lunedì 14 dicembre 2009

l'aggressione a Berlusconi ed il malinconico "segno dei tempi"

La folle aggressione ad un Presidente del Consiglio, al nostro Presidente, ci lascia perplessi e attoniti difronte a quelle immagini, forti e tragiche. La tragicità di un gesto commesso da una persona in difficoltà di intendere e volere, più di altre esposte ad un clima di continue tensioni che riempiono da mesi televisioni e stampa.
Un segnale estremamente chiaro che investe le nostre azione e specie di coloro che rivestono ruoli importanti nei media, nella politica e nella magistratura: si giunga ad un riposizionamento delle nostre menti in senso realisticamente repubblicano e democratico.
Mi viene da pensare "chi è senza colpa scagli la prima pietra": chi fra gli attori principali non si sente corresponsabile delle odierne tensioni, è uno sciocco.
La fermezza della condanna senza se e senza ma è d'obbligo.
La compostezza delle reazioni politiche è altrettanto essenziale.
Se da domani iniziasse la rincosa a chi ha provocato l'odierna situazione, le parole di oggi sarebbero gettate al vento.
Ognuno, nel proprio campo d'influenza giochi la sua maledetta parte!
Francesco Querci
(un cittadino italiano)

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