“Svolta” di Norman Gobbi nel giorno del suo insediamento a presidente del Gran Consiglio del Cantone

Una giornata storica, dunque, in quanto mai prima d’ora il massimo rappresentante istituzionale di uno stato (per quanto facente parte di una confederazione) aveva nominato in un’occasione ufficiale la Padania come partner naturale, facendola di fatto assurgere a ruolo di stato sovrano. Nel suo discorso inaugurale, Normann Gobbi Vais non ha mai parlato d’Italia, mentre ha citato per ben quattro volte la Padania, sottolineando l’importanza dei collegamenti ad essa, sia di natura infrastrutturale, che dal punto di vista delle affinità socio-economiche e culturali, mettendo in risalto la comunanza e la condivisione degli stessi valori.
La grande amicizia dei ticinesi nei confronti dei padani si è palesata anche quando è stato suonato in onore dei fratelli confinanti il “Va Pensiero”, che ha commosso i presenti. ma a colpire i padani accorsi per l’occasione è stato anche il modo di celebrare l’evento da parte del presidente ticinese: dopo la cerimonia ufficiale si è recato sotto i tendoni , in mezzo alla gente, a mangiare polenta e bere vino, «anzichè rinchiudersi in qualche palazzo con pochi intimi». Ma soprattutto c’è il dato politico: la Padania confina con uno stato e con un popolo con cui condivide i valori fondamentali, a cominciare dal contrasto alla globalizzazione e dalla difesa delle radici.
NELLA FOTO:
1 bandiera della guardia nazionale milanese (20-xi-1796)
2 prima bandiera tricolore napoleonica - (ott, 1796)
3 bandiera granatieri delle guardia di napoleone (1802)
4 bandiera del presidente napoleone (1802)
5 bandiera reggimentale del primo Regno d'Italia (1861)
6 bandiera ufficiale del regno di Sardegna (1848) poi del Regno d'Italia
7 bandiera del governo siciliano provvisorio (1848)
8 bandiera delle 5 giornate di Milano (1848)
9 bandiera della repubblica di Venezia (con San Marco) (1848-1849)
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