Un “pacchetto scuola” con 17 interrogazioni. E’ questo il ricco “dono” natalizio per la giunta Gestri confezionato da Cristina Attucci e dal gruppo consiliare del Pdl. “Abbiamo iniziato il tour nel mese di ottobre dopo la sollecitazione di alcuni rappresentanti dei genitori” ha raccontato Attucci. Cinque gli istituti visitati dalla delegazione provinciale, “la prima che si sia vista nelle scuole pratesi” come ha rivendicato orgogliosamente la capogruppo pidiellina: Cicognini-Rodari, Dagomari, Gramsci-Keynes, Marconi. Toccando, a parere di Attucci, “le reali esigenze degli istituti sui temi delle strutture e dell’organizzazione scolastica”. Con qualche dirigente scolastico, che ha ben accolto la pattuglia degli eletti del Popolo della Libertà dopo essersi ripetutamente rivolto all’amministrazione provinciale senza ricevere risposta. Un caso su tutti, il preside del Cicognini-Rodari Luigi Nespoli, uomo di sicura tendenza progressista. Molteplici le criticità riscontrate sul fronte dell’edilizia, dagli infiniti lavori di ampliamento degli spazi del Dagomari, attualmente bloccati da ragioni non chiare, al riassetto degli spazi esterni del Marconi e del Rodari. “I campus se da una parte rappresentano una giusta intuizione, dall’altra, necessitano di un’organizzazione interna degli spazi del tutto diversa” è il punto di vista del Popolo della Libertà. Scettico specialmente sulla demolizione dell’attuale campo da rugby per fare spazio ad un parcheggio, per il quale i consiglieri suggeriscono all’amministrazione di cambiare i propri intendimenti “per dare vita” si legge nel testo dell’interrogazione ad hoc “a un tavolo di dialogo coi responsabili per individuare soluzioni migliori, senza stravolgere l’attuale assetto esterno”. In tutto, passando anche per richieste di interventi “minori” fra i quali l’impianto anti-incendio del liceo Rodari ed il completamento del sistema di riscaldamento della palestra del Dagomari con i pannelli solari, si contano per 11 interrogazioni sul fronte edilizia. “Tutte le volte l’assessore Giorgi trova la scusa del patto di stabilità, mentre è arrivata l’ora di darsi una mossa” ha annunciato il consigliere provinciale Sergio Toccafondi. Un altro fronte aperto dal Pdl sono i corsi serali attualmente presenti al Buzzi, Dagomari e Datini, l’invito in questo caso è quello di costituire un unico centro per l’educazione. E quello particolarmente sensibile nella realtà pratese della conoscenza della lingua italiana “perché in molti non lo parlano e, infatti, non arrivano al secondo anno”. Oltre all’organizzazione interna “è inconcepibile che istituti inseriti nella stessa area, presentino corsi tra loro concorrenziali”. Per questo la proposta del Pdl è di dar vita ad un “grande tavolo per la scuola, dove i principali attori siano costantemente consultati e coinvolti nelle scelte dell’Amministrazione provinciale”. “Ci aspettiamo risposte concrete ed in tempi brevi” ha detto Cristina Attucci. Anche se ha ricordato il suo collega di gruppo, Matteo Cocci “ci sono tante interrogazioni già all’ordine del giorno, alcune da Ottobre. Vorremmo delle risposte in tempo utile, non a Maggio quando chiuderanno le scuole. Ci dica Gestri quello che vuole fare”. Per Attucci questo voluminoso pacchetto di interrogazioni “è anche una risposta al risultato elettorale, che ci ha visti ottenere la maggioranza dei consensi nel comune di Prato”. Insomma “un modo nuovo di fare opposizione, non soltanto un mero controllo dell’operato, ma uno spirito propositivo”.
Carlandrea Adam Poli
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