lunedì 24 dicembre 2007
mercoledì 19 dicembre 2007
Consiglio: Bilancio 2008
Alcune considerazioni sul Bilancio 2008 in Consiglio della Centro
Lo scorso 17 dicembre l'Assessore Milone e l'assessore Giardi hanno prsentato il bilancio di Previsione 2008 presso il Consiglio Circoscrizionale di Prato Centro. Dopo l'esposizione di
diversi dati tecnici da parte dell'Assessore Milone, è stata la volta dell'illustrazione della valenza politica e strategica da parte dell'Assesssore Giardi; l'esposizione di quest'ultimo è stata lunga e particolareggiata e ha posto l'accento sul piano di investimenti per la città (si parla di 70 milioni di euro) per quanto riguarda le infrastrutture (strade, scuole e impianti sportivi) e la rinconversione di attività produttive mentre, per quanto riguarda gli argomenti cui tutti siamo sensibili (ICI e TIA e altri balzelli), allora le spiegazioni si sono fatte più articolate. Per l'ICI l'Assessore ha ammesso che c'è stato un piccolo aumento (l'avevamo fatto presente anche al Vice Sindaco Bencini la scorsa Primavera) e per la TIA l'attuale immobilismo della Regione si riperquote anche su Prato non permettendo di fare scelte chiare riguardo allo smaltimento dei rifiuti (termovalorizzatore SI o NO); vale a dire per ora restiamo così e nel prossimo biennio la TIA continuerà ad aumentare e noi tanto per cambiare continueremo a pagare.
Matteo Cocci
diversi dati tecnici da parte dell'Assessore Milone, è stata la volta dell'illustrazione della valenza politica e strategica da parte dell'Assesssore Giardi; l'esposizione di quest'ultimo è stata lunga e particolareggiata e ha posto l'accento sul piano di investimenti per la città (si parla di 70 milioni di euro) per quanto riguarda le infrastrutture (strade, scuole e impianti sportivi) e la rinconversione di attività produttive mentre, per quanto riguarda gli argomenti cui tutti siamo sensibili (ICI e TIA e altri balzelli), allora le spiegazioni si sono fatte più articolate. Per l'ICI l'Assessore ha ammesso che c'è stato un piccolo aumento (l'avevamo fatto presente anche al Vice Sindaco Bencini la scorsa Primavera) e per la TIA l'attuale immobilismo della Regione si riperquote anche su Prato non permettendo di fare scelte chiare riguardo allo smaltimento dei rifiuti (termovalorizzatore SI o NO); vale a dire per ora restiamo così e nel prossimo biennio la TIA continuerà ad aumentare e noi tanto per cambiare continueremo a pagare.
Matteo Cocci
martedì 18 dicembre 2007
Atti vandalici a "La DESTRA"
riceviamo e pubblichiamo:
"Purtroppo è con dispiacere che stamattina mi sono dovuto recare alla Stazione dei Carabinieri di Prato per denunciare un atto vandalico a danno della sede Provinciale ‘la Destra Prato’. Siamo nel terzo millennio e uno (o più imbecilli)oltre ad intromettersi nella sede prima di andarsene ha, presumo con una bomboletta disegnato sulla vetrage il noto simbolo appartenente alla sinistra ‘falce e martello’. Sono convinto e spero che nulla di quanto è accaduto abbia a che fare con il Partito in questione,e che il deficiente volesse solamente attirare un po’ di attenzione su di se dimostrando secondo me quanta poca cultura abbia e soprattutto quanto vigliacca sia la sua azione contro cose di altri che manifestano opinioni diverse alla sua(se mai ne avesse una visto la scarsità di materia grigia!). Immagino, ancora una volta l’autore o gli autori la faranno franca,ma spero che il Partito in questione prenda le distanze da simili comportamenti e consigli ‘a questi soggetti’ che le proprie opinioni si possono e si devono manifestare in tutt’altro modo, ossia cercando quel dialogo con gli avversari politici e invitandoli sempre più ad un maggiore confronto,sia sul piano culturale che politico, sulle scelte per la Nostrà città!Salvatore Giaquinta (la Destra)
Inoltre ieri sera su TV Prato ho ascoltato l’assessore Milone e lo ringrazio anticipatamente per l’impegno che ci mette per ridare una qualche sicurezza alla nostra città…ma mi permetta qualche precisazione e domanda:chi ha ridotto la nostra città in queste condizioni?..si poteva intervenire qualche anno prima?..e i soldi recuperati dai controlli dei vari Organi competenti,(parlo di quelli veri,money!..)a quanto ammontano?..e i migranti irregolari effettivamente espulsi da Prato(parlo sempre di numeri veri..) quanti sono?…ecc.ecc.
Poi mi ricordo che fra qualche mese ci sono le elezioni che cominceranno da Poggio a Caiano, per arrivare fra poco più di un anno a quelle nella Nostra città..e allora sorrido e capisco…ai voglia te se comprendo! Buona destra e buone feste a tutti!"
sabato 15 dicembre 2007
Beato..beato chi ha un tetto in Prao!!???
eh si ....................una volta si diceva...........!!!!
Non so più quante denunce sono partite da questo blog, quante interrogazioni fatte in circoscrizione e quante domande del singolo cittadino sono state fatte per evidenziare lo stato di degrado sociale, l’alto livello di guardia che ha raggiunto l' insicurezza e sui “problemi” dei servizi pubblici della nostra amata Prato. Tutto inutile!!
Domande senza risposte e, se ci sono state, sembravano preparate da un figura “oscura” e date in mano all’interlocutore di turno della p.a “criticità…lieve percezione di insicurezza…progetti che faranno parte di un più ampio progetto strutturale……….partecipazione”
Parole che dovevano far parte di un discorso da dare in pasto all’opinione pubblica.
Fatto sta che Prato si colloca tra gli ultimi posti, fra i capoluoghi del centro nord, nella classifica della qualità della vita stilata annualmente da “ItaliaOggi”
Un altro esempio, dopo le trasmissioni televisive di denuncia (report Rai tre, TG5 e Rai uno), del declino della nostra città.
L’ennesimo fallimento di questa amministrazione di centro sinistra troppo attenta a NON FARE NIENTE e quello che più è preoccupante e che, sembra non accorgersene.
Basta con la politica degli annunci abbiate il coraggio di fare veramente qualcosa per questa città, giusta o sbagliata che sia, mettete in atto un progetto che salvi questa città dal tracollo a cui ci avete portato e non fate sentire il cittadino importante soltanto nell’imminenza delle tornate elettorali fatelo essere orgoglioso di essere pratese e non essere attratto da altri lidi…..
e che si torni a dire ..................beato. beato chi ha un tetto in Prao!!!
Domande senza risposte e, se ci sono state, sembravano preparate da un figura “oscura” e date in mano all’interlocutore di turno della p.a “criticità…lieve percezione di insicurezza…progetti che faranno parte di un più ampio progetto strutturale……….partecipazione”
Parole che dovevano far parte di un discorso da dare in pasto all’opinione pubblica.
Fatto sta che Prato si colloca tra gli ultimi posti, fra i capoluoghi del centro nord, nella classifica della qualità della vita stilata annualmente da “ItaliaOggi”
Un altro esempio, dopo le trasmissioni televisive di denuncia (report Rai tre, TG5 e Rai uno), del declino della nostra città.
L’ennesimo fallimento di questa amministrazione di centro sinistra troppo attenta a NON FARE NIENTE e quello che più è preoccupante e che, sembra non accorgersene.
Basta con la politica degli annunci abbiate il coraggio di fare veramente qualcosa per questa città, giusta o sbagliata che sia, mettete in atto un progetto che salvi questa città dal tracollo a cui ci avete portato e non fate sentire il cittadino importante soltanto nell’imminenza delle tornate elettorali fatelo essere orgoglioso di essere pratese e non essere attratto da altri lidi…..
e che si torni a dire ..................beato. beato chi ha un tetto in Prao!!!
mercoledì 12 dicembre 2007
Referendum Elettorale e un'altra battaglia di libertà
In Piazza del Duomo, angolo via Garibaldi dalle ore 10,30 alle ore 19,00 si potrà firmare.
Se qualcuno è disponibile a collaborare ci contatti per l'orario di copertura. (clicca)
Curiosità; Berlusconi ricevette il Dalai Lama quando era Premier e Prodi oggi no, perchè?
[Si ricorda che nella primavera del 1959, dunque più di 40 anni fa, l’ONU, riunito in assemblea plenaria, deliberò una risoluzione non vincolante sul comportamento della Cina in Tibet e chiese al governo cinese di rispettare i diritti fondamentali del popolo tibetano compreso quello all’autodeterminazione. Questa risoluzione, che venne riproposta nel 1961 e 1965, non portò purtroppo nessun concreto beneficio ai tibetani. Una nuova iniziativa basata sulle risoluzioni dell’ONU del 1959, 1961 e 1965 con un appoggio internazionale potrebbe portare ad una risoluzione politica e non violenta della questione tibetana.]
Ricatto economico di Pechino al nostro Governo?
Per molti questa è "corruzione" La gente lo ama, ma i politici obbediscono a Pechino [si legga su LA STAMPA; Il Dalai Lama è in Italia, ma il governo non lo riceve]
Se qualcuno è disponibile a collaborare ci contatti per l'orario di copertura. (clicca)
***
In ambedue le occasioni i gazebo del comitato, esporranno la bandiera nazionale tibetana in segno di solidarietà con quel popolo oppresso da 50 anni dall’occupazione militare cinese ed in omaggio alla presenza in Italia in questi giorni del Dalai Lama, massima autorità religiosa buddista, in forzato esilio da decine d’anni. Richiamare l’attenzione della pubblica opinione pratese sulla situazione drammatica in cui versa la nazione tibetana. La feroce occupazione cui la dittatura comunista cinese sottopone da decine d’anni il paese tetto del mondo rischia, ormai, di disperdere il patrimonio culturale e religioso del popolo tibetano. La Cina ha attuato da anni, infatti, una politica che tende a disperdere l’autoctona etnia in altre regioni cinesi e nel contempo invia in Tibet popolazioni di altre regioni della Cina, contro invece una lotta nonviolenta del popolo tibetano e del Dalai Lama, sua guida spirituale, è diretta, oggi, a richiedere alle autorità cinesi non tanto l’indipendenza quanto uno Statuto di autonomia speciale per il loro Paese alla stregua di quanto è avvenuto in Italia per il nostro Trentino Alto Adige. Chiediamo che le richieste dei tibetani e del Dalai Lama vengano appoggiate dalla libera comunità internazionale e dall’Italia e che anche a livello locale le istituzioni tutte manifestino la loro solidarietà nei confronti delle aspirazioni del popolo tibetano.Curiosità; Berlusconi ricevette il Dalai Lama quando era Premier e Prodi oggi no, perchè?
[Si ricorda che nella primavera del 1959, dunque più di 40 anni fa, l’ONU, riunito in assemblea plenaria, deliberò una risoluzione non vincolante sul comportamento della Cina in Tibet e chiese al governo cinese di rispettare i diritti fondamentali del popolo tibetano compreso quello all’autodeterminazione. Questa risoluzione, che venne riproposta nel 1961 e 1965, non portò purtroppo nessun concreto beneficio ai tibetani. Una nuova iniziativa basata sulle risoluzioni dell’ONU del 1959, 1961 e 1965 con un appoggio internazionale potrebbe portare ad una risoluzione politica e non violenta della questione tibetana.]
Ricatto economico di Pechino al nostro Governo?
Per molti questa è "corruzione" La gente lo ama, ma i politici obbediscono a Pechino [si legga su LA STAMPA; Il Dalai Lama è in Italia, ma il governo non lo riceve]
martedì 11 dicembre 2007
Dibattito con e sull'informazione C.C.C.
Interessante incontro-didattito fra i media locali e i cittadini, in questo caso rappresentato dal Cordinamento dei Comitati, ove però tutti sono invitati a parteipare e dare il loro contributo.
Parteciperanno Caroppo per LA NAZIONE, Gisonni per TVPRATO39 e Toccafondi per ILTIRRENO sul tema di come le notizie vengono formate e presentate ai cittadini e su come questi si formano un'opinione.
Parteciperanno Caroppo per LA NAZIONE, Gisonni per TVPRATO39 e Toccafondi per ILTIRRENO sul tema di come le notizie vengono formate e presentate ai cittadini e su come questi si formano un'opinione.
lunedì 10 dicembre 2007
I.C.I. in Bilancio
Il prossimo 17 dicembre sarà presentato nel Consiglio di Circoscrizione di Prato Centro il Bilancio di Previsione 2008, ovvero come saranno spesi e dove saranno presi molti soldi di noi pratesi;
nella primaveradi quest'anno ci fu presentato il Bilancio dell'anno in corso, 2007, all'interno del quale veniva prevista la nuova aliquota ICI;
l'amministrazione ci rassicurò che l'aumento dell'aliquota (da 5.9 a 6.2) sarebbe stato compensato, per la stragrande maggioranza dei contribuenti, dal contestuale aumento della detrazione per l'abitazione principale. "
Più o meno si pagherà il solito" furono le parole in uso; personalmente sulla "mia ICI" ho registrato un aumento di € 9,00 rispetto agli anni scorsi, e non sono proprietario di un maniero, quindi una cifra compresa (ottimistica) tra i 5 e i 15 euro di aumento si spalmerà su gran parte delle famiglie; si tratta di piccole cifre prese singolarmente, ma se vengono moltiplicate per decine di migliaia di contribuenti costituiscono comunque una maggiore entrata per le casse comunali.
Concludendo si puo' affermare che:
l'ICI per adesso mi sembra solo aumentata, le riduzioni previste nel Bilancio 2008 vedremo se avranno davvero un'impatto positivo sulle nostre tasche.
Matteo Cocci Alleanza Nazionale
venerdì 7 dicembre 2007
CENTRO: INCONTRO SULLA SICUREZZA
[in calce dall'articolo dal SOLE24ORE]
L'assessore Milone ha visitato il Consiglio-Centro per un incontro sulla SICUREZZA.
L'assessore Milone ha visitato il Consiglio-Centro per un incontro sulla SICUREZZA.
Tema assai caro all'opposizione, sul quale ha speso non poco tempo per segnalare le molteplici criticità sul territorio così come del resto documentato sul nostro Blog.
Con l'assessore è stato fatto un punto della situazione e non si è mancato di registrare una maggiore attenzione della pubblica amministrazione nella sola persona dell'assessore presente, con una maggiore visibilità e presenza sul territorio delle forze di polizia e un maggiore impiego della Polizia Minicipale anche sul versante dei sequestri e denunzie delle attività cinesi illegali.
Dai banchi di Forza Italia, Gori in particolare, ha elogiato l'assessore per il nuovo corso in tema di sicurezza, Querci (Udc) ha però messo in evidenza che al riconoscimento dell'inizio (un po' tardivo!) di un serio lavoro fa da contrappeso anni di inerzia da parte della PA e di immobilismo sul piano del recupero del Centro Storico su tutti le altre questioni, che complessivamente mette un difficoltà ed in dubbio il lavoro complessivamente svolto dall'amministrazione.
Acceso dibattito fra l'assessore e Rifondazione Comunista, Berti, che oltre a meravigliarsi dei tono pacati dell'opposizione nei confronti dell'assessore, denunziava come non si risolve il problema della sicurezza con la confisca o con la denunzia dell'impreditore o con l'espulsione dei clandestini, ma con politiche sociali più attente e mirate, al quale ha fatto riscontro una forte replica da parte di Milone..
Ovviamente, l'appuntamento è solo rinviato per la verifica del lavoro avviato e di quello annunciato dall'assessore che dovrà essere anche integrato dall'azione degli altri assessorati per il recupero integrale del centro storico, ribadendo che ancora oggi siamo ben lontani dall'avere un centro storico vivibile e ben servito.
Manca totalmente una politica ed un progetto per il Centro.
Sul fronte sicurezza la situazione era al limite e non più dilazionabile, basti pensare come ILSOLE24ORE aveva posto PRATO fra le città più insicure di tutta ITALIA e questo non può che essere il risultato del malgoverno del forte fenomeno dell'immigrazione a Prato (dati alla mano)!
Pur sapendo che il numero di denunce non corrisponde a quello dei reati effettivamente commessi, utilizziamo comunque le prime come utile indicatore del livello di criminalità di una determinata zona.
Le tabella 8.1 riporta il numero di delitti commessi nelle province toscane per 100.000 abitanti. Prato, tranne che per i furti d’auto, risulta essere sempre sopra la media nazionale ed è di gran lunga la provincia toscana con il maggior rapporto di rapine ogni 100.000 abitanti, raddoppiando quasi la media italiana (solo 11 province fanno peggio, la provincia con meno rapine è Belluno con 5,65 rapine ogni 100.000 abitanti, quella che ne ha di più è Napoli con 407,39).
La provincia di Prato è invece in media con le altre province della Toscana per quanto riguarda i furti di appartamento, anche se un po’ sopra la media nazionale, e così pure per scippi e borseggi, ben più alta della media nazionale ma in linea con la Toscana.
Relativamente ai furti d’auto, la provincia di Prato, pur essendo la peggiore in Toscana rimane ben al di sotto della media nazionale. Anche per i furti auto Belluno con 16,02 furti ogni 100.000 abitanti risulta la città più sicura, la meno sicura è anche stavolta Napoli con 868,87."
Con l'assessore è stato fatto un punto della situazione e non si è mancato di registrare una maggiore attenzione della pubblica amministrazione nella sola persona dell'assessore presente, con una maggiore visibilità e presenza sul territorio delle forze di polizia e un maggiore impiego della Polizia Minicipale anche sul versante dei sequestri e denunzie delle attività cinesi illegali.
Dai banchi di Forza Italia, Gori in particolare, ha elogiato l'assessore per il nuovo corso in tema di sicurezza, Querci (Udc) ha però messo in evidenza che al riconoscimento dell'inizio (un po' tardivo!) di un serio lavoro fa da contrappeso anni di inerzia da parte della PA e di immobilismo sul piano del recupero del Centro Storico su tutti le altre questioni, che complessivamente mette un difficoltà ed in dubbio il lavoro complessivamente svolto dall'amministrazione.
Acceso dibattito fra l'assessore e Rifondazione Comunista, Berti, che oltre a meravigliarsi dei tono pacati dell'opposizione nei confronti dell'assessore, denunziava come non si risolve il problema della sicurezza con la confisca o con la denunzia dell'impreditore o con l'espulsione dei clandestini, ma con politiche sociali più attente e mirate, al quale ha fatto riscontro una forte replica da parte di Milone..
Ovviamente, l'appuntamento è solo rinviato per la verifica del lavoro avviato e di quello annunciato dall'assessore che dovrà essere anche integrato dall'azione degli altri assessorati per il recupero integrale del centro storico, ribadendo che ancora oggi siamo ben lontani dall'avere un centro storico vivibile e ben servito.
Manca totalmente una politica ed un progetto per il Centro.
Sul fronte sicurezza la situazione era al limite e non più dilazionabile, basti pensare come ILSOLE24ORE aveva posto PRATO fra le città più insicure di tutta ITALIA e questo non può che essere il risultato del malgoverno del forte fenomeno dell'immigrazione a Prato (dati alla mano)!
---articolo che segue, fonte: IL SOLE24Ore---
Criminalità
"Il problema della criminalità è particolarmente sentito dalla popolazione ed è indubbiamente uno dei fattori che maggiormente influiscono sullo stile di vita di una comunità.Pur sapendo che il numero di denunce non corrisponde a quello dei reati effettivamente commessi, utilizziamo comunque le prime come utile indicatore del livello di criminalità di una determinata zona.
Le tabella 8.1 riporta il numero di delitti commessi nelle province toscane per 100.000 abitanti. Prato, tranne che per i furti d’auto, risulta essere sempre sopra la media nazionale ed è di gran lunga la provincia toscana con il maggior rapporto di rapine ogni 100.000 abitanti, raddoppiando quasi la media italiana (solo 11 province fanno peggio, la provincia con meno rapine è Belluno con 5,65 rapine ogni 100.000 abitanti, quella che ne ha di più è Napoli con 407,39).
La provincia di Prato è invece in media con le altre province della Toscana per quanto riguarda i furti di appartamento, anche se un po’ sopra la media nazionale, e così pure per scippi e borseggi, ben più alta della media nazionale ma in linea con la Toscana.
Relativamente ai furti d’auto, la provincia di Prato, pur essendo la peggiore in Toscana rimane ben al di sotto della media nazionale. Anche per i furti auto Belluno con 16,02 furti ogni 100.000 abitanti risulta la città più sicura, la meno sicura è anche stavolta Napoli con 868,87."
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giovedì 6 dicembre 2007
Termovalorizzatore e salute
La Provincia scrive al Governo (notizia AGI)
(AGI) - Prato, 5 dic. - La Provincia di Prato chiede al governo di chiarire una volta per tutte, con un Rapporto ufficiale, quali sono le eventuali conseguenze per la salute e per l'ambiente, provocate dal ricorso e dalla realizzazione degli impianti di termovalorizzazione. Il presidente Massimo Logli ha letto ampi stralci, in consiglio, della lettera inviata in questi giorni al Ministro della Salute, Livia Turco, a quelli per l'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio e per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani. "E' indispensabile - ha scritto - che il Governo si doti di un Rapporto aggiornato, autorevole e ufficiale sullo stato dell'arte e detti pochi e chiari indirizzi di rango nazionale. Cio' permetterebbe, a tutti quegli amministratori che non vogliono abdicare nei loro territori dalla responsabilita' di dare soluzione al problema dei rifiuti, di svolgere a pieno il loro ruolo. E sarebbe certo utile per tutti quei cittadini che chiedono una maggiore e piu' corretta informazione".
Logli, nella missiva, ricostruisce la situazione della toscana centrale. "Come in ogni territorio del nostro Paese, in cui ci si e' orientati a utilizzare, localizzare, realizzare impianti di termovalorizzazione con recupero energetico, anche in questa area e' nato un aspro conflitto "pro/contro", che rende difficile perseguire, con la dovuta razionalita' e serenita', le scelte necessarie e urgenti". "La confusione sotto il cielo di queste questioni e' arrivata, credo ovunque, al limite e minaccia di crescere ancora, in una rissa verbale che rimbalza dalle assemblee, alle manifestazioni, ai giornali, agli altri media, dove tutti si inventano tecnologi, oncologi, epidemiologi, dove tutti hanno dati e fonti diverse su cui sono pronti a giurare, dando sfogo ad un dibattito estenuante che finisce per accomunare tutti, favorevoli e contrari. Sui punti che ho indicato, io credo che sarebbe utile mettere ordine e farlo molto rapidamente. Ma solo lo Stato, il Governo, puo' farlo. Non possono e non devono farlo, per definizione, le singole realta' locali". (AGI)
(AGI) - Prato, 5 dic. - La Provincia di Prato chiede al governo di chiarire una volta per tutte, con un Rapporto ufficiale, quali sono le eventuali conseguenze per la salute e per l'ambiente, provocate dal ricorso e dalla realizzazione degli impianti di termovalorizzazione. Il presidente Massimo Logli ha letto ampi stralci, in consiglio, della lettera inviata in questi giorni al Ministro della Salute, Livia Turco, a quelli per l'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio e per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani. "E' indispensabile - ha scritto - che il Governo si doti di un Rapporto aggiornato, autorevole e ufficiale sullo stato dell'arte e detti pochi e chiari indirizzi di rango nazionale. Cio' permetterebbe, a tutti quegli amministratori che non vogliono abdicare nei loro territori dalla responsabilita' di dare soluzione al problema dei rifiuti, di svolgere a pieno il loro ruolo. E sarebbe certo utile per tutti quei cittadini che chiedono una maggiore e piu' corretta informazione".
Logli, nella missiva, ricostruisce la situazione della toscana centrale. "Come in ogni territorio del nostro Paese, in cui ci si e' orientati a utilizzare, localizzare, realizzare impianti di termovalorizzazione con recupero energetico, anche in questa area e' nato un aspro conflitto "pro/contro", che rende difficile perseguire, con la dovuta razionalita' e serenita', le scelte necessarie e urgenti". "La confusione sotto il cielo di queste questioni e' arrivata, credo ovunque, al limite e minaccia di crescere ancora, in una rissa verbale che rimbalza dalle assemblee, alle manifestazioni, ai giornali, agli altri media, dove tutti si inventano tecnologi, oncologi, epidemiologi, dove tutti hanno dati e fonti diverse su cui sono pronti a giurare, dando sfogo ad un dibattito estenuante che finisce per accomunare tutti, favorevoli e contrari. Sui punti che ho indicato, io credo che sarebbe utile mettere ordine e farlo molto rapidamente. Ma solo lo Stato, il Governo, puo' farlo. Non possono e non devono farlo, per definizione, le singole realta' locali". (AGI)
mercoledì 5 dicembre 2007
La crise batte ancora sugli artigiani
Prato, 4 dic. - Un po' meglio sul versante del fatturato, decisamente peggio su quello del valore aggiunto.
A Prato, in cinque anni, tra il 2001 e il 2006, ha perso oltre 16 punti con un impatto negativo derivante soprattutto dalla crisi del tessile.
Sono preoccupanti le notizie che arrivano dall'ultima rilevazione effettuata dall'ufficio studi di Confartigianato Imprese Prato:
l'indagine annuale sul valore aggiunto, eseguita su un panel di 1109 imprese artigiane, appartenenti a vari settori, scatta una fotografia con poche luci e tante ombre. Se e' vero, da una parte, che nel corso del 2006 si e' registrato un buon incremento del fatturato rispetto al 2005 (+4%, con un modesto +1,4% per il tessile), in termini di valore aggiunto la capacita' di generare ricchezza (nonostante l'anno scorso ci sia stato in lieve recupero rispetto al 2005) e' diminuita di 16 punti rispetto alla serie dei dati deflazionati a valori 2001.
"Il vero problema e' la mancanza di una strategia di mercato che scoraggia le aziende a investire e a mettersi in gioco, preferendo puntare invece su strategie di difesa e contenimento dei costi. Ricordiamoci che in tempi di crisi, anche piu' acuta, le aziende hanno fatto sempre" (acertbi)
A Prato, in cinque anni, tra il 2001 e il 2006, ha perso oltre 16 punti con un impatto negativo derivante soprattutto dalla crisi del tessile.
Sono preoccupanti le notizie che arrivano dall'ultima rilevazione effettuata dall'ufficio studi di Confartigianato Imprese Prato:
l'indagine annuale sul valore aggiunto, eseguita su un panel di 1109 imprese artigiane, appartenenti a vari settori, scatta una fotografia con poche luci e tante ombre. Se e' vero, da una parte, che nel corso del 2006 si e' registrato un buon incremento del fatturato rispetto al 2005 (+4%, con un modesto +1,4% per il tessile), in termini di valore aggiunto la capacita' di generare ricchezza (nonostante l'anno scorso ci sia stato in lieve recupero rispetto al 2005) e' diminuita di 16 punti rispetto alla serie dei dati deflazionati a valori 2001.
"Il vero problema e' la mancanza di una strategia di mercato che scoraggia le aziende a investire e a mettersi in gioco, preferendo puntare invece su strategie di difesa e contenimento dei costi. Ricordiamoci che in tempi di crisi, anche piu' acuta, le aziende hanno fatto sempre" (acertbi)
Quanti siamo?
Andamento demografico tendenzialmente stabile a Prato, almeno per quanto concerne i dati ufficiali anagrafici: e' quanto si ricava dal bollettino trimestrale, elaborato dall'ufficio statistica del comune.
A fine settembre la popolazione residente era di 185.720 unita', con 90.814 maschi (48,90%) e 94.906 femmine (51,10%). Cifre in linea con lo scorso anno. Il maggior numero di cittadini risiede nel quartiere sud. I nuclei familiari sono complessivamente 73.902. Il 10,38% (7669) sono le cosiddette famiglie allargate, i nuclei familiari composti da soli coniugi sono il 16,23% (11.997). Le convivenze sono 2049 (2,77%), mentre raggiungono il 31,35% della popolazione le famiglie composte da genitori e figli.
Gli stranieri ufficialmente residenti, al 30 settembre, sono 23.777 (il 13% della popolazione), la maggior parte di essi sono concentrati nella circoscrizione centro. Confermate anche le aree di provenienza degli immigrati: il 57,14% degli stranieri proviene dall'Asia, cinesi in testa (il 44,49% di stranieri sono cinesi, seguono a distanza i pakistani, 7,22% sul totale degli immigrati), il 28,75 per cento dall'area europea (molti i rumeni anche se la seconda nazionalita' presente a Prato e' albanese), l'11,69% dall'Africa. La curva demografica dell'intera popolazione pratese e' concentrata nelle classi d'eta' fra i 35 e i 65 anni, quella straniera e' compresa fra i 25 e i 40 anni, con una larga base da 0 a 9 anni.
A fine settembre la popolazione residente era di 185.720 unita', con 90.814 maschi (48,90%) e 94.906 femmine (51,10%). Cifre in linea con lo scorso anno. Il maggior numero di cittadini risiede nel quartiere sud. I nuclei familiari sono complessivamente 73.902. Il 10,38% (7669) sono le cosiddette famiglie allargate, i nuclei familiari composti da soli coniugi sono il 16,23% (11.997). Le convivenze sono 2049 (2,77%), mentre raggiungono il 31,35% della popolazione le famiglie composte da genitori e figli.
Gli stranieri ufficialmente residenti, al 30 settembre, sono 23.777 (il 13% della popolazione), la maggior parte di essi sono concentrati nella circoscrizione centro. Confermate anche le aree di provenienza degli immigrati: il 57,14% degli stranieri proviene dall'Asia, cinesi in testa (il 44,49% di stranieri sono cinesi, seguono a distanza i pakistani, 7,22% sul totale degli immigrati), il 28,75 per cento dall'area europea (molti i rumeni anche se la seconda nazionalita' presente a Prato e' albanese), l'11,69% dall'Africa. La curva demografica dell'intera popolazione pratese e' concentrata nelle classi d'eta' fra i 35 e i 65 anni, quella straniera e' compresa fra i 25 e i 40 anni, con una larga base da 0 a 9 anni.
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