venerdì 4 aprile 2008

Buttiglione a Prato

Riflessioni sulla scorta dell'intevento di Buttiglione al Poggio il 05/04/08
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Si potrebbe tranquillamente dire che Buttiglione "incanta" i Poggesi e gli altri intevenuti alle Scuderie Medicee con pochi e chiari passaggi.

La nostra politica "per" e "a difesa" della Persona sta alla base di una concezione antitetica ed incompatibile con la sinistra (estrema o progressista che sia).

Questo lo spunto dal quale Buttiglione é partito per chiarire che l'UDC resta alternativa alla sinistra e che se con una parte (riferendosi a Berlusconi) siamo critici per gli oramai noti accadimenti politici e pur rappresentando Berlusconi un indiscusso centro di potere, con l'altra parte (Veltroni ) ci sono centri di potere ancora più forti, sia a livello nazionale che locale, tale da fare ritenere anche per questo quelli il "vero" nemico.

Questo da coerenza alle scelte dell'Udc con ll recente passato, ma oggi si guarda avanti, al di la delle logiche elettorali contingenti e temporanee viziate da una legge elettorale che obbliga coalizioni di "diversi" mascherate da partito.

Si riparte dal nostro simbolo, dalla nostra identità, dalla nostra cultura e dalla comune storia per e verso un nuovo progetto politico che le racchiuda tutte assieme e ne faccia la forza comune, che tenga conto della DC di Sturzo e De Gasperi, ma abbia ben presente che oggi a società é cambiata e con essa il popolo dei cristiani che la compone.

Quel Popolo dei cristiani che é lo stesso del Family Day, un popolo che si riconosce in un bene comune, in dei Valori che si traducano nei valori di tutti.
Da quell'evento, tutti noi ci siamo accorti che esiste quel popolo e non é un caso che il suo portavoce PEZZOTTA si sia unito a questo ambizioso progetto.
Come in altre grandi occasioni storiche (parallelo con l'esempio della polonia con "solidarnosh) da singoli eventi sono emersi fatti storici importanti che "scattano" difronte ad un pericolo e si mobilitano.
Dal 15 aprile si avvierà un nuovo processo storico,con una reale stagione congressuale, per un popolo cristiano del "tempo nostro".
(Francesco Querci)





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