martedì 24 giugno 2008

sul "decreto stoppa-processi"...

riceviamo e pubblichiamo:
"Ieri, tornando a casa, alla radio sentivo i commenti indignati e pensavo: rieccolo il Berlusca furioso che tra un provvedimento e l'altro ci infila qualcosa di suo (il che può essere criticato dalle anime candide e non, ma mi pare anche sia consuetudine italica trasversale confermata da secoli di
storia).
Poi, in tarda serata, ho verificato i contenuti della legge incriminata, oddio, sinceramente l’ho fatto ascoltando un Avv. Ghedini, ospite molto di parte di Mentana, però strepitoso quanto a chiarezza e competenza, e mi son resa conto che se non ci fanno leggere e coprono le spiegazioni con gli strilli indignati, si rischia di non capire che il provvedimento magari è più che legittimo…oppure peggio che mai, si rischia di non porsi il problema…
Oppure è bene che non ci sfiori nemmeno il dubbio e si vada alle dirette conclusioni che l’emendamento vada ritirato e basta?
Lo stesso vale per le intercettazioni e tutti i commenti sul regime che ci sono stati attorno, per favore pubblicate qualcosa di serio, qualcos’altro ancora se ci si fosse persi l’informazione vera, ma fatelo, pubblicate i testi in approvazione, i commenti degli addetti ai lavori, fate quello che volete, ma insistete, siate pure barbosi, basta che ci liberiate di quei piagnoni che fingono di aver paura del regime solo perché non rischiano nulla, perché hanno sempre un giornalino, una poltroncina televisiva, un posticino pagato in cui sedersi e lamentarsi e piangere, e se non hanno la prima serata allora piangono ancora più forte perché i cattivi li hanno spogliati della loro divina investitura! (e che palle, scusate, a noi poveri mortali resta solo Hyde Park
Corner, per inciso grazie Giuliano, provassero loro come ci si sente…)."
Laisa

nella foto:
Il bel profilo di Maat. Rappresentata sotto le sembianze di una donna col capo ornato da un piuma, è l’incarnazione della Giustizia. I giudici, nell’antico Egitto, erano detti ‘sacerdoti di Matt’, poiché questa dea, che rappresenta Giustizia e Verità, è anche simbolo di ordine delle cose, armonia dell’universo. Queste attribuzioni, portate nella nostra cultura, ci rimandano alla Bilancia, segno del periodo, di cui abbiamo visto finora soprattutto il lato estetico, la propensione al bello. Ora possiamo aggiungere che la bellezza della Bilancia è soprattutto armonia, che la Bilancia è segno di Giustizia, il simbolo ricorda i tribunali dove le leggi trionfano o dovrebbero trionfare. E’ l’insieme delle regole che la società si dà per poter vivere in armonia, controbilanciando la spinta individualistica dell’Ariete.

Nessun commento:

Posta un commento