martedì 1 luglio 2008

La risposta di un Comitato

Bruno Gualtieri ha scritto (Comitato Macrolotto Zero):

in risposta all'articolo
"Perché vivere in v. Magnolfi & C." (vai all'articola)"

"Finalmente vi siete fatti la domanda che da 15 anni i cittadini di via Pistoiese e del macrolotto zero si pongono, e cosa hanno avuto come risposte, anche da coloro che dovevano sostenerli ?

Siete dei razzisti, esagerati, vivete nella “ città viva “ come hanno sostenuto un paio di “ soloni “ in un’indagine apparsa sul Tirreno qualche tempo fa, ma di discorsi come questi, in tutti questi anni , ne sono stati fatti a iosa, da tanti, troppi, ma noi del COMITATO DI VIA PISTOIESE MACROLOTTO ZERO non ci siamo mai curati di questi signori perché sapevamo bene che i loro giudizi non erano disinteressati.

La verità è che molti hanno pescato nel torbido, faceva comodo a quasi tutta la città che ci fosse un ghetto dove rinchiudere il marcio, circoscrivere il bubbone, dove bastava non girarsi a guardare per avere la coscienza a posto, bastava sparare quattro cazzate sul razzismo, la xenofobia e così via, per continuare a credersi al di sopra delle parti, ma ora che tutta la città deve fare i conti con il degrado, con l’illegalità, con le risse, la delinquenza, i furti e gli scippi in pieno giorno, le molestie sessuali, gli stupri, lo sfruttamento di manodopera clandestina, il caporalato, l’evasione fiscale a fiumi, la perdita di identità sociale ed economica di un’intera città, tutti si interrogano e si chiedono dove si è sbagliato.

Dopo 15.anni di denunce inascoltate e continuiamo a farlo, oggi non siamo più soli, purtroppo la peste sta dilagando su tutta la città, anche se c’è chi continua a fare i distinguo del caso, ripeto con scopi ben precisi.
La nostra consolazione è che molte persone, ogni giorno, ci ringraziano perché noi ci siamo, noi si combatte per ridare dignità e diritto di cittadinanza alle fasce più deboli della città, a quelli che non sono scappati da qui, o a quelli che come me, per scelta, hanno deciso di rimanere a baluardo dei valori della nostra gente.

Caro Querci, chi scappa è costretto a scappare tutta la vita e noi non siamo per scappare, siamo per una sola cosa: legalità, legalità ed ancora legalità solo così si trova la strada per l’integrazione di chi, civilmente, viene a cercare lavoro e dignità, tutti gli altri non ci servono, sono solo un danno per l’economia e per la stabilità sociale e culturale della città.

Doveri prima di tutto, per tutti, poi i diritti, sempre per tutti, solo così si va avanti e si crea un progresso dal quale tutti possono trarre benefici: soprattutto le fasce più deboli dei cittadini.
Un caro saluto"
Bruno Gualteri del comitato di via Pistoiese Macrolotto Zero.

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