venerdì 16 aprile 2010

Cecconi vs Gestri !!


«In relazione allo scambio epistolare tra il Sindaco di Vernio Cecconi e il Presidente della Provincia Gestri, i sottoscritti Erica Mazzetti (capo gruppo Pdl al Comune di Vernio) e Sergio Toccafondi (consigliere Pdl alla Provincia di Prato) condividono completamente la scelta della Provincia di investire le risorse pubbliche per il rifacimento della SR 325 visto che senza infrastrutture e soprattutto reti viarie non si può pensare ad un concreto rilancio del territorio e soprattutto dell’unica stazione climatica della Provincia di Prato ossia Montepiano, ma sarà opportuno che Gestri passi dalle parole ai fatti, in quanto da alcune settimane si transita, a senso unico alternato all’altezza della Pusignaria, ma da allora è stato semi-abbandonato il cantiere, senza nemmeno metterlo in piena sicurezza.

La rete di protezione non è stata messa e l’altra frana, che avvisaglia nuovamente la strada a pochi metri di distanza dall’altra, non è stata ancora completamente rimossa minacciando nuovamente la carreggiata. Quindi Gestri abbia il coraggio di fare scelte definitive e giuste per i cittadini, non perda tempo prezioso dietro le rivalse politiche del Sindaco Cecconi ed inizi a concretizzare la sua proposta di ripristino dell’attuale SR 325 , visto che non vuole farne altre alternative come da noi proposte, e soprattutto valorizzi il territorio dell’alta valle come merita, particolarmente in seguito al disastro che ha messo definitivamente in croce le poche attività rimaste a Montepiano.

Dove sono finite le promesse fatte in campagna elettorale di un progetto per il rilancio turistico della vallata visto che siamo già a maggio? Il Sindaco di Vernio è stato anni a promettere la ristrutturazione e riattivazione di Villa Gualtieri tanto da metterla in bilancio per buona parte della sua precedente legislatura, illudendo i cittadini di fare un centro di accoglienza turistica sia per il rilancio che per creare nuovi posti di lavoro ed tutto finito in una bolla di sapone.

Le Colonie devono essere ristrutturate e rivalutate il Comune, in concerto con la Provincia e la Regione, deve mettere in condizioni imprese private a fare investimenti sul nostro territorio, costruendo infrastrutture idonee ma soprattutto creando incentivi fiscali, ridurre notevolmente gli oneri urbanistici per la trasformazione e fare una variante al piano regolatore al fine di poter liberamente cambiare destinazione d’uso.

Visto che sindaco di Vernio adesso punta tutto sullo chalet che la Regione ha dato in comodato deve dire chiaramente e pubblicamente cosa intende fare della struttura, a chi intende farla gestire ed a quali condizioni e soprattutto dove troverà i fondi per ristrutturarla e rimetterla a norma per il suo utilizzo, visto anche la presenza di materiale inquinante come l’ eternit.

Speriamo che non sia la solita presa in giro delle amministrazioni di sinistra che in sessanta anni di governo del territorio sono riuscite a fare diventare quel che era la perla del turismo dell’Appennino Tosco-Emiliano nel paese fantasma ed abbandonato da sfruttare solo per chiacchiericci di campagna elettorale.

Facciamo un appello al Presidente della Provincia, all’Assessore preposto al turismo affinché realizzino un progetto speciale per il rilancio turistico di Montepiano, facendo partecipi tutti i protagonisti della società civile a partire dai cittadini, le categorie economiche ed alle associazioni che le rappresentano, Comunità Montana ed associazioni del loco, in aggiunta ai membri dell’opposizione che sicuramente saranno interlocutori più appropriati e volenterosi di risolvere i problemi di un Sindaco propenso solo a sistemare la sua posizione politica.

Pertanto proponiamo un confronto aperto con tutti gli attori che non vorranno fare polemiche sterili ma che credono e vogliono veramente veder rifiorire Montepiano assieme a tutta la Val Bisenzio. In Provincia basta sciacquarsi la bocca parlando di investimenti sulla cultura, però si tagliano i fondi al Metastasio, al turismo, non erogando quelli promessi e gli esempi potrebbero essere infiniti. Ma i 200mila euro di costo per il Direttore Generale sono stati trovati, qui il patto di stabilità non conta?».

Nessun commento:

Posta un commento