Alcuni punti cardine che verranno presi come obiettivo e come priorità dal Popolo della Libertà per risolvere i tanti problemi dell'Italia e di Prato in particolare, saranno i seguenti:
Certezza della pena e Sicurezza del diritto,
Contrasto all’immigrazione clandestina e rispetto delle regole
Sostegno al “Made in Italy”
Ripristino del Rispetto e della Autorità delle Forze dell’Ordine
Certezza della pena e Sicurezza del diritto:
Garanzia della certezza della pena, con la previsione che i condannati con sentenza definitiva scontino effettivamente la pena loro inflitta;
Esclusione degli sconti di pena per i recidivi e per chi abbia commesso reati di particolare gravità e di allarme sociale;
Inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne;
Costruzione di nuove carceri e ristrutturazione di quelle esistenti;
Attuazione dei principi costituzionali del giusto processo per una maggiore tutela delle vittime;
Rafforzamento della distinzione delle funzioni della magistratura e riforma della normativa in tema di responsabilità penale, civile e disciplinare dei magistrati.
Contrasto all’immigrazione clandestina e rispetto delle regole:
"Gli immigrati rispettino i valori della nostra società"
Conferma del collegamento stabilito dalla Bossi-Fini fra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, NO ai clandestini che entrano in Italia senza avere alcuna voglia di lavorare.
Gli stranieri presenti sul nostro territorio, dovranno dimostrare entro tre mesi di avere un lavoro ed una residenza regolare e di rispettare le nostre tradizioni e la nostra religione.
Apertura di nuovi Centri di Permanenza Temporanea per l’identificazione e l’espulsione dei clandestini (in merito a questo faremo pressioni affinché ne venga aperto uno anche in Toscana, laddove persistano le posizioni del presidente Martini giungere perfino all’imposizione da parte del Governo centrale).
Contrasto all’insediamento abusivo dei nomadi e allontanamento di tutti coloro che risultino privi di mezzi di sostentamento legali e di regolare residenza.
Lotta al terrorismo interno ed internazionale, stretto controllo sui centri collegati alla predicazione fondamentalista.
Parlando dell'integrazione, per noi significa principalmente rispetto delle regole, lavorare, pagare le tasse e mandare i figli nelle nostre scuole.
Non c'è dubbio che l'integrazione è indispensabile, ma spetta a coloro che hanno cultura e religione diverse dalla nostra e in particolar modo a coloro che vengono dall'Islam e non viceversa: e lo Stato ha il diritto di pretendere che nelle moschee si predichi in italiano.
Da parte degli immigrati serve il rispetto dei valori della nostra società.
Da questo punto di vista c'è una sinistra che mostra il suo grande limite culturale, una sorta di relativismo morale.
Quando si parte dal presupposto che in molti nostri asili ci sono 4-5 bambini musulmani che hanno il sacrosanto diritto di credere nel loro Dio, e per non offenderli togliamo il nostro crocifisso, in quel momento scatta il relativismo morale.
Loro hanno il diritto di credere nel loro Dio, noi il dovere di essere fieri della nostra identità, della nostra storia, delle nostre tradizioni.
Sostegno al “Made in Italy”:
Interventi sull’Unione Europea per difendere la nostra produzione e per il contrasto della concorrenza asimmetrica che viene dall’Asia.
Sperimentazione della certificazione obbligatoria “Made in Italy”
Legge sui ‘distretti industriali’, sulle filiere produttive e sulle reti d’imprese.
Interventi mirati nel nostro territorio al controllo dello sfruttamento della manodopera clandestina, del mancato rispetto delle regole sociali, imprenditoriali, ambientali ecc.
Ripristino del Rispetto e della Autorità delle Forze dell’Ordine:
Tutela dell’ordine pubblico dagli attacchi alla legalità dei vari “disobbedienti” e aumento delle pene per i reati di violenza contro le forze dell’ordine.
Il problema non è solo il controllo del territorio, ma la legalità deve venire prima della sicurezza, e in questo la sinistra è culturalmente in ritardo, perché accanto al valore della libertà ci vuole il rispetto dell'autorità.
Il valore della libertà diventa anarchia senza l'autorità.
Certezza della pena e Sicurezza del diritto,
Contrasto all’immigrazione clandestina e rispetto delle regole
Sostegno al “Made in Italy”
Ripristino del Rispetto e della Autorità delle Forze dell’Ordine
Certezza della pena e Sicurezza del diritto:
Garanzia della certezza della pena, con la previsione che i condannati con sentenza definitiva scontino effettivamente la pena loro inflitta;
Esclusione degli sconti di pena per i recidivi e per chi abbia commesso reati di particolare gravità e di allarme sociale;
Inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne;
Costruzione di nuove carceri e ristrutturazione di quelle esistenti;
Attuazione dei principi costituzionali del giusto processo per una maggiore tutela delle vittime;
Rafforzamento della distinzione delle funzioni della magistratura e riforma della normativa in tema di responsabilità penale, civile e disciplinare dei magistrati.
Contrasto all’immigrazione clandestina e rispetto delle regole:
"Gli immigrati rispettino i valori della nostra società"
Conferma del collegamento stabilito dalla Bossi-Fini fra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, NO ai clandestini che entrano in Italia senza avere alcuna voglia di lavorare.
Gli stranieri presenti sul nostro territorio, dovranno dimostrare entro tre mesi di avere un lavoro ed una residenza regolare e di rispettare le nostre tradizioni e la nostra religione.
Apertura di nuovi Centri di Permanenza Temporanea per l’identificazione e l’espulsione dei clandestini (in merito a questo faremo pressioni affinché ne venga aperto uno anche in Toscana, laddove persistano le posizioni del presidente Martini giungere perfino all’imposizione da parte del Governo centrale).
Contrasto all’insediamento abusivo dei nomadi e allontanamento di tutti coloro che risultino privi di mezzi di sostentamento legali e di regolare residenza.
Lotta al terrorismo interno ed internazionale, stretto controllo sui centri collegati alla predicazione fondamentalista.
Parlando dell'integrazione, per noi significa principalmente rispetto delle regole, lavorare, pagare le tasse e mandare i figli nelle nostre scuole.
Non c'è dubbio che l'integrazione è indispensabile, ma spetta a coloro che hanno cultura e religione diverse dalla nostra e in particolar modo a coloro che vengono dall'Islam e non viceversa: e lo Stato ha il diritto di pretendere che nelle moschee si predichi in italiano.
Da parte degli immigrati serve il rispetto dei valori della nostra società.
Da questo punto di vista c'è una sinistra che mostra il suo grande limite culturale, una sorta di relativismo morale.
Quando si parte dal presupposto che in molti nostri asili ci sono 4-5 bambini musulmani che hanno il sacrosanto diritto di credere nel loro Dio, e per non offenderli togliamo il nostro crocifisso, in quel momento scatta il relativismo morale.
Loro hanno il diritto di credere nel loro Dio, noi il dovere di essere fieri della nostra identità, della nostra storia, delle nostre tradizioni.
Sostegno al “Made in Italy”:
Interventi sull’Unione Europea per difendere la nostra produzione e per il contrasto della concorrenza asimmetrica che viene dall’Asia.
Sperimentazione della certificazione obbligatoria “Made in Italy”
Legge sui ‘distretti industriali’, sulle filiere produttive e sulle reti d’imprese.
Interventi mirati nel nostro territorio al controllo dello sfruttamento della manodopera clandestina, del mancato rispetto delle regole sociali, imprenditoriali, ambientali ecc.
Ripristino del Rispetto e della Autorità delle Forze dell’Ordine:
Tutela dell’ordine pubblico dagli attacchi alla legalità dei vari “disobbedienti” e aumento delle pene per i reati di violenza contro le forze dell’ordine.
Il problema non è solo il controllo del territorio, ma la legalità deve venire prima della sicurezza, e in questo la sinistra è culturalmente in ritardo, perché accanto al valore della libertà ci vuole il rispetto dell'autorità.
Il valore della libertà diventa anarchia senza l'autorità.
Coord.re Prov.li Giovanni Luchetti F.I. - PDL Maurizio Bettazzi A.N - PDL
Nessun commento:
Posta un commento