Quello su cui vorrei in questa sede soffermare l'attenzione riguarda il significato e quindi i contenuti di cui il Partito della Libertà si dovrebbe arricchire o dovrebbe approfondire o rivedere.
A Prato, come n tutta la Toscana. è in corso la raccolta di firme per ridare all'elettore il diritto di preferenza e quindi di scelta del candidato, tolto dalla Legge Martini sul presupposto, poi risultato del tutto sballato, che i partiti avrebbero scelto i propri candidati attraverso primarie (tale legge all'epoca fu votata anche da FI).
Tutti sappiamo che le primarie poi non sono state fatte o sono state il frutto di pseudo-farse!
Difronte a tale fallimento, credo, sia doveroso da parte di tutti fare un esame di coscienza e decidere, anche in controtendenze rispetto a scelte del passato risultate sbagliate, di attivarsi concretamente per ridare ai cittadini il diritto di scelta e abrogare quell'iniqua legge elettorale.
La "Libertà" di scelta dei propri rappresentanti, la diminuzione del potere delle segreterie dei partiti in favore dell'elettore (che spesso spostandosi da quelle della regione ai comuni è destinato pericolosamente a scemare in favore delle prime), contribuirebbe a ridare al cittadino una certa fiducia nelle istituzioni e nei propri rappresentanti politici in quel lungo percorso di rinnovamento che ogni forza politica è chiamata a compiere.
Se dal basso si deve ripartire, quale migliore occasione ridare voce al singolo elettore.
Se di libertà si deve parlare, quale tavolo di discussione se non quello della libertà di scelta per il cittadino.
E' indispensabile ed irrinunciabile dare contenuto alla politica e non fermarsi ad operazioni di slogan.
Va da se quindi l'invito anche a FI o al costituendo partito di contribuire pubblicamente e fattivamente alla raccolta firme per la promozione del referendum per reintrodurre il voto di preferenza.
Questa ovviamente rappresenta unicamente la mia opinione in qualità di responsabile del comitato per il ripristino del voto di preferenza, sentendo il dovere di intervenire allorchè è stato utilizzato il nome "popolo" accanto a quello di "libertà" e quindi ricominciamo dal dare al "popolo" anche la fondamentale "libertà" di scelta!
Francesco Querci (Comitato per le Preferenze)
A Prato, come n tutta la Toscana. è in corso la raccolta di firme per ridare all'elettore il diritto di preferenza e quindi di scelta del candidato, tolto dalla Legge Martini sul presupposto, poi risultato del tutto sballato, che i partiti avrebbero scelto i propri candidati attraverso primarie (tale legge all'epoca fu votata anche da FI).
Tutti sappiamo che le primarie poi non sono state fatte o sono state il frutto di pseudo-farse!
Difronte a tale fallimento, credo, sia doveroso da parte di tutti fare un esame di coscienza e decidere, anche in controtendenze rispetto a scelte del passato risultate sbagliate, di attivarsi concretamente per ridare ai cittadini il diritto di scelta e abrogare quell'iniqua legge elettorale.
La "Libertà" di scelta dei propri rappresentanti, la diminuzione del potere delle segreterie dei partiti in favore dell'elettore (che spesso spostandosi da quelle della regione ai comuni è destinato pericolosamente a scemare in favore delle prime), contribuirebbe a ridare al cittadino una certa fiducia nelle istituzioni e nei propri rappresentanti politici in quel lungo percorso di rinnovamento che ogni forza politica è chiamata a compiere.
Se dal basso si deve ripartire, quale migliore occasione ridare voce al singolo elettore.
Se di libertà si deve parlare, quale tavolo di discussione se non quello della libertà di scelta per il cittadino.
E' indispensabile ed irrinunciabile dare contenuto alla politica e non fermarsi ad operazioni di slogan.
Va da se quindi l'invito anche a FI o al costituendo partito di contribuire pubblicamente e fattivamente alla raccolta firme per la promozione del referendum per reintrodurre il voto di preferenza.
Questa ovviamente rappresenta unicamente la mia opinione in qualità di responsabile del comitato per il ripristino del voto di preferenza, sentendo il dovere di intervenire allorchè è stato utilizzato il nome "popolo" accanto a quello di "libertà" e quindi ricominciamo dal dare al "popolo" anche la fondamentale "libertà" di scelta!
Francesco Querci (Comitato per le Preferenze)
Nessun commento:
Posta un commento