La Provincia scrive al Governo (notizia AGI)
(AGI) - Prato, 5 dic. - La Provincia di Prato chiede al governo di chiarire una volta per tutte, con un Rapporto ufficiale, quali sono le eventuali conseguenze per la salute e per l'ambiente, provocate dal ricorso e dalla realizzazione degli impianti di termovalorizzazione. Il presidente Massimo Logli ha letto ampi stralci, in consiglio, della lettera inviata in questi giorni al Ministro della Salute, Livia Turco, a quelli per l'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio e per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani. "E' indispensabile - ha scritto - che il Governo si doti di un Rapporto aggiornato, autorevole e ufficiale sullo stato dell'arte e detti pochi e chiari indirizzi di rango nazionale. Cio' permetterebbe, a tutti quegli amministratori che non vogliono abdicare nei loro territori dalla responsabilita' di dare soluzione al problema dei rifiuti, di svolgere a pieno il loro ruolo. E sarebbe certo utile per tutti quei cittadini che chiedono una maggiore e piu' corretta informazione".
Logli, nella missiva, ricostruisce la situazione della toscana centrale. "Come in ogni territorio del nostro Paese, in cui ci si e' orientati a utilizzare, localizzare, realizzare impianti di termovalorizzazione con recupero energetico, anche in questa area e' nato un aspro conflitto "pro/contro", che rende difficile perseguire, con la dovuta razionalita' e serenita', le scelte necessarie e urgenti". "La confusione sotto il cielo di queste questioni e' arrivata, credo ovunque, al limite e minaccia di crescere ancora, in una rissa verbale che rimbalza dalle assemblee, alle manifestazioni, ai giornali, agli altri media, dove tutti si inventano tecnologi, oncologi, epidemiologi, dove tutti hanno dati e fonti diverse su cui sono pronti a giurare, dando sfogo ad un dibattito estenuante che finisce per accomunare tutti, favorevoli e contrari. Sui punti che ho indicato, io credo che sarebbe utile mettere ordine e farlo molto rapidamente. Ma solo lo Stato, il Governo, puo' farlo. Non possono e non devono farlo, per definizione, le singole realta' locali". (AGI)
(AGI) - Prato, 5 dic. - La Provincia di Prato chiede al governo di chiarire una volta per tutte, con un Rapporto ufficiale, quali sono le eventuali conseguenze per la salute e per l'ambiente, provocate dal ricorso e dalla realizzazione degli impianti di termovalorizzazione. Il presidente Massimo Logli ha letto ampi stralci, in consiglio, della lettera inviata in questi giorni al Ministro della Salute, Livia Turco, a quelli per l'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio e per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani. "E' indispensabile - ha scritto - che il Governo si doti di un Rapporto aggiornato, autorevole e ufficiale sullo stato dell'arte e detti pochi e chiari indirizzi di rango nazionale. Cio' permetterebbe, a tutti quegli amministratori che non vogliono abdicare nei loro territori dalla responsabilita' di dare soluzione al problema dei rifiuti, di svolgere a pieno il loro ruolo. E sarebbe certo utile per tutti quei cittadini che chiedono una maggiore e piu' corretta informazione".
Logli, nella missiva, ricostruisce la situazione della toscana centrale. "Come in ogni territorio del nostro Paese, in cui ci si e' orientati a utilizzare, localizzare, realizzare impianti di termovalorizzazione con recupero energetico, anche in questa area e' nato un aspro conflitto "pro/contro", che rende difficile perseguire, con la dovuta razionalita' e serenita', le scelte necessarie e urgenti". "La confusione sotto il cielo di queste questioni e' arrivata, credo ovunque, al limite e minaccia di crescere ancora, in una rissa verbale che rimbalza dalle assemblee, alle manifestazioni, ai giornali, agli altri media, dove tutti si inventano tecnologi, oncologi, epidemiologi, dove tutti hanno dati e fonti diverse su cui sono pronti a giurare, dando sfogo ad un dibattito estenuante che finisce per accomunare tutti, favorevoli e contrari. Sui punti che ho indicato, io credo che sarebbe utile mettere ordine e farlo molto rapidamente. Ma solo lo Stato, il Governo, puo' farlo. Non possono e non devono farlo, per definizione, le singole realta' locali". (AGI)
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