Un'oculata amministrazione del patrimonio storico culturale di una città e la sua relativa tutela dovrebbero costituire una priorità per l'Amministrazione Comunale, che dovrebbe adoperarsi per difendere i propri tesori con le unghie e con i denti. Non così nella nostra città, dove il Comune si lascia sfuggire un pezzo di storia appartenuto al cittadino più notabile di Prato, l'Archivio Storico di Curzio Malaparte. Le nostre autorità cittadine, infatti hanno preferito sperperare soldi pubblici in bollette telefoniche da brivido (nel 1997 il Comune spendeva quasi 2 miliardi e 400 milioni di vecchie lire di utenze telefoniche, corrispondenti a 1.270.000 euro, 700 mila previsti per il 2007) anziché investire identica somma per acquistare le carte dell'illustre concittadino (l'offerta del comune fu di soli 450mila euro, ben 250mila in meno di quanto richiesto dagli eredi). Cifra che invece ha pagato volentieri il senatore Marcello Dell'Utri per accaparrarsi il tesoro malapartiano che partirà, per sempre, alla volta della Biblioteca di Via Senato di Milano. Speriamo che la gente di Prato si renda conto del contributo di questa folle amministrazione, volto ad impoverire il nostro territorio e ne tenga conto alle prossime elezioni. Nel frattempo non possiamo che assistere, con rabbia ed impotenza, a questo scempio.
Paola Ruffoli e Marisa Cacialli
"Azzurro Donna" Prato
Nel pomeriggio del 19 luglio 1957, presso la Clinica Sanatrix di Roma, si spegneva, dopo una lunga malattia, Curzio Malaparte, tra i personaggi più controversi, ma al tempo stesso più lungimiranti, della cultura italiana della prima metà del ‘900. Giornalista, scrittore, drammaturgo, regista...
RispondiEliminaPer il 50° anniversario della morte la nostra amministrazione cos' ha fatto perchè fosse ricordato e per portare Prato alla ribalta nazionale organizzando spettacoli di SPESSORE...??!! Praticamente....niente.
E parlano di turismo culturale!
..lui che tanto amava la sua città,che in punto di morte chiese di tornare nel luogo dove era nato ma non solo volle essere sepolto sulla collina di Spazzavento,sì da godere tutto ciò che aveva di più caro:la sua cara Prato!!!
RispondiElimina..ed è così che Prato ha voluto rendergli onore..Arrivederci Curzio!