venerdì 27 novembre 2009

FIL e SCUOLA in Provincia

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Dopo l’uscita dei privati dal capitale sociale di Fil Spa, ieri pomeriggio il consiglio provinciale ha dato il via libera all’acquisto delle quote da parte dell’ente Provincia. Che sale, in questo modo all’80% di partecipazione nella società di formazione e di impiego per il mercato del lavoro. L’impegno di spesa per 130 mila euro è stato, però, contestato dal Pdl perplesso per l’acquisto delle quote al valore nominale “in questo modo si rischia un esborso maggiore” è stata la valutazione dei consiglieri pidiellini.
E’ stato, però, il dibattito sugli effetti della riforma Gelmini, con la mozione Pd-Idv contrapposta all’ordine del giorno Pdl, a capitalizzare la maggiore attenzione. Secondo Giulia Anichini, firmataria del testo approvato dalla maggioranza “i tagli effettuati dal governo ci sono e sono oggettivamente osservabili”. In pratica l’addebito del Partito Democratico al governo è di avere apportato “tagli per oltre 8 miliardi di euro, con una riduzione del numero degli insegnanti, delle ore di lezione, spegnendo quelle realtà di scolarità periferica”. Per questo la consigliera democrat ha espresso “solidarietà ai docenti ed agli studenti che sono in lotta contro questi provvedimenti”. Argomentazioni contestate dalla capogruppo del Pdl Attucci, artefice di un ordine del giorno per invitare “a non trasformare, come già fatto in occasione della riforma Moratti, la scuola in un campo di battaglia dove spostare lo scontro politico”. “Non sono tagli, ma razionalizzazioni, che serviranno fra l’altro di investire 2 miliardi in più nell’innovazione” ha spiegato Attucci, bollando come “strumentale” la mozione del Pd. Scendendo nel dettaglio la riduzione dei fondi è legata “al blocco del turn over per 95mila insegnanti che andranno in pensione, permettendo in questo modo di ricollocare i precari della scuola”. Le ha fatto eco, almeno in questo, Querci dell’Udc, che si è opposto al testo “perché poco propositivo e rivolto soltanto nel criticare la riforma Gelmini”. Soprattutto il centrista ha visto di cattivo occhio il controverso passaggio sulle scuole private “che nelle esperienze peggiori si configurano come meri diplomifici”. “Non siamo contro le scuole private, quando sono uno stimolo al miglioramento anche dell’istruzione pubblica” ha chiarito durante il dibattito il capogruppo dell’Idv, Mori. Applicato alla realtà pratese, il dibattito è però inevitabilmente finito sulla questione dell’edilizia scolastica. “Abbiamo investito fra il 2005 ed il 2008 30 milioni di euro” ha sostenuto Fabio Rossi del Partito Democratico, ricordando “i 25 milioni di euro stanziati dal precedente governo, non ancora assegnati per finanziare l’edilizia scolastica”. “E allora perché il Dagomari ed il Marconi si trovano in una situazione di disagio?” ha ribattuto polemicamente Cristina Attucci. Che ha visto consumarsi, proprio sul suo ordine del giorno, l’ennesima frattura all’interno dell’opposizione, con il voto contrario espresso dall’esponente Udc, Querci.

Carlandrea Adam Poli

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