Comunicato di venerdì 16 maggio 2008 del Coordinamento dei Comitati Civici cittadini di Prato
a seguito dei commenti alla serata organizzata dal CCC lunedì sera a Palazzo Novellucci su "sicurezza e legalità: la città e il suo futuro".
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Il fine del nostro attivismo civico non è la polemica, ma l'attenta conoscenza dei fatti e la valutazione delle conseguenze delle scelte politiche sul futuro della nostra città coinvolgendo i saperi tecnici degli esperti, e i tanti saperi diffusi sul territorio. Questo è stato l'impegno che abbiamo tenuto con fermezza e moderazione su alcune battaglie che ci hanno visto oppositori decisi, quali l'ipotesi di inceneritore a Prato, il parcheggio interrato in Piazza Mercatale, il nuovo deposito della Cap alle Badie, il recupero del sito archeologico di Gonfienti, ecc. E questo era il metodo che ci proponevamo nell'incontro organizzato dal coordianamento lunedì sera.
Noi non siamo e non vogliamo essere i comitati del no a priori, ma per il "bene comune" della citta', quando si tratta di prendere delle decisioni importanti e spesso irreversibili ci sforziamo di capire, confrontare, aprire un dialogo trasparente sui vari scenari possibili; a differenza di questa amministrazione che impone scelte spesso sbagliate senza la capacità di motivarle ed argomentarle adeguatamente. La sua azione è dunque incentrata principalmente in azioni di comunicazione e marketing, che si vorrebbe contrabbandare come partecipazione, mentre si fa leva sulla forza politica, mediatica e metodologica di controllo del suo capillare e diffuso partito per sterilizzare ogni forma di scomodo dissenso.
E' per questo che l'amministrazione Romagnoli ha lanciato da tempo il suo ostracismo politico nei confronti del Coordinamento dei Comitati Cittadini, reo di rappresentare una coscienza civica politicamente non malleabile, e non ascrivibile a nessun partito, e non riconducibile a vecchi schemi consociativi, tanto cari a questa città. Già lo scorso 5 dicembre in Salone Consiliare il sindaco definì i comitati "le solite facce che vediamo sempre", da distinguere dai "cittadini veri" che invece non erano presenti e che avrebbero dovuto essere mobilitati, ipotizzando "l'adozione del sistema del sorteggio". Ci chiediamo quanto questo apprezzamento posso essere ritenuto democratico e di sinistra rivolto a coloro che rinunciano al proprio tempo libero e a serate con la propria famiglia per partecipare alla vita civica della città e dare il proprio piccolo disinteressato e Non retribuito contributo !
Lunedì sera l'amministrazione ha dato vita ad un nuovo episodio di bassa statura politica, seguito ci spiace dirlo da una distorta ricostruzione dei fatti. Secondo il Sindaco: "prima hanno deciso dove, quando e come e poi mi hanno invitato a partecipare a cose gia' fatte senza concordare. L'agenda di un sindaco e' fitta di impegni e avevo gia' dato la mia disponibilita' al comitato di via Pistoiese. Mi sembra che la polemica sia stata cercata" (fonte http://www.toscanatv.com/leggi_news?idnews=NL080901). Non contento Romagnoli, dopo un lunedì per lui piuttosto burrascoso, ha imbonito per mezzora senza contraddittorio gli insonnoliti telespettatori di Tv Prato impartendo la sua monocorde versione dei fatti .
Tutti i protagonisti sanno che le cose sono andate in maniera diversa. L'incontro e la sala erano prenotati da settimane. Lo stesso per gli inviti protocollati ed i contatti informali. Di contro solo nel fine settimana la presidente della circoscrizione centro, che cura i contatti con i comitati, ha dirottato sindaco e giunta nell'opportuna assemblea di San Domenico facendo mancare al Coordinamento ogni riferimento politico per la serata. A questo punto ogni soggetto dotato di indipendenza di giudizio puo' rendersi conto che la scelta dell'amministrazione di disertare con ogni suo componente l'incontro di Palazzo Novellucci è stata una precisa scelta politica. E vista la presenza del Questore di Prato Domenico Savi, del sostituto procuratore distrettuale antimafia Ettore Squillace Greco, e dei capiredattori dei due maggiori giornali cittadini riteniamo che non sia stata la scelta piu' felice.
Noi crediamo che la politica sia l'arte di discutere, anche con franchezza, e risolvere i problemi della polis, della comunità cittadina. Non esistono "cittadini veri" da contrapporre alle "solite facce". Esistono principi etici e di correttezza politica, che differiscono del tutto dalla bassa politica fatta di stratagemmi e di piccoli espedienti dalle gambe corte e dal naso lungo. Proprio per questo lunedì sera l'assenza del sindaco o di un suo rappresentante politico è risultata davanti a trecento persone ancora più rumorosa! Con l'intento di fare un torto al Coordinamento, coloro che sono venuti per ascoltare hanno visto invece l'amministrazione fuggire goffamente dalle proprie responsabilità.
Coordinamento dei Comitati Cittadini di Prato
Prato 16 maggio 2008
a seguito dei commenti alla serata organizzata dal CCC lunedì sera a Palazzo Novellucci su "sicurezza e legalità: la città e il suo futuro".
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Il fine del nostro attivismo civico non è la polemica, ma l'attenta conoscenza dei fatti e la valutazione delle conseguenze delle scelte politiche sul futuro della nostra città coinvolgendo i saperi tecnici degli esperti, e i tanti saperi diffusi sul territorio. Questo è stato l'impegno che abbiamo tenuto con fermezza e moderazione su alcune battaglie che ci hanno visto oppositori decisi, quali l'ipotesi di inceneritore a Prato, il parcheggio interrato in Piazza Mercatale, il nuovo deposito della Cap alle Badie, il recupero del sito archeologico di Gonfienti, ecc. E questo era il metodo che ci proponevamo nell'incontro organizzato dal coordianamento lunedì sera.
Noi non siamo e non vogliamo essere i comitati del no a priori, ma per il "bene comune" della citta', quando si tratta di prendere delle decisioni importanti e spesso irreversibili ci sforziamo di capire, confrontare, aprire un dialogo trasparente sui vari scenari possibili; a differenza di questa amministrazione che impone scelte spesso sbagliate senza la capacità di motivarle ed argomentarle adeguatamente. La sua azione è dunque incentrata principalmente in azioni di comunicazione e marketing, che si vorrebbe contrabbandare come partecipazione, mentre si fa leva sulla forza politica, mediatica e metodologica di controllo del suo capillare e diffuso partito per sterilizzare ogni forma di scomodo dissenso.
E' per questo che l'amministrazione Romagnoli ha lanciato da tempo il suo ostracismo politico nei confronti del Coordinamento dei Comitati Cittadini, reo di rappresentare una coscienza civica politicamente non malleabile, e non ascrivibile a nessun partito, e non riconducibile a vecchi schemi consociativi, tanto cari a questa città. Già lo scorso 5 dicembre in Salone Consiliare il sindaco definì i comitati "le solite facce che vediamo sempre", da distinguere dai "cittadini veri" che invece non erano presenti e che avrebbero dovuto essere mobilitati, ipotizzando "l'adozione del sistema del sorteggio". Ci chiediamo quanto questo apprezzamento posso essere ritenuto democratico e di sinistra rivolto a coloro che rinunciano al proprio tempo libero e a serate con la propria famiglia per partecipare alla vita civica della città e dare il proprio piccolo disinteressato e Non retribuito contributo !
Lunedì sera l'amministrazione ha dato vita ad un nuovo episodio di bassa statura politica, seguito ci spiace dirlo da una distorta ricostruzione dei fatti. Secondo il Sindaco: "prima hanno deciso dove, quando e come e poi mi hanno invitato a partecipare a cose gia' fatte senza concordare. L'agenda di un sindaco e' fitta di impegni e avevo gia' dato la mia disponibilita' al comitato di via Pistoiese. Mi sembra che la polemica sia stata cercata" (fonte http://www.toscanatv.com/leggi_news?idnews=NL080901). Non contento Romagnoli, dopo un lunedì per lui piuttosto burrascoso, ha imbonito per mezzora senza contraddittorio gli insonnoliti telespettatori di Tv Prato impartendo la sua monocorde versione dei fatti .
Tutti i protagonisti sanno che le cose sono andate in maniera diversa. L'incontro e la sala erano prenotati da settimane. Lo stesso per gli inviti protocollati ed i contatti informali. Di contro solo nel fine settimana la presidente della circoscrizione centro, che cura i contatti con i comitati, ha dirottato sindaco e giunta nell'opportuna assemblea di San Domenico facendo mancare al Coordinamento ogni riferimento politico per la serata. A questo punto ogni soggetto dotato di indipendenza di giudizio puo' rendersi conto che la scelta dell'amministrazione di disertare con ogni suo componente l'incontro di Palazzo Novellucci è stata una precisa scelta politica. E vista la presenza del Questore di Prato Domenico Savi, del sostituto procuratore distrettuale antimafia Ettore Squillace Greco, e dei capiredattori dei due maggiori giornali cittadini riteniamo che non sia stata la scelta piu' felice.
Noi crediamo che la politica sia l'arte di discutere, anche con franchezza, e risolvere i problemi della polis, della comunità cittadina. Non esistono "cittadini veri" da contrapporre alle "solite facce". Esistono principi etici e di correttezza politica, che differiscono del tutto dalla bassa politica fatta di stratagemmi e di piccoli espedienti dalle gambe corte e dal naso lungo. Proprio per questo lunedì sera l'assenza del sindaco o di un suo rappresentante politico è risultata davanti a trecento persone ancora più rumorosa! Con l'intento di fare un torto al Coordinamento, coloro che sono venuti per ascoltare hanno visto invece l'amministrazione fuggire goffamente dalle proprie responsabilità.
Coordinamento dei Comitati Cittadini di Prato
Prato 16 maggio 2008
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