mercoledì 5 dicembre 2007

La crise batte ancora sugli artigiani

Prato, 4 dic. - Un po' meglio sul versante del fatturato, decisamente peggio su quello del valore aggiunto.
A Prato, in cinque anni, tra il 2001 e il 2006, ha perso oltre 16 punti con un impatto negativo derivante soprattutto dalla crisi del tessile.

Sono preoccupanti le notizie che arrivano dall'ultima rilevazione effettuata dall'ufficio studi di Confartigianato Imprese Prato:
l'indagine annuale sul valore aggiunto, eseguita su un panel di 1109 imprese artigiane, appartenenti a vari settori, scatta una fotografia con poche luci e tante ombre. Se e' vero, da una parte, che nel corso del 2006 si e' registrato un buon incremento del fatturato rispetto al 2005 (+4%, con un modesto +1,4% per il tessile), in termini di valore aggiunto la capacita' di generare ricchezza (nonostante l'anno scorso ci sia stato in lieve recupero rispetto al 2005) e' diminuita di 16 punti rispetto alla serie dei dati deflazionati a valori 2001.
"Il vero problema e' la mancanza di una strategia di mercato che scoraggia le aziende a investire e a mettersi in gioco, preferendo puntare invece su strategie di difesa e contenimento dei costi. Ricordiamoci che in tempi di crisi, anche piu' acuta, le aziende hanno fatto sempre" (acertbi)

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