venerdì 26 gennaio 2007

Le "Liberalizzazioni" e il Cinema (in Centro)

Liberalizzazione o Via libera!

Pare che fra le tante previsioni del pacchetto Bersani, una riguardi anche il Cinema.
Per andare incontro ai cittadini vengono aboliti i limiti di distanza (Km) fra le sale cinematografiche! Tutti possono aprire un Cinema e ognuno può andare dove vuole e pagare meno il biglietto.

Sinceramente in concreto, l'unica pensabile conseguenza del provvedimento sembrerebbe quella di (stranamente) favorire i soliti "grandi" e inguaiare ancora più i piccoli!

Togliere i limiti di distanza avvantaggiarà solo le grandi sale di distribuzione e per intendersi la Multisala non avrà più problemi con il Vispathè (ma guarda caso?!).

Le piccole realtà del Centro che ancora stoicamente resistono che aiuto avranno invece?

Ancora brutte notizie per il nostro Centro dunque e per i cittadini per i quali ancora niente giunge dal fronte delle vere liberalizzazioni (gas, rifiuti ecc...).

Francesco Querci (Cons. UDC)

3 commenti:

  1. Completamente d'accordo... senza considerare che la norma sulle distanzxe era prevista anche dal decreto di luglio, quindi nella sostanza la norma attuale è di fatto un doppione. la costruenda multisala di capezzana se ne avvantaggiò subito, sbloccando il contenzioso in corso con la regione in merito alle distanze con il vispathe.
    adesso la norma viene riproposta in maniera acritica e soprattutto demagogica: tanto il "popolo" approva a prescindere da tutto, non ricordandosi nemmeno quello che ha mangiato a pranzo!

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  2. Le piccole realtà offrono un servizio che non viene preferito dal consumatore rispetto a quello dei multiplex tipo il Vispathé e per questa ragione si trovano fuori mercato. Dunque, per quale ragione un Governo nazionale dovrebbe predisporre misure al solo scopo di prolungare l'agonia di questi soggetti improduttivi? Bene ha fatto, almeno in questo caso, Bersani ad eliminare i vincoli di distanza, pensati esclusivamente per tutelare coloro che sono stati sconfitti dalla concorrenza e pertanto non sono utili al consumatore. Trovo singolare che il centrodestra si muova non in direzione di una liberalizzazione, bensì in senso protezionistico.

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  3. La liberalizzazione delle distanze delle sale, appare più una sanatoria per quelle realtà che preesistevano (in modo irregolare come la Multisala) e non solo a Prato.
    Quello però che volevo sottolineare è soprattutto che ritengo il Cinema per il nostro Centro comunque una risorsa da non lasciare andare. Sarebbe un'altra attività che lascia, quando tutti (destra e sinistra) stanno cercando di riportarle in auge.
    Non credo che nel caso delle sale cinemat. la liberalizzazione condurrà ad abbassare il biglietto d'ingresso, ma solo l'offerta sarà più concentrata (altrove) e "monopolistica"
    Insomma il contrario di che si intende per liberalizzazione.

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