Riflessione "a caldo"
Ieri sera al Museo del Tessuto l'atteso incontro con gli amministratori della città dinanzi ad un nutrito pubblico.
I giornalisti con le loro ben preparate domande nelle prima fila e sul palco si ascoltano le altrettanto ben preparate risposte: insomma tutto come da copione che snatura al suo interno il senso stesso dell'iniziativa
All'entrata del museo l'annunciata contestazione dei Comuisti, Gay e Lesbiche, per sostenere un (da loro presunto) difetto di laicità dello Stato.
In fondo alla sala del Museo del tessuto in vari capannelli si raggruppavano tutti gli amministratori non presenti sul palco (assessori, presidenti della partecipare, consiglieri comunali e di circoscrizione della maggioranza, anche loro evidentemente interessati a sapere qualcosa di più sul futuro della città!.
Bene tolti tutti questi appena accennati, rimane da parlare dei cittadini intervenuti all'assemblea che, tempestivamente presenti all'orario di inizio, si sono accomodati nella sala, invero male areata.
Finalmente qualcosa di Fuori Programma: una contestazione silenziosa nei confronti specialmente del Sindaco, posto che ogni volta che parlava, venivano alzati decine di fogli bianche con le sigle dei Comitati (dalle badie, al Centro, da Casale all'area dell'Interporto) con grossi punti interrogativi.
In sintesi: pochissimi e rari applausi e molto disorientamento: gli amministratori dunque non riescono più a parlare con i cittadini?. A che punto è arrivata la crisi di rappresentatività? Chi ci governa rispecchia veramente la volontà dei cittadini e sanno quelli interpretare i delicati passaggi con i quali ci troviamo a confrontarci?
(francesco querci)
I giornalisti con le loro ben preparate domande nelle prima fila e sul palco si ascoltano le altrettanto ben preparate risposte: insomma tutto come da copione che snatura al suo interno il senso stesso dell'iniziativa
All'entrata del museo l'annunciata contestazione dei Comuisti, Gay e Lesbiche, per sostenere un (da loro presunto) difetto di laicità dello Stato.
In fondo alla sala del Museo del tessuto in vari capannelli si raggruppavano tutti gli amministratori non presenti sul palco (assessori, presidenti della partecipare, consiglieri comunali e di circoscrizione della maggioranza, anche loro evidentemente interessati a sapere qualcosa di più sul futuro della città!.
Bene tolti tutti questi appena accennati, rimane da parlare dei cittadini intervenuti all'assemblea che, tempestivamente presenti all'orario di inizio, si sono accomodati nella sala, invero male areata.
Finalmente qualcosa di Fuori Programma: una contestazione silenziosa nei confronti specialmente del Sindaco, posto che ogni volta che parlava, venivano alzati decine di fogli bianche con le sigle dei Comitati (dalle badie, al Centro, da Casale all'area dell'Interporto) con grossi punti interrogativi.
In sintesi: pochissimi e rari applausi e molto disorientamento: gli amministratori dunque non riescono più a parlare con i cittadini?. A che punto è arrivata la crisi di rappresentatività? Chi ci governa rispecchia veramente la volontà dei cittadini e sanno quelli interpretare i delicati passaggi con i quali ci troviamo a confrontarci?
(francesco querci)
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