da Notizie di Prato
Il consiglio provinciale ha approvato il rinnovo del protocollo d’intesa triennale per l’attuazione del progetto Emporio Caritas, che vede come partner, oltre alla Provincia, il Comune di Prato, la Caritas Diocesana e la Fondazione Cassa di Risparmio. A favore dell’aumento del contributo di 5mila euro hanno votato Pd, Idv e Udc mentre i gruppi Pdl e Lega si sono astenuti. L’assessore al Sociale Loredana Ferrara ha spiegato che il percorso già attivato insieme agli altri partner ha dato modo di costruire uno strumento di aiuto alle famiglie pratesi in difficoltà. “I numeri dell’attività dell’Emporio, centinaia di famiglie e migliaia di persone assistite, e i tanti segnali di emergenza sociale che arrivano dalle rilevazioni e dagli interventi richiesti, ci hanno spinto a prevedere un aumento del contributo di cinquemila euro, che portano l’impegno complessivo della Provincia a ventimila euro l’anno – ha detto Ferrara – Del resto il quadro della gestione dell’Emporio è assolutamente virtuoso e comprende anche azioni propositive nei confronti di associazioni e supermercati per recuperare prodotti di prima necessità”.
Come detto, Pdl e Lega si sono astenuti. Riccardo Bini (Pdl), pur riconoscendo che la situazione di precarietà sociale ha assoluto bisogno di sostegno, ha parlato di valutazioni che sarebbero in corso da parte del Comune di Prato su una maggiore partecipazione dei partner alla realizzazione concreta del progetto. “Mi chiedo se non valga la pena di aspettare e concertare una nuova delibera d’intesa con il Comune una volta che il percorso sia concluso”. Da qui la decisione di astenersi ribadita anche dalla dichiarazione di voto della capogruppo Attucci. Decisione che non è piaciuta a Francesco Querci (Udc) che ancora una volta ha marcato le distanze dal resto dell’opposizione: “Sinceramente - dice Querci - sono rimasto sconcertato e dispiaciuto dalle titubanze e dalle incertezze di un Pdl che in modo compatto ha inteso, insieme alla Lega, non votare a favore di un provvedimento che a mio avviso appare non solo opportuno, ma indilazionabile. In questo caso non si tratta di prendere una decisione su una strada o su un piano provinciale che verrà, ma si tratta di entrare da subito in casa e nell’emergenza di quei cittadini e di quelle famiglie anche pratesi, che sappiamo oggi in grave difficoltà e ricorrono all’Emporio come una necessità immediata e concreta per loro primarie esigenze di sostentamento. In un momento di difficoltà come il presente, andava in ogni caso preferito il buon senso (se non il buon cuore), mettendo da parte le differenze di partito, la retorica o preconcette posizioni e puntare direttamente all’essenziale”.
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