giovedì 25 ottobre 2007

Progetto Mercatale: C.C.C. vs TAITI e GIUGNI

Ci arriva la richiesta del Cordinamento dei Comitati Cittadini di pubblicare la risposta all'articolo di Taiti e Giugni [riportato in calce] sulla "questione" di Piazza Mercatale.
Indubbia la necessità di riqualificare la piazza, ma il punto è con quale progetto?

il C.C.C. scrive:
"Per la seconda volta in pochi mesi ci dobbiamo ancora domandare : “ma Taiti dov’era?”. La prima volta l’abbiamo fatto dopo un suo intervento sulla zona di via Pistoiese, oggi per Piazza Mercatale.
Infatti i suoi giudizi più che da persona che vive all’interno della politica, ci appaiono come espressi da chi, non vivendo a Prato, ma tornandovi di tanto in tanto, parla di argomenti di cui non è stato spettatore.
Dice:
  • “la strada della riqualificazione è quella giusta”. E chi ha mai detto il contrario? Magari questa Amministrazione avesse dato ascolto ai Comitati, ed avesse iniziato la riqualificazione della piazza già molti anni fa, quando i cittadini disperati la invocavano a gran voce. Forse oggi non dovremmo assistere ad un degrado intollerabile di una parte così importante del centro storico. Ma questa parte Taiti non sembra conoscerla.
  • “abbiamo sorriso quando Piazza Mercatale è stata considerata un “luogo del cuore” (così com’è)”. Un proverbio dice “non c’è peggior sordo di chi non vuole intendere”. Infatti ci sembra assai semplice intravedere la differenza fra un luogo caro ai cittadini, simbolo della città , ultimo spazio verde del centro storico, umanizzato dai ricordi e dalla vita dei suoi abitanti, che può essere migliorato (e non cancellato), ed uno spazio “così com’è” che nessuno vuole. Ma Taiti conosce il progetto del parcheggio sotterraneo in via Arcivescovo Martini, che avrebbe permesso di liberare la piazza dalle macchine? Conosce quanto rende in termini economici il parcheggio a raso di Piazza Mercatale? Conosce i progetti economico-finanziari dei due parcheggi (piazza Mercatale-Via Arcivescovo Martini)?
  • “Sgarbi non ha mai messo piede nell’attuale piazza Mercatale” Ci ricordiamo che anche l’Assessore Ciuffo aveva invitato in piazza Mercatale Asor Rosa. Forse dovrebbero essere invitati anche Vittorio Sgarbi, Bernardo Secchi, Renzo Piano, Giulia Maria Mozzoni Crespi e tanti altri intellettuali, storici, architetti ed urbanisti, ecc. che si sono espressi contro la “riqualificazione” ( o meglio la cancellazione) della piazza. Tuttavia mentre aspettiamo frotte di intellettuali ad ammirare come questa Amministrazione ha ridotto questa piazza, non pensa Taiti che si potrebbe iniziare a fare qualcosa per migliorarla? O pensa che solo un grandissimo buco nel suo centro sia la soluzione migliore (e più redditizia)?
  • “ormai le alberature sono ricettacolo…di tristi e pericolosi traffici”. E se su questo Taiti avesse ragione? Avremmo trovato la soluzione al problema “sicurezza”. Si potrebbero tagliare tutti gli alberi di Prato (e non solo quelli di via Roma) ed ecco il miracolo Taiti: Prato la città senz’alberi più sicura della Toscana.

Il Coordinamento dei Comitati dei Cittadini dopo aver per mesi posto alla pubblica attenzione e a quella dei politici tematiche importanti, relative alle soluzioni di riqualificazione della piazza e a favore del parcheggio in Via Arcivescovo Martini, dopo aver messo in luce, attraverso un paziente lavoro, l’esistenza di un vincolo storico artistico su quell’area, dopo aver raccolto tante testimonianze di intellettuali che si sono schierati contro la “cancellazione” della piazza e 10.000 firme di cittadini, si dichiara francamente sconcertato di fronte a tali affermazioni che mirano unicamente, per fini politici, a difendere ad oltranza un’operazione economico-finanziaria mascherata, questa davvero, da obbrobrio urbanistico.
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IL COORDINAMENTO DEI COMITATI CITTADINI (CCC)

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L'articolo di TAITI e GIUGNI:
Taiti e Giugni: «Piazza Mercatale? Uno scempio così com’è» di redazione � � Prato, 23 ottobre 2007 - «Piazza Mercatale? Per come è organizzata adesso è un vero e proprio obbrobrio urbanistico». Parola di Massimo Taiti e di Vittorio Giugni, della Lista civica Taiti per Prato. I quali fanno notare come, se anche l'idea dell'amministrazione in merito al parcheggio poteva prestarsi ad alcune critiche, era fondamentalmente quella la strada da seguire, perché piazza Mercatale, ora come ora, è uno scempio.� � � � � «Abbiamo seguito con rispetto tutto il dibattito sorto intorno alla proposta del nuovo assetto della Piazza Mercatale affermano Taiti e Giugni - Abbiamo capito (almeno cercato) le ragioni che hanno mosso l'opposizione del Comitato dei cittadini residenti. Abbiamo francamente sorriso quando si è appreso che la Piazza Mercatale era stata considerata da tanti cittadini uno dei luoghi del cuore italiani dal salvaguardare (così com'è). Siamo rimasti interdetti quando si è letto che anche Vittorio Sgarbi è intervenuto sulla querelle dichiarando che i Comuni devono smettere di giustificare i peggiori scempi urbanistici.... Perché Sgarbi - a parere di Giugni e Taiti - per fare quelle affermazioni, deve essere stato male informato e non aver mai messo piede nell'attuale Piazza Mercatale: altrimenti, affermano, avrebbe sicuramente visto che la piazza è un obbrobrio». «Come definire altrimenti - proseguono Taiti e Giugni - la grande e storica piazza ridotta a parcheggio a raso, ad arteria di attraversamento del centro cittadino; a gran bazaar notturno, comodissimo per chi lo frequenta, ma assai meno per chi ha la sventura di abitarvi. E che dire del giardino ridotto ormai ad un insieme di alberature ricettacolo, dopo il tramonto, di tristi e pericolosi traffici. E, dunque, così stando le cose perché mai l'Amministrazione Comunale non dovrebbe avere in animo, per l'interesse di tutti i pratesi e non solo dei residenti, di cercare di riorganizzare e riqualificare un'area ormai da anni abbondantemente degradata?». � � «Può essere benissimo che il progetto presentato si prestasse a mille critiche ed osservazioni, ma non c'è dubbio che quella era la direzione giusta. A Vittorio Sgarbi, ad Alberto Asor Rosa, al concittadino Sandro Veronesi - concludono Taiti e Giugni - suggerisco invece di fare mente locale sul destino della città etrusca di Gonfienti,ritrovamento archeologico potenzialmente eccezionale e che, uno scempio (qui si) industrial-urbanistico rischia di far scomparire definitivamente».� � �

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