlusconi nascerà anche a Prato il Partito del Popolo della Libertà.
Dott. Giovanni Luchetti, Coordinatore provinciale Forza Italia»
Dott. Giovanni Luchetti, Coordinatore provinciale Forza Italia»
mercoledì 14 novembre 2007
P.ZZA MERCATALE
In occasione della mobilitazione nazionale sotto riportata, solo per i gazebi di Prato, esiste la possibilità di firmare a sostegno del progetto presentato da Forza Italia sulla riqualificazione di Piazza Mercatale.
Forza Italia è sempre stata favorevole ad una riqualificazione della piazza, attualmente "terra di nessuno".
Si ricorda che il progetto avrebbe solo 20 posti auto in meno dell'attuale progetto "faraonico" della p.a. utilizzando con un passaggio pedonale, sicuramente piu sicuro dell'attuale bastione delle forche, l'attuale parcheggio di via A. Martini.
Manterrebbe ed amplierebbe il verde esistente, parcheggio ordinato ed ampi spazi pedonali per poter allestire mostre ed eventuale ritorno del mercato del lunedi, il tutto senza nessun tipo di escavazione.
Tra riqualificare e "stravolgere" ci sarebbe una differenza di € 13.000.000,00!!!!!!
Deve essere una firma "trasversale", una firma da cittadino pratese che ama la sua città e che non permette nessun tipo di "scempio"!!!
RIVOTIAMO
I gazebi saranno aperti dalle 10.00 alle 19.00.
SABATO 17.11.2007
p.zza del Duomo - p.zza delle Carceri - p.zza S. Antonino -
DOMENICA 18.11.2007
p.zza del Duomo - via Pugliesi - p.zza S.Atonino
Saranno altresi presenti nelle piazze dei comuni di Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Vaiano e Verni
lunedì 12 novembre 2007
RACCOLTA DIFFERENZIATA (ma T.I.A. sempre salata)
Sono passate poche settimane dall’arrivo nelle case dei pratesi delle cartelle della T.I.A, o T.A.R.S.U. (o della “spazzatura” come la chiamano ancora in tanti).
Personalmente ho constatato un’importo da pagare maggiorato del 22% rispetto al 2006 (e credo di non essere il solo); sempre qualche settimana fà il Presidente dell’A.S.M. Benigni, ci ha assicurato che grazie alla quota di raccolta differenziata del nostro territorio, nel 2008 non avremo la temuta stangata come accadrà invece ad altre città.
Io mi chiedo (e mi preoccupo): se le percentuali citate non sono stangate quale tipo di aumento possa considerarsi stangata?
Mi chiedo inoltre, perché negli ultimi anni non sono stati sperimentati meccanismi che premiassero i cittadini che si impegnano nella raccolta differenziata visto che Prato è ai primi posti in Toscana, come, ad esempio, è accaduto a Modena?
Mi auguro che al più presto venga trovata la maniera di potere scontare la T.I.A. a chi opera quotidianamente la differenziazione dei rifiuti.
Matteo Cocci (A. N.)
Io mi chiedo (e mi preoccupo): se le percentuali citate non sono stangate quale tipo di aumento possa considerarsi stangata?
Mi chiedo inoltre, perché negli ultimi anni non sono stati sperimentati meccanismi che premiassero i cittadini che si impegnano nella raccolta differenziata visto che Prato è ai primi posti in Toscana, come, ad esempio, è accaduto a Modena?
Mi auguro che al più presto venga trovata la maniera di potere scontare la T.I.A. a chi opera quotidianamente la differenziazione dei rifiuti.
Matteo Cocci (A. N.)
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Non dimentichiamo!!!
Ieri mattina, presso il monumento dei Caduti in piazza delle Carceri, i vertici dei partiti della CDL hanno reso omaggio ai caduti di Nassirya deponendo una corona di fiori.
L'attentato di Nassirya, la mattina del 12 novembre 2003, provocò commozione in tutto il Paese ed è giusto stare vicino alle forze armate e alle famiglie che in quella strage hanno perso una persona cara.
venerdì 9 novembre 2007
VISIONARI....?!!
..dal nostro insediamento in circoscrizione centro la CDL aveva cominciato con i mezzi a disposizione (interrogazioni, mozioni e o.d.g) ad allertare la P.A. sull'emergenza delinquenza che stava insediandosi nel nostro "tranquillo" centro storico, essendo anche propositivi e non solo sparando facili sentenze. Nel 2006 visto che, sia la stessa presidente di circoscrizione e non ultimo l'ex assessore Gregori ci spiegavano che esisteva solo una "lieve" percezione di insicurezza che anzi, erano i mass media ad alimentare il problema, quasi facendosi passare per visionari, la CDL chiedeva che fosse instaurata un apposita commissione dedicata solo ed esclusivamente al degrado che stava sempre più prendendo campo. Non solo la commissione ci è stata negata ma anche il tavolo di concertazione, presieduto dai capi gruppo, proposto dalla stessa presidente, che doveva in qualche modo ovviare alla commissione, è stato convocato solo 3 volte dove il sottoscritto invece, aveva esortato che ci fossereo riunioni costanti per venire incontro alle varie esigenze dei cittadini.
Da una recente indagine pubblicata dal quotidiano IL SOLE 24 Ore si evince che Prato è la 15° citta italiana e la prima in Toscana come indice di insicurezza ...questo il risultato dell'immobilismo della nostra amministrazione...eravamo solo visionari???!!!!!!
giovedì 8 novembre 2007
REFERENDUM PRO-PREFERENZE
finalizzata al referendum per l'abrogazione della legge elettorale della Toscana che ha tolto il VOTO DI PREFERENZA e quindi il diritto dell'elettore di scegliere il proprio rappresentante nelle istituzioni.
Sabato mattina alle 10,30 in Piazza Duomo, presso il gazebo allestito per la raccolta firme, verrà presentato il Comitato Referenario, promosso dall'UDC, ma allargato a tutte le forze sociali e politiche, nonchè agli individui, che condividino questa battaglia per ridare dignità alla politica e alla persona a cui è stato sottratto il sacrosanto diritto di scelta.
Tutti potranno contribuire andando a firmare nella giornata di Sabato 10 e di Domenica 11 presso i Gazebo, istituiti rispettivamente in Piazza del Duomo ed in Piazza del Comune, muniti di un valido documento.
Potrai così dare sostegno ad una iniziativa volta a dare un contenuto ed una forma a quel sentimento di frustrazione che avvolge i cittadini difronte alle poche ed insufficienti risposte che provengono dalla politica.
francesco querci (resp. Comitato Referendario)
altre notizie su www.votodipreferenza.blogspot.com
Sabato mattina alle 10,30 in Piazza Duomo, presso il gazebo allestito per la raccolta firme, verrà presentato il Comitato Referenario, promosso dall'UDC, ma allargato a tutte le forze sociali e politiche, nonchè agli individui, che condividino questa battaglia per ridare dignità alla politica e alla persona a cui è stato sottratto il sacrosanto diritto di scelta.
Tutti potranno contribuire andando a firmare nella giornata di Sabato 10 e di Domenica 11 presso i Gazebo, istituiti rispettivamente in Piazza del Duomo ed in Piazza del Comune, muniti di un valido documento.
Potrai così dare sostegno ad una iniziativa volta a dare un contenuto ed una forma a quel sentimento di frustrazione che avvolge i cittadini difronte alle poche ed insufficienti risposte che provengono dalla politica.
francesco querci (resp. Comitato Referendario)
altre notizie su www.votodipreferenza.blogspot.com
martedì 6 novembre 2007
Corso di educazione alimentare
segnaliamo in Circoscrizione:
Migliorare il nostro rapporto con il cibo
La commissione Affari sociali organizza un corso per orientare al meglio il nostro rapporto con il cibo. L'importanza di una sana alimentazione è un fattore necessario per il raggiungimento di un buon equilibrio psicofisico. L'attenzione sempre crescente per il peso e la forma fisica che caratterizza la nostra società convive con l'aumento di obesità e sovrappeso in tutte le fasce d'età.
Obiettivi
Lo scopo di questi incontri sarà fare chiarezza sui principi basilari di una sana alimentazione sia per migliorare il nostro rapporto con il cibo. Dobbiamo cercare di abbandonare il concetto di "dieta rigida" per passare a quello di "educazione alimentare". Per fare questo ci porremo diversi obiettivi:chiarire la differenza tra dieta ed equilibrio alimentare;
- imparare i principi di base di una sana alimentazione;
- eleborare una corretta giornata alimentare;
- approfondire il rapporto tra alimentazione, movimento e benessere psicofisico;
- orientarsi nel marketing pubblicitario relativo all'alimentazione;
- essere consapevoli delle conseguenze di diete sbilanciate;
Dove e quando
Il corso si svolgerà presso il Centro civico della Circoscrizione, in via dell'Accademia.
Ci sarannno 6 incontri, il giovedì, dall'8 novembre al 13 dicembre con orario 21.00-22.30.
Iscrizioni
Il corso è gratuito.
Per le iscrizioni telefonare direttamente alla docente del corso, la Dottoressa Stefania Mancini, al numero: 347 6556830.
venerdì 2 novembre 2007
Meno Consiglieri Regionali
SADRO CIARDI HA SCRITTO:
In attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sui quesiti posti dalla Corte d'Appello di Cagliari in merito al Referendum sulla Legge Statutaria, vi è “l'urgenza di approvare una modifica dello Statuto che porti a 60 il numero dei Consiglieri regionali ed evitare il pericolo di vederlo crescere oltre i 100 alle prossime elezioni nel caso ci sia un distacco minimo fra i due candidati principali”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Renato Soru, parlando, con l'assessore delle Riforme, Massimo Dadea, del rinvio degli atti del referendum alla Consulta. Il Presidente ha ribadito che le modifiche allo Statuto sardo ed alla legge elettorale non partiranno “da iniziative della Giunta”, ma sono prerogative che eserciterà autonomamente l'Assemblea sarda. L'assessore Dadea ha osservato che, però, “la Giunta non farà mancare il suo supporto alla riscrittura dello Statutob e della Legge elettorale”. Intanto il comitato per lo Statuto dice: “la Statutaria è morta”.
CAGLIARI - La decisione della Corte d'Appello di Cagliari di rinviare gli atti del Referendum sulla Legge Statutaria alla Corte Costituzionale è “una decisione condivisibile e che accettiamo serenamente”, ha detto Renato Soru. Secondo il capo dell'Esecutivo regionale “i giudici non bloccano Soru, come qualcuno ha detto e scritto, ma una legge del Consiglio Regionale”, chiedendo alla Consulta di “derimere una poca chiarezza legislativa che nasce da una legge del 1957, che sarebbe in contrasto con l'articolo 108 della Costituzione, e di chiarire se la legge del 2002, scritta dal centrodestra e che richiama quella del 1957, è coerente con lo Statuto della Sardegna del 1948 che ha rango costituzionale”.
Per Soru “la Giunta ed il Consiglio hanno fatto il proprio dovere, portando avanti con la maggioranza il programma di governo presentato agli elettori in termini di riforme e continueranno a farlo a partire dalla modifica della legge 1 del 1977 sul riordino della Regione e anche con la Finanziaria di quest'anno per quanto riguarda i consorzi industriali”. “Se ci sarà una bocciatura delle legge Statutaria da parte della Corte Costituzionale - ha detto Dadea - il processo di riforma sarebbe seriamente compromesso e in parte rallentato”.
“E' certo al mille per mille. La legge statutaria è morta”. Cosi' Benedetto Ballero del Comitato per il No, ora trasformato in Comitato per lo Statuto ha, invece,commentato i riflessi della decisione della Corte d'Appello del capoluogo. Non sono mancate le contestazioni al presidente della Regione, Renato Soru, e all'assessore degli Affari Generali, Massimo Dadea. “E' evidente la scarsa cultura istituzionale”, ha aggiunto Ballero ribadendo che, sul “referendum approvativo l'atto legislativo si perfeziona solo dopo il voto popolare che, quindi, si deve aggiungere a quello assembleare”. In base a questa valutazione il Comitato ha precisato che “non è vero che il 10% dei sardi vuole respingere la statutaria, bensì che è solo il 5% a volerla in vigore”.
Per il futuro gli obiettivi diventano quelli di rifare la legge, tenendo presenti i tempi tecnici della Consulta (almeno un anno), di pensare alla riscrittura dello Statuto e ad alcune modifiche al sistema. Ad esempio: evitare che le dimissioni del Presidente della Giunta possano far decadere il Consiglio regionale; stabilire elezioni non contestuali; ridurre il numero dei Consiglieri. Gianni Contu ha detto che ”la statutaria va rifatta con criteri più corretti” e che “è falso che senza questo provvedimento si cade nel caos amministrativo”. A nome del parallelo Comitato “Statutaria? No grazie”, Giacomo Meloni ha aggiunto che le riforme vanno comunque realizzate con le “pratiche democratiche di partecipazione, stabilendo pesi e contrappesi capaci di esercitare il controllo del potere”.
In attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sui quesiti posti dalla Corte d'Appello di Cagliari in merito al Referendum sulla Legge Statutaria, vi è “l'urgenza di approvare una modifica dello Statuto che porti a 60 il numero dei Consiglieri regionali ed evitare il pericolo di vederlo crescere oltre i 100 alle prossime elezioni nel caso ci sia un distacco minimo fra i due candidati principali”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Renato Soru, parlando, con l'assessore delle Riforme, Massimo Dadea, del rinvio degli atti del referendum alla Consulta. Il Presidente ha ribadito che le modifiche allo Statuto sardo ed alla legge elettorale non partiranno “da iniziative della Giunta”, ma sono prerogative che eserciterà autonomamente l'Assemblea sarda. L'assessore Dadea ha osservato che, però, “la Giunta non farà mancare il suo supporto alla riscrittura dello Statutob e della Legge elettorale”. Intanto il comitato per lo Statuto dice: “la Statutaria è morta”.
CAGLIARI - La decisione della Corte d'Appello di Cagliari di rinviare gli atti del Referendum sulla Legge Statutaria alla Corte Costituzionale è “una decisione condivisibile e che accettiamo serenamente”, ha detto Renato Soru. Secondo il capo dell'Esecutivo regionale “i giudici non bloccano Soru, come qualcuno ha detto e scritto, ma una legge del Consiglio Regionale”, chiedendo alla Consulta di “derimere una poca chiarezza legislativa che nasce da una legge del 1957, che sarebbe in contrasto con l'articolo 108 della Costituzione, e di chiarire se la legge del 2002, scritta dal centrodestra e che richiama quella del 1957, è coerente con lo Statuto della Sardegna del 1948 che ha rango costituzionale”.
Per Soru “la Giunta ed il Consiglio hanno fatto il proprio dovere, portando avanti con la maggioranza il programma di governo presentato agli elettori in termini di riforme e continueranno a farlo a partire dalla modifica della legge 1 del 1977 sul riordino della Regione e anche con la Finanziaria di quest'anno per quanto riguarda i consorzi industriali”. “Se ci sarà una bocciatura delle legge Statutaria da parte della Corte Costituzionale - ha detto Dadea - il processo di riforma sarebbe seriamente compromesso e in parte rallentato”.
“E' certo al mille per mille. La legge statutaria è morta”. Cosi' Benedetto Ballero del Comitato per il No, ora trasformato in Comitato per lo Statuto ha, invece,commentato i riflessi della decisione della Corte d'Appello del capoluogo. Non sono mancate le contestazioni al presidente della Regione, Renato Soru, e all'assessore degli Affari Generali, Massimo Dadea. “E' evidente la scarsa cultura istituzionale”, ha aggiunto Ballero ribadendo che, sul “referendum approvativo l'atto legislativo si perfeziona solo dopo il voto popolare che, quindi, si deve aggiungere a quello assembleare”. In base a questa valutazione il Comitato ha precisato che “non è vero che il 10% dei sardi vuole respingere la statutaria, bensì che è solo il 5% a volerla in vigore”.
Per il futuro gli obiettivi diventano quelli di rifare la legge, tenendo presenti i tempi tecnici della Consulta (almeno un anno), di pensare alla riscrittura dello Statuto e ad alcune modifiche al sistema. Ad esempio: evitare che le dimissioni del Presidente della Giunta possano far decadere il Consiglio regionale; stabilire elezioni non contestuali; ridurre il numero dei Consiglieri. Gianni Contu ha detto che ”la statutaria va rifatta con criteri più corretti” e che “è falso che senza questo provvedimento si cade nel caos amministrativo”. A nome del parallelo Comitato “Statutaria? No grazie”, Giacomo Meloni ha aggiunto che le riforme vanno comunque realizzate con le “pratiche democratiche di partecipazione, stabilendo pesi e contrappesi capaci di esercitare il controllo del potere”.
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