martedì 2 febbraio 2010

UDC-Querci: Replica a Tosoni (Lega Nord)

Questa la nostra replica ad un simile disorientamento del consigliere leghista, che mescola compiti istituzionali dell'amministrazione, l'azione di un partito (non confessionale), il ruolo di un Vescovo e mostra lacune sull'azione di volontariato nella nostra città.

UDC PRATO

“Il doppio attacco, riportato questa mattina da alcuni quotidiani locali, della Lega nei confronti della Chiesa Cattolica di Prato e dell'Unione di Centro impone un chiarimento all'interno della stessa coalizione comunale a sostegno del Sindaco Roberto Cenni.

L'arroganza politica espressa dalla Lega, in questo frangente, è ben più di un'intemperanza pre-elettorale; essa, evidentemente, ritiene se stessa l'unica depositaria della politica del rigore, negando l'azione politica messa in atto dalla Giunta Cenni, ben più ampia del semplice contrasto alla criminalità (sic.).
Non è un caso che i segnali mandati dal Sindaco di Prato, negli ultimi tempi, alla società civile, alle stesse opposizioni e, indirettamente, al mondo ecclesiale sono in vista di un ampio coinvolgimento della Città per rispondere alla crisi socio-economica "solidalmente".

In politica, questo significa privilegiare le istituzioni del dialogo, ovvero quelle realtà che, da sempre impegnate indistintamente e indifferente nei confronti di tutti (soprattutto dei poveri e dei bisognosi, delle famiglie come delle singole persone), oggi, più che mai, si stanno adoperando senza misura (senza se e senza ma) e stanno mettendo a disposizione di tutti risorse proprie, economiche e umane; dunque, in primis, la Chiesa Cattolica, la quale agisce tramite la Caritas Italiana (Onlus) e il ricco e variegato associazionismo cattolico (San Vincenzo De Paoli, Misericordie, UNITALSI etc.).

Questo "settore" della società italiana – non solo un’Istituzione –, e in particolare pratese, ricco di virtù religiose e di valori quali la solidarietà e l'accoglienza, permette all’odierna Giunta Cenni - dunque agli stessi spavaldi signori della Lega - una politica del rigore senza derogare dalla giustizia sociale e dal rispetto della dignità umana tout court; o se si preferisce, di non derogare da un serio programma politico volto non al semplice contrasto alla delinquenza (da notare che i maggiori frequentatori delle patrie galere sono ancora gli italiani, poi in secondo luogo i rumeni, poi gli albanesi, infine gli africani fra cui sempre fra i primi si trovano non i sub-sahariani, ma i marocchini; mentre, alla Dogaia di Prato, abbiamo un nutrito numero di cinesi) ma a ristabilire giustizia sociale, dove mancante, e dignità della persona umana.

Il "rigorismo" della Lega, abbandonato a se stesso, non opera per il Bene Comune; è come credere che il semplice contrasto alla criminalità risolva i problemi d'Italia, della Toscana e di Prato (sic). Nessuno con un minimo di conoscenza della storia, dei fatti e dei problemi italiani e pratesi può dar credito ad una visione politica così ristretta e spesso - come dimostra il doppio attacco odierno – volgare.
A Prato , di fatto, le fasce povere della città, siano esse cittadini italiani che stranieri, intra ed extra Unione Europea, si rivolgono ampiamente alla Caritas Italiana della Diocesi di Prato, non ad un Partito, tanto meno alla Lega, così come ai numerosi centri di ascolto parrocchiali e alla stessa opera vincenziana (Società e Conferenze San Vincenzo de Paoli), i quali nel silenzio dei più collaborano ampiamente con gli assistenti sociali – e ad ogni altra istituzione, quali gli stessi Assessorati alla politiche sociali o alla Croce Rossa Italiana - rendendo di fatto un servizio sussidiario, essenziale e incontrovertibile, a tutta la cittadinanza evitando contrasti altrimenti pericolosi per la società civile pratese.
Con tutta franchezza, la Lega sta esacerbando un doloroso e annoso problema di convivenza in una situazione di crisi socio-economica tutto volto al proprio interesse pre-elettorale, non volto al Bene Comune.

Infine, l'azione politica silenziosa, costante e operosa messa in atto dall'Unione di Centro, in appoggio alla Giunta Cenni, mostra come il piccolo partito laico, con ben sedimentati valori e riferimenti cristiani, non abbia sgomitato all'interno del Consiglio Comunale, ma si sia reso garante di una funzione fondamentale – in una moderna democrazia – di dialogo sia fra i medesimi alleati che con le opposizioni, avendo un’unica discriminante, di nuovo, il Bene Comune: funzione – la nostra – ben più essenziale, di vero servizio alla politica, alla società, alla buona amministrazione della cosa pubblica, in vista del futuro e non dell’immediato tornaconto elettorale.

I problemi di Prato - dell'Italia e della nostra regione - sono così ampi e complessi che le posizioni della Lega mostrano tutta lo loro limitatezza, ed esigua lungimiranza politica, mentre le politiche sociali ed economiche rettamente intese, quindi rivolte al Bene Comune, impongono ben più del rigore estremo e immediato, quanto la capacità di mantenere una società civile accogliente, forte nel contrasto alla criminalità, ma coesa.

Una forza politica come l’Unione di Centro, oggi, mostra tutta la sua valenza a servizio della politica e della società; fa politica seria e di “rigore”, non mancando però alla salvaguardia del Bene Comune; mentre la Lega deve spiegare quali sono le sue risorse e le sue politiche a riguardo”.

Francesco Querci
Segretario Comunale UDC Prato

Nessun commento:

Posta un commento