Non si placano a Montemurlo le polemiche sugli allestimenti di Territoria#4, nonostante quella che ormai da tutti è stata definita “La scritta” ormai sia stata rimossa. Lunedì sera l’amministrazione comunale ha organizzato una tavola rotonda sul tema dell’arte contemporanea per tastare il polso dei cittadini sulle iniziative che vorrebbero fossero fatte sul territorio in tema d’arte. Si è parlato anche della recente manifestazione e dell’installazione finita al centro delle polemiche: l’insegna al neon apparsa in piazza Banti a Montemurlo. Su questa si appuntano gli strali polemici della minoranza, a partire dal consigliere comunale del Pdl Cosimo Zecchi: “Da una parte - dice - non si risce a sapere quanto è costata l’opera e le iniziative correlate e nememno quante di queste siano state sostenute direttamente dall’amministrazione comunale. Dall’altra parte non si capisce nemmeno il significato dell’opera. Addirittura è servito un incontro a fine esposizione per spiegare quella che, a gli occhi di qualsiasi cittadino, resta esclusivamente una grossa scritta al neon scollegata dal contesto”.E Zecchi poi rincara la dose: “Contesto che dovrebbe appunto far riflettere. Quel senso di abbandono e degrado di quel lato della piazza è evidente e rappresenta il disagio del cittadino. Ma questo disagio il Comune dovrebbe risolverlo avendone gli strumenti e non denunciarlo attraverso una criptica forma artistica”. Intanto sulla questione sarà presentata una interrogazione in Provincia da parte del consigliere Sergio Toccafondi: “Nella presentazione dell’iniziativa - dice Toccafondi - si legge che l’arte può creare brevi ma intensi shock. Non vorrei che i cittadini della provincia dovessero trovarsi davanti a veri e propri shock quando sapranno i costi effettivamente sostenuti per allestire questa mostra. Tra l’altro, per contropartita, non mi risulta che siano stati presi d’assalto alberghi e ristoranti per visionarla”.
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