SICUREZZA PUBBLICA / Ordine pubblico |
Il Sindaco ha pieni poteri |
"Idee creative a carico dei primi cittadini"
Al ritorno delle vacanze ritengo di fare cosa gradita nel riportare di seguito il testo del decreto ministeriale, da poco firmato, che attribuisce ai Sindaci poteri speciali in materia di sicurezza urbana ed incolumità pubblica, ampliando i loro poteri di intervento, prevenzione e contrasto, tra cui figurano: le situazioni urbane di degrado quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l'accattonaggio e i fenomeni di violenza legati all'abuso di alcol; le situazioni di danneggiamento al patrimonio pubblico e privato; l'incuria, il degrado e l'occupazione abusiva di immobili; l'abusivismo commerciale e l'illecita occupazione di suolo pubblico; i comportamenti, come la prostituzione in strada e l'accattonaggio molesto che offendono la pubblica decenza e turbano gravemente l'utilizzo di spazi pubblici.
I sindaci - secondo il Ministro - potranno utilizzare questi nuovi poteri per difendere l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Con il primo termine si intende l'integrità fisica della popolazione mentre con il secondo un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa del rispetto delle norme che regolano la vita civile.
Vedremo dunque come metterà a frutto la nuova normativa il Sindaco Romagnoli specie riguardo il centro storico che necessità di inteventi sia di sicurezza urbana sia sul patrimonio da tutelare.
(nella foto il Sindaco di Prato)
Francesco Querci
(segr. com. Udc)
segue il testo del decreto:
MINISTERO DELL'INTERNO
DECRETO 5 agosto 2008
Visto ...OMISSIS...
DECRETA
Art. 1
Incolumità pubblica e sicurezza urbana
Ai fini di cui all'articolo 54, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dall'articolo 6 del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con moditicazioni, in Legge 24 luglio 2008, n. 125, per incolumità pubblica si intende l'integrità fisica della popolazione e per sicurezza urbana un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa, nell'ambito delle comunità locali, del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale.
Art. 2
Interventi del sindaco
Ai sensi di quanto disposto dall'articolo 1, il sindaco interviene per prevenire e contrastare:
a. le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l'accattonaggio con impiego di minori e disabili e i fenomeni di violenza legati anche all'abuso di alcool;
b. le situazioni in cui si verificano comportamenti quali danneggiamento al patrimonio pubblico e privato o che ne impediscono la fruibilità e determinano lo scadimento della qualità urbana;
c. incuria, il degrado e l'occupazione abusiva di immobili tali da favorite le situazioni indicate ai punti a) e b);
d. le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità o che alterano il decoro urbano, in particolare quelle di abusivismo commerciale e di illecita occupazione di suolo pubblico;
e. i comportamenti che, come la prostituzione su strada o l'accattonaggio molesto, possono offendere la pubblica decenza anche per le modalità con cui si manifestano, ovvero turbano gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati o che rendono difficoltoso o pericoloso l'accesso ad essi.
Roma, 5 agosto 2008
Il Ministro