martedì 9 settembre 2008

L'altra faccia della festa

riceviamo e pubblichiamo

"Buon pomeriggio,
con la presente da cittadina di Prato quale sono esprimo il mio sdegno per l'inqualificabile comportamento degli organizzatori pratesi che, ancora una volta hanno perso un'occasione importante per offrire ai cittadini uno spettacolo degno di nota.
Mi riferisco alla manifestazione svoltasi ieri sera, 7 Settembre, in una piazza Duomo tirata a lucido e finalmente gremita di famiglie pratesi e non solo, grazie anche alla bella serata estiva,
nell'ambito degli eventi per la festa patronale.
Come dicevo, l'esibizione equestre in programma costituiva finalmente una positiva novità in fatto di eventi organizzati a Prato, che i pratesi attendevano da tempo come confermato dalle centinaia di persone presenti, abituati invece a disertare sempre più i soliti mercatini e fierucole varie (anche per ovvie ristrettezze economiche).
Invece ancora una volta la macchina organizzativa non si è smentita: allestimento improvvisato, assolutamente inadeguato alle esigenze di cavalli e cavalieri che hanno cercato di fare ciò che hanno potuto, purtroppo con un risultato non certo ottimale e a rischio dell'incolumità di cavalli e cavalieri.
Infatti, come tutti sanno, il fondo adatto è la sabbia, non certo il seppur bello lastricato della
piazza! E a quanto pare il comune non ha insabbiato il fondo perchè alla mattina serviva che tutto fosse sgombro e pulito. Mi chiedo io: noi cittadini del centro non dormiamo quasi mai sonni tranqulli per colpa di risse, schiamazzi e spazzatrici che passano alle 6 del mattino. Per una volta non potevamo essere tenuti svegli per pulire dopo aver assistito ad uno spettacolo unico per Prato? Inoltre nessun addetto comunale era presente ad aiutare per trasportare nell'arena creata le attrezzature necessarie al pieno svolgimento dellospettacolo.
Ne uno speaker per spiegare al pubblico (che certo non è ferrato in materia di esibizioni equestri) le evoluzioni tentate dai partecipanti. Un cavaliere mentre si esibiva doveva tenere in mano un microfono, oltre alle redini del proprio cavallo.Nessuna persona con un dito disposto a far partire le musiche per le coreografie. I poveri, bravissimi, sbandieratori di Montemurlo, lasciati soli e declassati a miseri tappabuchi di gravi lacune organizzative.
L'intera città ci ha fatto una figura a dir poco inospitale, poco organizzata e per nulla accogliente. I cavalieri, tutti di gran lunga esperienza e con anni di preparazione alle spalle, hanno fatto la
figura degli incapaci.
Il tutto dopo aver intrapreso un lungo viaggio dal Lazio, cavalli (bellissimi, a lungo apprezzati e accarezzati dai Pratesi a fine spettacolo) al seguito, che certo non sono furgoni a 4 ruote motriciadatti ad ogni suolo, come forse gli organizzatori hanno pensato.
Pensando altresì che ai pratesi basta proprinare qualunque cosa, magari gratis, per tenerli buoni e riscattare così in una sola sera l'immagine di una città lasciata alla mercè di chiunque urli più forte dell'altro.
Da cittadina pratese mi sono vergognata e ho posto loro le mie scuse.
Non ho visto nessuno del comune fare altrettanto.
E' proprio vero: a Prato bene vanno le imitazioni che mettono in ginocchio la città, perchè le produzioni esclusive e di qualità non le sappiamo più mettere in piedi ed esaltare attribuendogli il giusto valore!
Spero che questa mia, venga pubblicata integralmente, perchè posso assicurare che quanto da me scritto e lamentato è anche l'espressione di numerose persone che con me hanno assistito a quel che si credeva uno spettacolo.
Ringraziandovi per l'attenzione, porgo i miei saluti ed un augurio di buon lavoro."
Paola Ruffoli

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