giovedì 31 dicembre 2009

Almeno..che serva come lezione!!!


http://www.notiziediprato.it/
E’ una vera e propria tirata di orecchie alla Provincia quella che arriva dal consigliere del Pdl Sergio Toccafondi che, a proposito dei recenti problemi legati al maltempo, stigmatizza come siano stati sottovalutati problemi da tempo denunciati come quello relativo all’indebolimento degli argini provocato dalla nutrie. “Spero che questo evento, che poteva avere delle conseguenze ben più gravi - dice Toccafondi - serva da lezione a una Provincia che insegue sempre l’emergenza mettendo si, una toppa, ma non risolvendo i problemi, pianificando programmi a lungo raggio non dovendo poi tornarci più sopra con ulteriore spreco di denaro pubblico (vedi frana ciclabile)”.In particolare Toccafondi torna a sottolineare il problema denunciato da più parti dei danni provocati dalle nutrie, questi roditori che negli ultimi anni hanno invaso tutti i corsi d’acqua nostrani. “In effetti - afferma il consigliere Pdl - la nutria predilige, per la costruzione della sua tana, gli argini dei fiumi che vengono in tal modo seriamente indeboliti, problema sollevato anche in una recente discussione in commissione agricoltura alla Camera e sarebbe quindi indispensabile un’azione volta a portare il contenimento della specie. Le nutrie nei nostri corsi d’acqua sono presenti da almeno 15 anni spero che il problema, che può sembrare un’inezia, non sia stato sottovalutato. Noto anche - conclude Toccafondi - che la Provincia non ha dirottato dei finanziamenti pubblici all’ente di competenza per la pulizia straordinaria degli argini perché "... non si potevano immaginare concreti fattori di rischio”.

mercoledì 30 dicembre 2009

Buon Anno!!!


Un nuovo anno si apre lasciando alle spalle un 2009 molto particolare che ad ognuno lascerà dei ricordi diversi, belli o brutti, ma resterà di sicuro "indimenticabile".

Non è tempo di scaricabarile....!




L’Italia dei Valori di Prato ha coniato un nuovo proverbio: “Piove, centrodestra ladro”. Dopo giorni di responsabile silenzio, senza scendere a quel livello di bassa politica che spara sentenze sommarie basandosi su logiche di schieramento e non sui fatti, ritengo sia venuto il momento di esprimere l’opinione del Pdl pratese su quanto avvenuto la notte di Natale nella zona del Calice, ringraziando la Protezione civile per la professionalità dimostrata in una situazione eccezionale, i volontari coordinati dal Comune ed estendendo il ringraziamento agli assessori Mondanelli e Arrighini per il lavoro svolto. Ho consultato i tecnici dell’Autorità di bacino dell’Arno, i quali mi hanno confermato che l’apertura della cassa espansione di Ponte a Levanne è avvenuta verso le 4 di notte, e che se anche la decisione fosse stata presa due ore prima, questo non avrebbe scongiurato il cedimento dell’argine del Calice vicino al Ponte dei Bini. La conduzione tecnica dell’evento è stata dunque perfettamente in linea con la gestione di quel tipo di emergenza, perché l’apertura delle casse di espansione è considerata come l’ultima cartuccia da sparare solo e soltanto quando la piena raggiunge il suo picco massimo. E’ stata così scongiurata la tracimazione dell’Ombrone, che avrebbe provocato un disastro ben più grave. L’unico vero interrogativo resta sul perché non è stato dato l’ordine di evacuazione degli abitanti delle case che sono poi finite sott’acqua, una misura precauzionale che, col senno di poi, sarebbe risultata preziosa per scongiurare rischi alle persone, anche se, si è detto, nessuno poteva ragionevolmente prevedere il crollo dell’argine. E proprio lo stato degli argini dei nostri fiumi e torrenti è il vero punto dolente. In questo caso, la divisione dei compiti è chiara: la manutenzione ordinaria degli argini del Calice spetta al Consorzio di bonifica, quella straordinaria alla Provincia di Prato. Il Consorzio, con l’ausilio di alcuni tecnici dell’Autorità di bacino, ha svolto da settembre in poi un’accurata verifica sugli argini dei corsi d’acqua nel comprensorio pratese, e la relazione stilata proprio in questi giorni dà il quadro completo di tutti i tratti critici. Ebbene, proprio il tratto crollato nei pressi del Ponte dei Bini era considerato tra i più vulnerabili per la sua vetustà. La stima dei costi per mettere in sicurezza il Calice prevedeva, prima dell’evento di Natale, un importo complessivo di 76mila euro per gli interventi di manutenzione straordinaria, una cifra non certo esosa, mentre complessivamente per il comprensorio dell’Ombrone si stimavano necessari oltre 7 milioni di euro. Dopo l’alluvione, per i soli interventi strutturali sui corsi d’acqua del comprensorio tra cui Ombrone, Stella, Calice e Bardena occorre stanziare oltre un milione e mezzo.La riforma Matteoli, varata in recepimento della direttiva europea del 2000, prevede una drastica semplificazione, con un’unica autorità di distretto che assommi tutte le competenze ora sparse fra troppi soggetti per il governo della risorsa idrica. Ma nei due anni di governo Prodi, il ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio ha purtroppo bloccato tutto. Spetta dunque all’attuale governo varare rapidamente i decreti attuativi per rendere operativa la riforma. Il problema è il reperimento dei fondi necessari, anche per completare il sistema di casse di espansione, e in questo senso occorre uno sforzo comune di governo, Regione ed enti locali. Lo scaricabarile sulle responsabilità non porta invece da nessuna parte.
On. Riccardo Mazzoni

Coord. Prov.le PdL

lunedì 28 dicembre 2009

Frane ed esondazione: si interroga la Provincia


A seguito degli avvenimenti collegati al maltempo, è stata presentata un'interrogazione alla Provincia di Prato.





Gruppo Consiliare U.D.C.

Consiglio Provinciale di Prato
Interrogazione: Difesa del suolo e protezione civile Provincia di Prato

premesso che la Provincia, nella sua qualità di autorità idraulica, realizza e cura la manutenzione di opere idrauliche e idrogeologiche e rilascia autorizzazioni, concessioni e nulla osta ai fini idraulici e in materia di Protezione Civile coordina il volontariato e supporta i Comuni per il superamento dell’emergenza.
Si occupa di tutela e salvaguardia della pubblica incolumità dai rischi idraulici e idrogeologici e dai danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da eventi calamitosi, mediante l’individuazione delle criticità del territorio e la definizione di una corretta pianificazione degli interventi volti alla mitigazione del rischio.

Ciò nonostante si sono verificati a causa degli importanti fenomeni atmosferici che hanno colpito il nostro territorio, comportanti danni e disagi nei giorni antecedenti la presente interrogazione e

considerate le competenze specifiche in materia di progettazione, realizzazione e manutenzione di opere di difesa idraulica e idrogeologica di gestione delle proprietà demaniali , di gestione e salvaguardia della risorsa idrica, dei compiti di polizia idraulica, di servizio di piena e di pronto intervento idraulico, di coordinamento degli enti locali e del volontariato della protezione civile e del servizio di reperibilità per il monitoraggio e la gestione delle emergenze.

Preso atto anche della circostanza che un Comune della Provincia ha espresso contrarietà all'operato della Provincia e che molti avvertono l'esigenza di conoscere se e quanto è stato fatto per evitare parte dei lamentati danni e prevenirne altri nel futuro

Si chiede al Presidente della Provincia e all'Assessore competente

a) di riferire al Consiglio se il servizio di sorveglianza idraulica (argine) e di rilevamento circa la tenuta delle infrastrutture (frana sulla “325”) abbia effettivamente funzionato ed in quale misura.

b) Inoltre di precisare le proprie competenze in merito alle diverse opere di manutenzione e quale fosse, al momento dei citati fenomeni, lo stato di manutenzione dell'argine e della strada.

c) di informare quali sono state le misure dottate per il superamento dell'emergenza.

Francesco Querci
(Capogruppo UDC Consiglio Provincia Prato)

Si poteva evitare!!??? Parliamone....



Assemblea Pubblica a Montepiano per il giorno 29 dicembre alle ore 21.00 , presso l’hotel-ristorante Margherita relativamente alla situazione sulla S.R.325.
Il PDL incontra i cittadini di Montepiano , alla presenza dell’On. Riccardo Mazzoni . per ascoltare le necessità e gli interventi da richiedere al Governo Nazionale.
Saranno presenti i Capogruppi di Comune di Vernio e Provincia di Prato con i rispettivi consiglieri del gruppo , il Presidente dell’ACI Prato ed un rappresentante della Protezione Civile , al fine di ascoltare i cittadini e fare proposte per cercare di ovviare la grave catastrofe naturale che ha colpito l’alta Valle e soprattutto la frazione di Montepiano isolandola dal resto della vallata del Bisenzio.

martedì 22 dicembre 2009

Scuola: ecco l'elenco delle criticità!!!!




Un “pacchetto scuola” con 17 interrogazioni. E’ questo il ricco “dono” natalizio per la giunta Gestri confezionato da Cristina Attucci e dal gruppo consiliare del Pdl. “Abbiamo iniziato il tour nel mese di ottobre dopo la sollecitazione di alcuni rappresentanti dei genitori” ha raccontato Attucci. Cinque gli istituti visitati dalla delegazione provinciale, “la prima che si sia vista nelle scuole pratesi” come ha rivendicato orgogliosamente la capogruppo pidiellina: Cicognini-Rodari, Dagomari, Gramsci-Keynes, Marconi. Toccando, a parere di Attucci, “le reali esigenze degli istituti sui temi delle strutture e dell’organizzazione scolastica”. Con qualche dirigente scolastico, che ha ben accolto la pattuglia degli eletti del Popolo della Libertà dopo essersi ripetutamente rivolto all’amministrazione provinciale senza ricevere risposta. Un caso su tutti, il preside del Cicognini-Rodari Luigi Nespoli, uomo di sicura tendenza progressista. Molteplici le criticità riscontrate sul fronte dell’edilizia, dagli infiniti lavori di ampliamento degli spazi del Dagomari, attualmente bloccati da ragioni non chiare, al riassetto degli spazi esterni del Marconi e del Rodari. “I campus se da una parte rappresentano una giusta intuizione, dall’altra, necessitano di un’organizzazione interna degli spazi del tutto diversa” è il punto di vista del Popolo della Libertà. Scettico specialmente sulla demolizione dell’attuale campo da rugby per fare spazio ad un parcheggio, per il quale i consiglieri suggeriscono all’amministrazione di cambiare i propri intendimenti “per dare vita” si legge nel testo dell’interrogazione ad hoc “a un tavolo di dialogo coi responsabili per individuare soluzioni migliori, senza stravolgere l’attuale assetto esterno”. In tutto, passando anche per richieste di interventi “minori” fra i quali l’impianto anti-incendio del liceo Rodari ed il completamento del sistema di riscaldamento della palestra del Dagomari con i pannelli solari, si contano per 11 interrogazioni sul fronte edilizia. “Tutte le volte l’assessore Giorgi trova la scusa del patto di stabilità, mentre è arrivata l’ora di darsi una mossa” ha annunciato il consigliere provinciale Sergio Toccafondi. Un altro fronte aperto dal Pdl sono i corsi serali attualmente presenti al Buzzi, Dagomari e Datini, l’invito in questo caso è quello di costituire un unico centro per l’educazione. E quello particolarmente sensibile nella realtà pratese della conoscenza della lingua italiana “perché in molti non lo parlano e, infatti, non arrivano al secondo anno”. Oltre all’organizzazione interna “è inconcepibile che istituti inseriti nella stessa area, presentino corsi tra loro concorrenziali”. Per questo la proposta del Pdl è di dar vita ad un “grande tavolo per la scuola, dove i principali attori siano costantemente consultati e coinvolti nelle scelte dell’Amministrazione provinciale”. “Ci aspettiamo risposte concrete ed in tempi brevi” ha detto Cristina Attucci. Anche se ha ricordato il suo collega di gruppo, Matteo Cocci “ci sono tante interrogazioni già all’ordine del giorno, alcune da Ottobre. Vorremmo delle risposte in tempo utile, non a Maggio quando chiuderanno le scuole. Ci dica Gestri quello che vuole fare”. Per Attucci questo voluminoso pacchetto di interrogazioni “è anche una risposta al risultato elettorale, che ci ha visti ottenere la maggioranza dei consensi nel comune di Prato”. Insomma “un modo nuovo di fare opposizione, non soltanto un mero controllo dell’operato, ma uno spirito propositivo”.


Carlandrea Adam Poli

martedì 15 dicembre 2009

primarie e preferenze: il grande "bluff"


L'esproprio del voto di preferenza persiste in ogni caso

Stupiscono in questi giorni le affermazioni del PD dirette a giustificare lo scippo agli elettori della preferenza al momento del voto, grazie alle primarie in vista delle regionali.

Il dato dell'affluenza parla chiaro; un dato misero (forse nemmeno tutti gli iscritti hanno votato)! che difatti chiarisce che la scelta dei nominativi è il risultato di una metodologia (a spese di tutti) interna ai partiti per chi dovrebbe correre alle elezioni, anzichè procedere con indicazioni provenienti dalla stessa dirigenza (come avviene negli altri partiti).
Le Segreterie, invece di imporre candidature le scelgono dunque attraverso le primarie: poi la parola agli elettori.
"Poi la parola agli elettori" manca e ne deriva che il procedimento democratico rimane strozzato nel momento più importante, allorchè scendono in campo gli elettori, che come l'esperienza di insegna, si interrogano sulle sclete elettorali nelle settimane che precedono il voto.
Cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia.

Elettori che quindi arrivano alle urne con i giochi comunque già fatti all'interno delle segreterie.
Le primarie risultano solo un metodo democratico (migliorabile) confinato nella fase prodromica delle elezioni.
Sicuramente meglio di altri partiti, ma decisamente insufficienti ed anzi menzoniere allorchè le si voglia mascherare da qualcosa a cui nemmeno lontanamento assomigliano.

In un Paese come il nostro, contraddistinto dalla presenza dei partiti , solo lavorando sulla democraticità interna di essi ( come del resto previsto dalla Costituzione) e sulla reintroduzione del voto di preferenza, si potrà trovare l'equillibrio con l'elettorato, chiamato a scegliere comunque su indicazioni dei partiti.
(Il richiamo ad esperienze di oltre oceano sono ridicole; si sta parlando di sistemi, come quello in USA, privo dei partiti, dove tutto si gioca sulle primarie mediante azione dei movimenti createsi ad hoc)

Dunque, il PD non venda aria fritta all'elettorato!
Sul voto di preferenza resta l'indignazione per una legge regionale, così come voluta dal PD e dal PDL, che resta iniqua e che ci fa pure pagare le spese per le primarie interne di un partito.
Perchè i Signori della politica temono tanto la preferenza?
Francesco Querci
Consigliere Provinciale Udc

lunedì 14 dicembre 2009

l'aggressione a Berlusconi ed il malinconico "segno dei tempi"

La folle aggressione ad un Presidente del Consiglio, al nostro Presidente, ci lascia perplessi e attoniti difronte a quelle immagini, forti e tragiche. La tragicità di un gesto commesso da una persona in difficoltà di intendere e volere, più di altre esposte ad un clima di continue tensioni che riempiono da mesi televisioni e stampa.
Un segnale estremamente chiaro che investe le nostre azione e specie di coloro che rivestono ruoli importanti nei media, nella politica e nella magistratura: si giunga ad un riposizionamento delle nostre menti in senso realisticamente repubblicano e democratico.
Mi viene da pensare "chi è senza colpa scagli la prima pietra": chi fra gli attori principali non si sente corresponsabile delle odierne tensioni, è uno sciocco.
La fermezza della condanna senza se e senza ma è d'obbligo.
La compostezza delle reazioni politiche è altrettanto essenziale.
Se da domani iniziasse la rincosa a chi ha provocato l'odierna situazione, le parole di oggi sarebbero gettate al vento.
Ognuno, nel proprio campo d'influenza giochi la sua maledetta parte!
Francesco Querci
(un cittadino italiano)

Solidarietà!!!!

Stasera, alle ore 21, presso l'Hotel Palace,
il Popolo della Libertà pratese organizza una manifestazione di solidarietà verso il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, aggredito domenica in Piazza Duomo a Milano. Vogliamo gridare forte il nostro NO verso questa violenza, vogliamo discutere su quanto questo gesto sia anche frutto di una offensiva mediatica che quotidianamente si scatena contro un Premier democraticamente eletto.

Interverranno il coord. prov.le On. Mazzoni, il vicario avv. F. Bernocchi, il capogruppo in regione avv. Magnolfi, il presidente del consiglio comunale Bettazzi e i capogruppo in Comune e Provincia Dr. Baldi e Attucci.
Intervenite numerosi per affermare i principi della democrazia, che rischiano di venire meno se non si condannano con fermezza gesti come questo.

domenica 13 dicembre 2009

Emporio Caritas. Pdl e Lega si astengono, l’Udc vota sì e si arrabbia: “Incomprensibile”

La Provincia aumenta il contributo all’Emporio Caritas. Pdl e Lega si astengono, l’Udc vota sì e si arrabbia: “Incomprensibile”

da Notizie di Prato

Il consiglio provinciale ha approvato il rinnovo del protocollo d’intesa triennale per l’attuazione del progetto Emporio Caritas, che vede come partner, oltre alla Provincia, il Comune di Prato, la Caritas Diocesana e la Fondazione Cassa di Risparmio. A favore dell’aumento del contributo di 5mila euro hanno votato Pd, Idv e Udc mentre i gruppi Pdl e Lega si sono astenuti. L’assessore al Sociale Loredana Ferrara ha spiegato che il percorso già attivato insieme agli altri partner ha dato modo di costruire uno strumento di aiuto alle famiglie pratesi in difficoltà. “I numeri dell’attività dell’Emporio, centinaia di famiglie e migliaia di persone assistite, e i tanti segnali di emergenza sociale che arrivano dalle rilevazioni e dagli interventi richiesti, ci hanno spinto a prevedere un aumento del contributo di cinquemila euro, che portano l’impegno complessivo della Provincia a ventimila euro l’anno – ha detto Ferrara – Del resto il quadro della gestione dell’Emporio è assolutamente virtuoso e comprende anche azioni propositive nei confronti di associazioni e supermercati per recuperare prodotti di prima necessità”.
Come detto, Pdl e Lega si sono astenuti. Riccardo Bini (Pdl), pur riconoscendo che la situazione di precarietà sociale ha assoluto bisogno di sostegno, ha parlato di valutazioni che sarebbero in corso da parte del Comune di Prato su una maggiore partecipazione dei partner alla realizzazione concreta del progetto. “Mi chiedo se non valga la pena di aspettare e concertare una nuova delibera d’intesa con il Comune una volta che il percorso sia concluso”. Da qui la decisione di astenersi ribadita anche dalla dichiarazione di voto della capogruppo Attucci. Decisione che non è piaciuta a Francesco Querci (Udc) che ancora una volta ha marcato le distanze dal resto dell’opposizione: “Sinceramente - dice Querci - sono rimasto sconcertato e dispiaciuto dalle titubanze e dalle incertezze di un Pdl che in modo compatto ha inteso, insieme alla Lega, non votare a favore di un provvedimento che a mio avviso appare non solo opportuno, ma indilazionabile. In questo caso non si tratta di prendere una decisione su una strada o su un piano provinciale che verrà, ma si tratta di entrare da subito in casa e nell’emergenza di quei cittadini e di quelle famiglie anche pratesi, che sappiamo oggi in grave difficoltà e ricorrono all’Emporio come una necessità immediata e concreta per loro primarie esigenze di sostentamento. In un momento di difficoltà come il presente, andava in ogni caso preferito il buon senso (se non il buon cuore), mettendo da parte le differenze di partito, la retorica o preconcette posizioni e puntare direttamente all’essenziale”.

Monteferrato..la Provincia è in ritardo!!!!!!

Basta "tavoli"...vogliamo i fatti!!!!

mercoledì 2 dicembre 2009

’amministrazione comunale con comitati e cittadini del centro storico

Giro di incontri per l’amministrazione comunale con comitati e cittadini del centro storico. Lunedì scorso, nei locali della parrocchia di Santo Spirito, l’assessore Roberto Caverni si è visto con Salvatore Russo rappresentante del comitato di piazza del Collegio e di via Santa Trinita, nell’ambito di una serata promossa dai maggiorenti dell’Udc.

Ieri sera, invece, il vice-sindaco Borchi ed il presidente della circoscrizione Centro Massimo Taiti hanno risposto alle domande poste dai tanti cittadini, circa 80, fra i quali alcuni volti noti della politica, accorsi all’assemblea pubblica promossa dal Coordinamento dei Comitati. I propositi iniziali erano ambiziosi: “Centro storico, proposte a confronto”, titolo subito richiamato da una chiosa del portavoce Fedi ad inizio serata: “Cerchiamo di guardare a quello che succederà domani, evitiamo quindi delle filippiche sul passato”.

segue su NOTIZIE DI PRATO

UDC: Opedale vecchio;Universitè per rilancio del centro

L'Udc favorevole ad un'ipotesi di insediare l’Università al posto dell’attuale ospedale

pratoblog.it

Prato, 1 dicembre 2009 - «Si accende il dibattito in città sull'area dell'Ospedale. L'Udc, conformemente al proprio programma elettorale, resta favorevole ad un'ipotesi di insediare l’Università al posto dell’attuale Ospedale, così come emerso in questi giorni anche sulla stampa cittadina. L’area dell’attuale Ospedale, accogliendo un serio investimento in cultura, un polo universitario ben strutturato ed organico alla città, può essere l’occasione di una profonda riqualificazione del centro storico cittadino, ma anche un decisivo investimento per il futuro di Prato e del suo territorio.
Certo, per il centro storico di Prato l’occasione non andrebbe persa se si pensa che l’università diventerebbe il motore di una riqualificazione urbana e lo stimolo per un vero e proprio "parco" all’interno delle mura cittadine: un investimento ed uno stimolo ad un’integrazione sociale di alto livello, anziché di semplice ed unica manovalanza.
Una reale presenza dell’Università a Prato e una forte spinta all’accoglienza straniera qualificata sono passi decisivi verso la rigenerazione strategica di Prato e il suo territorio; per questo buona parte degli attuali volumi, messi disposizione dall’Ospedale, andrebbero recuperati per un moderno Social Housing Sostenibile in funzione dell’ospitalità temporanea di studenti e di ricercatori universitari qualificati, sia essi italiani che stranieri, mentre il nuovo Polo Universitario dovrebbe chiudere partnership con le migliori università dei paesi stranieri delle comunità più significative presenti a Prato (recuperando anche il vero ruolo del Creaf).
Francesco Querci, Consigliere Provinciale Udc».

domenica 29 novembre 2009

Ciclabile....a quando la riapertura!!!????




Torna di attualità la vicenda della pista ciclabile interrotta all’altezza della Briglia. Una vicenda ormai paradossale o meglio “ai limiti della realtà” come dice il consigliere provinciale del Pdl Sergio Toccafondi, che ha presentato un’interrogazione al presidente della Provincia per sapere cosa l’ente intende fare per porre fine ad una situazione che si trascina da quattro anni e in che data “esatta” i cittadini potranno tornare a percorrere il tratto interrotto a causa di una frana. “Si tratta di uno dei punti più panoramici e suggestivi della nostra provincia - spiega Toccafondi - ma sono ormai quattro anni che non si riesce a trovare una soluzione. Ed è inammissibile che in così tanto tempo non si sia riusciti a risolvere il problema. L’insofferenza delle persone è quindi più che legittima”.Il tratto della ciclabile Prato-Vaiano interessato dalla frana è quello all’altezza degli abitati de La Briglia e La Cartaia. Il problema si è verificato nel gennaio 2006 a soli due mesi dall’inaugurazione della pista. Da allora si sono susseguite le promesse e gli annunci dell’inizio dei lavori, senza però che mai nulla venisse fatto. Addirittura l’allora assessore provinciale alle Infrastrutture Maria Luisa Favi si era impegnata a rendere agibile il tratto per la primavera-estate 2008, mentre il bando per i lavori è scaduto lo scorso 18 maggio. La pista ciclabile, però, continua ad essere interrotta e impraticabile


venerdì 27 novembre 2009

FIL e SCUOLA in Provincia

http://www.notiziediprato.it/

Dopo l’uscita dei privati dal capitale sociale di Fil Spa, ieri pomeriggio il consiglio provinciale ha dato il via libera all’acquisto delle quote da parte dell’ente Provincia. Che sale, in questo modo all’80% di partecipazione nella società di formazione e di impiego per il mercato del lavoro. L’impegno di spesa per 130 mila euro è stato, però, contestato dal Pdl perplesso per l’acquisto delle quote al valore nominale “in questo modo si rischia un esborso maggiore” è stata la valutazione dei consiglieri pidiellini.
E’ stato, però, il dibattito sugli effetti della riforma Gelmini, con la mozione Pd-Idv contrapposta all’ordine del giorno Pdl, a capitalizzare la maggiore attenzione. Secondo Giulia Anichini, firmataria del testo approvato dalla maggioranza “i tagli effettuati dal governo ci sono e sono oggettivamente osservabili”. In pratica l’addebito del Partito Democratico al governo è di avere apportato “tagli per oltre 8 miliardi di euro, con una riduzione del numero degli insegnanti, delle ore di lezione, spegnendo quelle realtà di scolarità periferica”. Per questo la consigliera democrat ha espresso “solidarietà ai docenti ed agli studenti che sono in lotta contro questi provvedimenti”. Argomentazioni contestate dalla capogruppo del Pdl Attucci, artefice di un ordine del giorno per invitare “a non trasformare, come già fatto in occasione della riforma Moratti, la scuola in un campo di battaglia dove spostare lo scontro politico”. “Non sono tagli, ma razionalizzazioni, che serviranno fra l’altro di investire 2 miliardi in più nell’innovazione” ha spiegato Attucci, bollando come “strumentale” la mozione del Pd. Scendendo nel dettaglio la riduzione dei fondi è legata “al blocco del turn over per 95mila insegnanti che andranno in pensione, permettendo in questo modo di ricollocare i precari della scuola”. Le ha fatto eco, almeno in questo, Querci dell’Udc, che si è opposto al testo “perché poco propositivo e rivolto soltanto nel criticare la riforma Gelmini”. Soprattutto il centrista ha visto di cattivo occhio il controverso passaggio sulle scuole private “che nelle esperienze peggiori si configurano come meri diplomifici”. “Non siamo contro le scuole private, quando sono uno stimolo al miglioramento anche dell’istruzione pubblica” ha chiarito durante il dibattito il capogruppo dell’Idv, Mori. Applicato alla realtà pratese, il dibattito è però inevitabilmente finito sulla questione dell’edilizia scolastica. “Abbiamo investito fra il 2005 ed il 2008 30 milioni di euro” ha sostenuto Fabio Rossi del Partito Democratico, ricordando “i 25 milioni di euro stanziati dal precedente governo, non ancora assegnati per finanziare l’edilizia scolastica”. “E allora perché il Dagomari ed il Marconi si trovano in una situazione di disagio?” ha ribattuto polemicamente Cristina Attucci. Che ha visto consumarsi, proprio sul suo ordine del giorno, l’ennesima frattura all’interno dell’opposizione, con il voto contrario espresso dall’esponente Udc, Querci.

Carlandrea Adam Poli

martedì 24 novembre 2009

Console Cinese: cosa vi aspettavate? Ha svolto appieno la propria funzione!

Viene da chiedersi quali fossero l'aspettative nei confronti del (o di un) Console della Repubblica popolare Cinese.

Prima di rispondere a questo, facciamocene un'altra: Chi è il (o un) Console della Repubblica Popolare Cinese? Il Console è il rappresentante di uno stato estero, un burocrate di uno stato comunista che in questa faccenda non entra perchè sistematicamente nel proprio paese violi diritti umani, ma perchè altrettanto sistematicamente applica una politica diretta a favorire l'immigrazione cinese in Italia, con ogni mezzo e con ogni forma.

Escono dalla Cina con i documenti, arrivano in Italia senza. Gli scambi di manodopera sona favoriti (sostituendo i malati con i sani, alla stregua dei pezzi di ricambio di un'autovettura!!), nessun controllo sul traffico di capitali in entrata (verso la Cina) e via dicendo, la lista sarebbe lunga.

Prova definitiva della connivenza del Governo Cinese sta nel rifiuto di adottare qualsivoglia politica diretta a favorire il rientro dei propri concittadini, perseguiti da un provvedimento di espulsione da parte dello Stato, o se risaliamo più a monte, a permettere il loro riconoscimento. Un comportamento che rende totalmente inidoneo anche il C.I.E. (Centro di Espulsione e di Identificazione), per la pratica impossibilità di effettuare un rimpatrio.

Dunque, torniamo dal Console Cinese. Difronte a controlli che tendono a porre un freno ad un fenomeno, caldeggiato e favorito dal proprio governo, cosa c'era da attendersi? Null'altro di quello di cui si è reso attore principale ovvero il difensore della politica del proprio Governo. Ha svolto appieno la propria funzione!

Peccato!. Un'occasione persa. Persa per acquisire da parte della comunità cinese, nel suo esponente più alto, una certa credibilità. Quello che a mio avviso doveva fare il Console doveva concretizzarsi non tanto nell'esercitare un ruolo di difensore dell'illegalità diffusa (e certa!), ma quello di cercare di ottenere un riequilibrio degli interessi in gioco, ovvero il riconoscimento di "maggiori diritti" per chi rispetta le regole, cercando di ottenere misure premianti per coloro che lavorano nella legalità, epuntano ad un loro inserimento nella nostra comunità.
Poteva, quindi, esercitare quel ruolo fondamentale di paladino dei diritti dei cittadini ed imprese cinesi "regolari", imprimendo un forte slancio al processo di integrazione.
Ciò non è avvenuto.
Il "Funzionario" ha agito da "funzionario", rispettoso di un mosdus operandi della casa madre.
Francesco Querci
(Consigliere Provinciale UDC)

lunedì 23 novembre 2009

PARISI (PDL) apre a UDC e dunque....sulle regionali...

Questa mattina, tornato dall'Udienza di quel di Pistoia, ho scorso i giornali e mi sono soffermato sull'intervista a Parisi, segretario regionale della PDL. Nello spiegare che era urgente trovare un candidato da opporre a Rossi (candidato alla Presidenza della Regione Toscana per il PD), apre anche all'UDC definendolo un partito storicamente in Toscana avversario del centro-sinistra, ma esclude la possibilità di una candidatura civica, super partes!
Chiude l'argomento asserendo che se l'UDC non appoggiasse il canidadato della PDL, dovrebbe spiegarlo ai suoi lettori! (Evidentemente in chiave negativa).
Quindi, tradotto, non un'allenaza "alla Cenni", cioè con un candidato condiviso, ma "all'Attucci", con un candidato imposto. Con Cenni poi è stato un discorso, con Attucci un altro!.
Ci viene proposta dunque un appoggio alla PDL, sulla fiducia, in difetto del programma e del candidato: solo per motivazioni idologiche di carattere storico. Mi chiedo e Vi chiedo è sufficiente basare un'allenza sulla "fiducia" ad un partito (nel caso alla PDL)? L'UDC ha fatto il suo percorso; il suo elettorato oramai si contraddistingue come un elettorato di centro, critico del governo di sinistra, ma anche di un modo di fare politica caro al centrodestra e sinceramente un po' di acqua è passata sotto i ponti per capire anche questo. Certamente - ribadisco - rimane una posizione fortemente critica del governo della Regione da parte della sinistra, contro la quale un nostro candidato farà la sua parte, anche in assenza di alleanza con la PDL.
Personalmente vedo difficile u'alleanza che si basi esclusivamente su fatti diversi dalla tipologia del candidato e dal programma, quando l'unico partito che ad oggi ha svolto conferenze programmatiche su tutto il territorio regionale è stata l'UDC. Alla conferenza regionale di Venerdi, abbiamo concordato di andare da soli; mi prendo la responsabilità di spiegare ai lettori perchè esiste una legge elettorale voluta dal PDL e dal PD che blocca le candidature, toglie le preferenze, penalizza la rappresentanza e che in realtà
come all'orizzonte non si profili alcun candidato alla Presidenza in grado di effettivamente mutare il corso delle cose, in quanto - verosimilmente - sarà un nominativo scelto all'interno delle blindate nomenclature di partito.
Andiamo avanti nella costruzione di una forza politica nuova, basata su nuove regole e su contenuti marcatamente innovativi, con una politica del buon senso e se si vuole del bene comune, volta cioè ad evitare lo scontro a tutti i costi, ma mettendo davanti l'interesse collettivo, prima ancora di quello di parte.
Francesco Querci
(Capogruppo Consiglio Provinciale UDC)

giovedì 19 novembre 2009

"Territoria 4"...ancora polemiche!!



Non si placano a Montemurlo le polemiche sugli allestimenti di Territoria#4, nonostante quella che ormai da tutti è stata definita “La scritta” ormai sia stata rimossa. Lunedì sera l’amministrazione comunale ha organizzato una tavola rotonda sul tema dell’arte contemporanea per tastare il polso dei cittadini sulle iniziative che vorrebbero fossero fatte sul territorio in tema d’arte. Si è parlato anche della recente manifestazione e dell’installazione finita al centro delle polemiche: l’insegna al neon apparsa in piazza Banti a Montemurlo. Su questa si appuntano gli strali polemici della minoranza, a partire dal consigliere comunale del Pdl Cosimo Zecchi: “Da una parte - dice - non si risce a sapere quanto è costata l’opera e le iniziative correlate e nememno quante di queste siano state sostenute direttamente dall’amministrazione comunale. Dall’altra parte non si capisce nemmeno il significato dell’opera. Addirittura è servito un incontro a fine esposizione per spiegare quella che, a gli occhi di qualsiasi cittadino, resta esclusivamente una grossa scritta al neon scollegata dal contesto”.E Zecchi poi rincara la dose: “Contesto che dovrebbe appunto far riflettere. Quel senso di abbandono e degrado di quel lato della piazza è evidente e rappresenta il disagio del cittadino. Ma questo disagio il Comune dovrebbe risolverlo avendone gli strumenti e non denunciarlo attraverso una criptica forma artistica”. Intanto sulla questione sarà presentata una interrogazione in Provincia da parte del consigliere Sergio Toccafondi: “Nella presentazione dell’iniziativa - dice Toccafondi - si legge che l’arte può creare brevi ma intensi shock. Non vorrei che i cittadini della provincia dovessero trovarsi davanti a veri e propri shock quando sapranno i costi effettivamente sostenuti per allestire questa mostra. Tra l’altro, per contropartita, non mi risulta che siano stati presi d’assalto alberghi e ristoranti per visionarla”.

"patto di Stabilità" UDC favorevole alla moratoria

Non è una sorpresa la posizione che ho assunto ieri in Consiglio Provinciale di sostenere l'Ordine del giorno, presentato da Gestri, che chiede all'UPI (l'unione delle Province) e all'ANCI (l'unione dei Comuni), una moratoria di due anni per il "Patto di Stabilità".
Una sospensione provvisoria, che garantirebbe agli enti locali di potere disporre di risorse economiche presenti nelle loro disponibilità, ma oggi vincolate al Patto che, di fatto, ne impedisce la spesa. Ciò consentirebbe alla provincia come al Comune di liberare risorse importanti a vantaggio della collettività in un momento di grave crisi.
Pagamenti sospesi e investimenti potrebbero essere messi subito in cantiere per dare ossigeno ad un economia del territorio oggi in apnea.
Una politica che l'UDC pratese ha sostenuto in campagna elettorale, riscontrando il favore di molte categorie economiche; una misura ritenuta da molti non solo come opportuna, ma addirittura come inevitabile ed essenziale (c'è chi sosteneva e sostiene la necessità di sforamento anche in difetto della moratoria).
Coerentemente, dunque, al proprio programma e nel rispetto del "bene comune" l'UDC in Provincia ha deciso di appoggiare detta richiesta.
Non si dimentichi che la proposta è diretta all'UPI e all'ANCI, ovvero alle organizzazioni di tutte le Province e Comuni italiani che racchiudono tutte le amministrazioni (di destra, di centro e di sinistra) e saranno queste a dovere mediare con il Governo circa la suddetta moratoria.
Tengo, inoltre, a precisare che il Patto di stabilità è una misura adottata e mantenuta in questi anni sia dai Governi di c-destra che di c-sinistra; non si discute che il Patto di Stabilità sia stata e mantenga una funzione importante di controllo della spesa pubblica; ma in un momento di crisi come il presente una sua sospensione, di cui se ne avvantaggiarenno verosimilmente gli enti più virtuosi, darebbe al nostro territorio la possibilità di "tirare il fiato", usufruendo di nuove e maggiori risorse sia per la Provincia, sia per il Comune.
Ritengo, infine, sottolinerare che trovare accordo su provvedimenti ritenuti utili alla collettività, aggiunga qualcosa ad una politica fatta solo di contrasto ideologico, il quale - ripeto - deve lasciare il passo al dialogo se di mezzo ci sono interessi superiori alle logiche di parte. Un approccio che si chiede alla politica nazionale, ma che non deve lasciarci indifferenti a livello locale, dove in realtà meno pressanti dovrebbere essere le motivazioni "politiche" o "ideologiche".
Va da sè, e concludo, che altra cosa resta l'esame di come verranno eventualmente utilizzate le maggiori risorse e spese, ma principi di buon governo obbliga gli amministratori a fare le scelte e all'opposizione di effettuarne il controllo, anche duro, ma quelli devono essere messi in condizione di governare, a prescidere dai diversi colori politici delle singole amministrazioni.
Francesco Querci
Capogruppo UDC Provincia Prato
Comunicato stampa

"Ci fa piacere che il consigliere Soldi abbia proposto di utilizzare le vetrine dei locali commerciali sfitti del centro storico per dare un'opportunità ai giovani artisti ed artigiani pratesi. Certo, l'idea da noi lanciata alla fine di ottobre rimane decisamente più avanzata!" Così Renzo Bellandi, ex candidato a sindaco di Sinistra Rossoverde, in merito alla proposta del consigliere delegato alle Politiche Giovanili.
"E' un vero peccato che la stampa locale - tranne la pubblicazione come lettera sulle pagine del Tirreno - non abbia riservato alla nostra idea di creare una vera e propria "strada dell’artigianato" in centro, che abbiamo diffuso alla fine dello scorso ottobre, altrettanto spazio e risalto" - continua Bellandi - "visto che si proponeva di dare in comodato direttamente i locali per svolgere le attività artistiche ed artigianali, e non solo come vetrina, sempre con il contributo fondamentale del comune!"
Staff Comunicazione
Sinistra Rossoverde

Allarme Monteferrato in TV!!!

Intervista al consigliere comunale del Pdl di Montemurlo Cosimo Zecchi e del consigliere provinciale del PdL Sergio Toccafondi!!

martedì 17 novembre 2009

Allarme Monferrato!!!!!



Il Monteferrato rischia di restare senza alberi. E’ il grido d’allarme che, con un’interpellanza congiunta, lanciano Cosimo Zecchi, consigliere comunale di Montemurlo e Sergio Toccafondi, consigliere provinciale del PDL, che interrogheranno i rispettivi assessori sullo stato della malattia o del parassita che sta facendo seccare tutti gli alberi del Monteferrato. “La questione è di fondamentale importanza per tutto il nostro territorio – affermano i due consiglieri – e a nostro avviso anche abbastanza grave nelle possibili conseguenze. Il disboscamento procede a vista d’occhio e se la cima del monte è già quasi completamente spoglia, il bosco è sempre più rado ed è facile osservare lungo tutta la superficie montana preoccupanti macchie di alberi secchi o malati. Non solo Monteferrato è una risorsa naturale per i comuni e la popolazione di entrambi, ma quello che vorremmo sapere è cosa si sta facendo per arginare la situazione, dato che potrebbe estendersi a tutto il territorio circostante con gravi danni per flora, fauna e probabilmente per l’assetto idrogeologico. Per questo – proseguono i consiglieri – vogliamo interrogare i nostri assessori sull’attuale entità del danno attuale e sapere le reali ripercussioni e i rischi ai quali il territorio colpito e quello circostante andranno incontro. Inoltre vorremmo sensibilizzare le nostre amministrazioni per una mobilitazione straordinaria volta a salvare il nostro patrimonio naturale”.

venerdì 13 novembre 2009

Conferenza Programmatica Udc Provincia di Prato

Conferenza Programmatica UDC Provincia di Prato

Immigrazione e sicurezza - Giovani e Università - Sanità - Sviluppo Economico e Ambiente

Relazioni di:
Avv. Cristiano Ciani e Avv. Piero Nieri immigrazione e sicurezza
Chiara Bambagioni (Resp. Giovani Udc) giovani e università
Roberto Bartoloni economia
Franca Petrà sanità e sociale
Roberto Caverni (Assessore Comune di Prato) svilupo economico
Francesco Querci (Consigliere Provinciale) ambiente e territorio

Intervengono

Enrico Mencattini (Segretario Provinciale)
Antonio Longo (consigliere comune prato)
Massimo Conti (consigliere comune di Poggio a Caiano)
Mauro Mazzoni (consigliere di Carmignano)
***
On. G.L.Galletti
On. Nedo Poli (segretario regionale)
On. Salvatore Cuffaro
Marco Carraresi (Capogruppo in Regione)

DIBATTITO


martedì 10 novembre 2009

"Area vasta"!!


Il Gruppo Consiliare PDL Provincia di Prato
organizza Sabato 14 Novembre 2009 - ore 9.30 Palazzo Novellucci - via Cairoli, Prato


IL FUTURO DI PRATO E L’AREA VASTA VECCHI PROBLEMI E NUOVE OPPORTUNITA’

Interventi introduttivi
Cristina ATTUCCI Capogruppo PDL alla Provincia di Prato
on. Riccardo MAZZONI Coordinatore provinciale PDL
Roberto CENNI Sindaco di Prato
David SCATRAGLI Sindaco di Montale
Relazioni
Nicola NASCOSTI Coordinatore Provinciale PDL Firenze “L’emergenza rifiuti: quali soluzioni per la Toscana centrale”
Filippo BERNOCCHI Assessore del Comune di Prato “Infrastrutture e mobilità: superare i vincoli allo sviluppo”
Alessandro CAPECCHI Coordinatore provinciale vicario PDL Pistoia “L’integrazione tra Prato e Pistoia: le esigenze della grande pianura produttiva”
Alberto MAGNOLFI Capogruppo Regionale FI-PDL “Il ruolo della Regione: una regia mancata”
Interverranno i Consiglieri provinciali
Riccardo BINI, Matteo COCCI, Giuseppe CONTE, Giovanni LUCHETTI, Francesco MUGNAIONI, Sergio TOCCAFONDI Conclusioni on. Massimo PARISI Coordinatore regionale PDL

giovedì 5 novembre 2009

Crocifisso si..crocifisso no!




Si fanno sentire anche a Prato gli echi della polemica innescata dall’accoglimento da parte della Corte di Strasburgo del ricorso di una cittadina italiana circa l’esposizione del crocefisso nelle scuole perché - secondo la sentenza - contraria al diritto dei genitori di educare i propri figli in base alle loro convinzioni e al diritto dei minori alla libertà religiosa. Con un particolare da non sottovalutare, almeno per ora i crocefissi sono rimasti in tutte (o quasi tutte) le aule scolastiche degli istituti pratesi.Tra i più attivi nella battaglia contro la decisione della Corte Europea c’è l’assessore all’Integrazione Giorgio Silli. “Non credo assolutamente, stando alle mie competenze di assessore all’Integrazione - afferma - che ciò aiuti l’integrazione stessa.
Integrazione significa quieto convivere di più etnie, usi e costumi, credo religiosi, non significa appiattimento totale di quelle che sono le nostre tradizioni, i nostri simboli di fede e i nostri costumi. Tra l’altro il concordato fra Stato e Chiesa, che se non sbaglio è ancora più che valido ed attuale, prevede che nelle aule sia esposto un crocefisso, sarebbe per tanto molto difficile per la Repubblica Italiana accettare la decisione finale della Corte Europea senza dover rivedere completamente il concordato. Credo che questa Europa, di fatto, sta facendo del razzismo alla rovescia. Comunque discuteremo del problema in giunta, attenderemo le disposizioni finali della Corte Europea, auspicando che il ricorso dello Stato vada a buon fine. Personalmente, come libero cittadino cattolico, proporrò che in questa fase, negli edifici pubblici del comune, permanga lo status quo attuale e proporrò che nessun simbolo religioso venga tolto se non previa una autorizzazione del proprietario dell’immobile. Di questo passo, altrimenti, arriveremo a dover coprire con una mano di vernice anche gli affreschi nel nostro salone consiliare”. Posizione, quella di Silli, che trova eco in quella espressa dall’europarlamentare della Lega Claudio Morganti, che si definisce scandalizzato dalla decisione e annuncia un’iniziativa di protesta: “Mi farò promotore dell’allestimento di vari presepi, in Toscana, per ribadire la mia contrarietà verso questa decisione. Spero davvero che in tutte le nostre scuole si continui ad esporre il crocefisso”. A favore del crocifisso si schiera anche il consigliere provinciale del Pdl Sergio Toccafondi: “Ribadiamo l’importanza del crocifisso che non è solo il simbolo fondamentale della religione cristiana, ma è soprattutto la sintesi di tutto quel bagaglio culturale, storico, civile e umano che fa parte della nostra tradizione. Riconoscersi nella croce e nei gesti ad essa collegati significa prima di tutto riconoscersi in una cultura sulla quale si fonda ancora il nostro presente”. Infine Sandro Ciardi, della lista Giovani e Famiglia: “La sentenza della corte di Strasburgo aggiunge in altro doloroso episodio alla continua volontà di negare le radici cristiane a noi italiani. Si preferisce una scuola priva di segnali cristiani solo per colpire ulteriormente il sentimento cattolico della maggioranza degli italiani per non ferire una esigua minoranza di musulmani e cinesi che nei loro paesi spesso vietano ai cattolici di professere liberamente la loro fede”.

lunedì 2 novembre 2009

Kebab e Divieti

Scorrendo i vari interventi propagandistici, perchè definirli così è dir poco, usciti sui vari quotidiani oggi, in risposta alla proposta dell'Assessore Caverni e della Giunta Comunale sul nuovo regolamento per gli esercizi commerciali in zona APU un pò mi viene da sorridere, anzi da ridere a crepapelle.
La proposta del Comune è assolutamente in sintonia con quanto stabilito nei regolamenti delle altre città, in primis Pistoia, dove suggerisco ai cari critici oppositori di andarsi a leggere, il regolamento del "Comparto Commerciale della Sala", dove all'art. 2 si fa espresso divieto agli "insediamenti commerciali e agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che per tipologia, arredi e specialità facciano espresso riferimento a culture diverse da quella locale".
A me sembra un provvedimento molto più restrittivo di quello proposto e soggetto ancora a possibili cambiamenti annunciato dall'Assessore del Comune di Prato Caverni.
A questo punto, essendo l'amministrazione di Pistoia di Centro-Sinistra, essendo il provvedimento approvato da una giunta di Centro-Sinistra, o i rappresentanti del Centro-Sinistra pratese non sanno cosa fanno i loro colleghi di altre vicinissime città, oppure non sapendo cosa dire, perchè non hanno argomenti da proporre come non hanno avuto argomenti da approvare per il bene della città negli ultimi anni, si celano dietro una retorica di attacchi che ormai va avanti da decenni.
A questo punto se l'attuale Giunta propone cose razziste, populiste e qualunquiste, quali definire il rendere decoro ad un centro portato al disastro dall'aver permesso uno stravolgimento completo della nostra tradizione e cultura, sono fiero di appartenere a questa maggioranza.

--
Giacomo Sbolgi
VicePresidente Circoscrizione Centro UDC (Prato)

sabato 31 ottobre 2009

Botta e risposta in Provincia sui C.I.E.!

da www.notiziediprato.it


Il Consiglio provinciale ha approvato nella seduta di ieri pomeriggio la mozione presentata da Pd e Idv per la sicurezza e il rispetto della legalità, con i voti favorevoli di Pd e Idv e quelli contrari di Pdl e Udc. Respinta la mozione presentata dal Pdl sul mancato recepimento da parte della Regione Toscana delle disposizioni normative in merito alla realizzazione di un CIE nel territorio toscano. A favore hanno votato Pdl e Udc, contrari i gruppi Pd e Idv.Le due mozioni sono state presentate separatamente da Simone Barni del gruppo Pd e da Sergio Toccafondi del Pdl, ma discusse insieme. Delle dichiarazioni di voto su entrambe le mozioni sono autori i capigruppo del Pd Fabio Rossi, del Pdl Cristina Attucci e Mario Tognocchi del gruppo Idv.Nella presentazione della mozione Pd-Idv Barni ha sottolineato la richiesta di piena attuazione del patto ‘Prato Sicura’, “che già ha ottenuto il risultato significativo del calo dei reati, ma che ha bisogno di ulteriore sostegno. Alle forze dell’ordine serve un organico adeguato alle necessità di Prato e la dotazione va aumentata anche per ispettori del lavoro e Tribunale”, ha detto Barni.
Toccafondi ha invece illustrato la mozione del Pdl spiegando che la mancata istituzione del Centro di identificazione ed espulsione in Toscana si traduce negli alti costi del trasporto fuori Regione dei clandestini trovati a Prato. “I CIE sono elementi essenziali della sicurezza, strumenti efficaci per combattere la criminalità. Dobbiamo cogliere l’opportunità offerta dal Governo di istituirli in tutte le Regioni al momento prive. La Provincia deve prendersi le sue responsabilità”, ha concluso Toccafondi.

lunedì 26 ottobre 2009

Una passerella sul Bisenzio!!



da www.notiziediprato.it

Un collegamento pedonale in zona San Martino per allacciare a livello fluviale il complesso delle piste ciclabili e dei percorsi presenti sulle due sponde del Bisenzio.


Questo, nella sostanza, il progetto nero su bianco presentato dal Popolo della Libertà nella Circoscrizione Nord ed inviato per le opportune valutazioni al Sindaco Cenni. Un progetto che ha subito trovato l’appoggio del
consigliere provinciale Pdl Sergio Toccafondi, che si è detto pronto a presentare una mozione in Provincia per promuovere l’iniziativa: “Il Bisenzio merita senza ombra di dubbio un profondo risanamento – afferma Toccafondi – e la costruzione della passerella potrebbe essere il primo passo per un recupero totale del fiume per inserirsi, così, nel progetto di valorizzazione del Parco fluviale sul Bisenzio.”“La passerella – spiega il capogruppo PDL Daniele Palitta – verrebbe costruita ad altezza fiume. Essa offrirebbe, pertanto, la sommità asciutta e percorribile nei momenti in cui il Bisenzio non è in piena e quindi per oltre il 90% dei giorni dell’anno. Essa – continua Palitta – oltre a fungere da agile collegamento pedonale tra le due rive, vorrebbe anche essere un modo per aumentare la presenza dei cittadini negli innumerevoli spazi verdi a ridosso degli argini del Bisenzio. Queste aree a bassa quota sono ad oggi abbandonate a sé stesse e lasciate il più delle volte in balia di spacciatori ed altri delinquenti. La realizzazione della passerella, inserita in un progetto più globale di recupero, riqualificherebbe così tali aree.”“La passerella in questione avrebbe un costo estremamente ridotto – spiega il consigliere circoscrizionale PDL Roberto Giugni – in quanto verrebbe costruita in un tratto particolarmente favorevole. Essa verrebbe, infatti, posizionata tra il ponte di Santa Lucia ed il ponte Datini, esattamente a San Martino, dove il Bisenzio si allarga ed il flusso si riduce di profondità. Qui – continua Giugni – le sponde ed il letto del fiume portano ancora i segni di un vecchio guado che collegava San Martino con la base della salita della Villa del Palco. Il transitabile guado fluviale è inoltre ancora collegato alle sommità d’argine da agevoli rampe sterrate.”“Crediamo – concludono i tre esponenti del Pdl – che questo progetto possa presentare l’inizio di un risanamento complessivo di tutto il tratto del Bisenzio da Santa Lucia a Gonfienti. Esso dovrà comprendere il totale recupero degli argini e delle banche interne per creare un sistema di verde pubblico, fatto di passaggi, di percorsi e di aree di intrattenimento e di svago. Tale sistema dovrà, poi, essere pienamente integrato con la città così da delegargli molte delle esigenze di vita all’aria aperta della popolazione pratese.”

mercoledì 21 ottobre 2009

Si ridisegni APU e ZTL, senza attraversamento del centro

La segreteria comunale dell'Unione di Centro, da anni impegnata sulle problematiche connesse dal centro storico pratese, vede indispensabile - allo stato - la riduzione dell'APU ad un'area più ristretta, meglio servita, dotata di particolari agevolazioni (TOSAP e UFFICI TECNICI per ristrutturazioni, TIA) e di interventi sul decoro urbano e archittettonico. Una APU chiusa ermeticamente al traffico ed alla sosta e destinata nel tempo ad allargarsi,

Due fasi: la prima fase diretta a concentrare i primi sforzi in un'area ridotta, garantendone il recupero ed il rispetto, mettendo sul tavolo i progetti per la realizzazione dei servizi (Bus elettrici, parcheggi, nuovi interventi ecc...) da eseguire nella seconda fase con il riallargamento dell'APU.

Nell'area circostante dovrà essere predisposta una riapertura al traffico limitatamente "da e per" il rinnovato cuore cittadino, prevedendo una sistema di accesso al traffico, a cui corrisponda quello di uscita; si entra e si esce dalla stesso o limitrofo varco, prevedendo all'interno una velocità massima di 30 km/H
Assolutamente da evitare una riapertura del traffico che consenta l'attraversamento del Centro per spostarsi da una zona ad un'altra della città , con finalità più o meno dirette al decongestionamento del traffico delle arterie periferiche, le cui problematiche dovranno essere risolte diversamente, non potendo il Centro storico essere gravato anche delle criticità legate alla viabilità urbana cittadina.

Tale intervento, necessario ma anche provvisorio, consegue alle errate politiche della scorsa giunta che nonostante la previsione dei ticket per il parcheggio, l'allargamento della APU e della ZTC e ZTL, non ha fatto seguire alcuna iniziativa diretta a migliorare i servizi per il Centro Storico (parcheggi, viabilità, agevolazioni economiche), così come era nelle promesse evidentemente restate tali.

Resta da concordare con le categorie e i residenti la portata della manovra e dove intervenire: quello che si vuole è ripartire da un punto fermo (il cuore ermeticamente chiuso), dove potere intervenire (copertura economica) ed il rispetto delle nuove regole (controlli e limitazioni effettivi). Ovviamente particolare attenzione dovrà essere posta alle regole della ZTL, ovvero alla cornice dell'APU.
Francesco Querci
UDC- Segr. Comunale

"Il centrodestra al governo? Capace solo di fare promesse da marinai

Prato, 21/10/2009

"La cronaca dell'assemblea organizzata dal PDL alla Circoscrizione Sud, ed in particolare degli interventi del vicesindaco Borchi, è l'ennesima dimostrazione che il centrodestra ha fatto promesse "da marinai", in campagna elettorale, che sapeva già di non poter mantenere! o l'ora che i cittadini se ne rendano conto!"
Questo il duro commento di Renzo Bellandi, ex candidato a sindaco per Sinistra RossoVerde. "Che i finanziamenti del PIUSS fossero legati ai progetti presentati dalla precedente amministrazione era risaputo, e doveva essere ben chiaro anche ai consiglieri dell'allora minoranza. Nonostante questo, più di una volta l'attuale sindaco si era dichiarato contrario al progetto e per bloccare la realizzazione dell'intervento."
Stesso discorso per il deposito CAP. "Con un progetto esecutivo in mano, e tutte le autorizzazioni necessarie, era chiaro a tutti che non sarebbe stato così scontato bloccarne la realizzazione. Ma si è preferito adulare i comitati, piuttosto che affrontare seriamente il problema. E, sul discorso tramvia, prepariamoci ad altre sorprese, perché anche in quel caso c'è da fare i conti con dei finanziamenti già ottenuti"
"La ciliegina sulla torta" - aggiunge Lanfranco Nosi -"è però sicuramente la dichiarazione di Borchi sull'inceneritore di Baciacavallo. Nonostante la promessa attenzione, siamo alle solite dichiarazioni della passata amministrazione sui dati ARPAT e sulla "necessità" dell'impianto per il sistema industriale. E il comitato di controllo sul modello dell'inceneritore di Montale non dà assolutamente garanzie."
"Alla prova dei fatti, questa amministrazione sta dimostrando tutta la sua inconsistenza" chiude Bellandi," e al di là di iniziative di facciata, come la cocomerata, le multe agli ambulanti in via Pistoiese e l'inutile sfoggio dei militari, abbiamo assistito solo a marce indietro e a promesse mancate. La mancanza di un progetto coerente per la città, anche da parte di chi all'opposizione c'è stato per almeno un quindicennio, è sconfortante e produrrà, anche nel breve termine, danni irreparabili. Prato, onestamente, non si merita proprio una gestione del genere!"
Lanfranco Nosi
Sinistra RossoVerde

"Il PdL con Berlusconi per difendere la democrazia"

Il Coordinamento Regionale Toscano, in occasione della manifestazione dei 110 comuni dove il PdL è il primo partito, organizza per Sabato 24.10.2009 ore 11.00 presso le scuderie medicee a Poggio a Caiano, l'incontro con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Paolo Bonaiuti.

Saranno presenti: on. Riccardo Mazzoni, coordinatore provinciale del PdL
avv. Filippo Bernocchi, coordinatore provinciale vicario del PdL avv. Alberto Magnolfi, Capogruppo regionale PdL
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare. Seguirà aperitivo.

giovedì 15 ottobre 2009

*Ancora sullEx Banci. La discussione ritorni tra i cittadini

Prato, 15/10/09*

La discussione sullutilizzo dellarea Ex Banci deve ritornare centrale nel dibattito sul futuro della città dichiara Renzo Bellandi, leader della formazione Sinistra RossoVerde Ed è venuto il momento di aprire un processo partecipativo reale, un confronto tra idee e prospettive, non solo tra gli enti interessati.
La confusione sul cosa realizzare nellarea oggi di proprietà del gruppo Consiag è evidente!  aggiunge Lanfranco Nosi  Lamministrazione comunale sembra esser ritornata sui suoi passi, dopo lesplicita ostilità al progetto dichiarata in campagna elettorale, ed oscilla quindi tra dichiarazioni a sostegno di un polo espositivo multifunzionale e distinguo senza senso, giusto per garantire larrivo dei dieci milioni di euro promessi attraverso il PIUSS. Lopposizione, al contrario, continua a puntare sul progetto originale, figlio della giunta Romagnoli, con tutti i suoi difetti originari, in un preoccupante attaccamento ad un passato già sanzionato dalla sconfitta elettorale.
Noi continuiamo a sostenere, e lo abbiamo ribadito recentemente, lidea della realizzazione di un Polo culturale di rilevanza non solo regionale, ma nazionale, chiosa Bellandi, perché solo dalla cultura può rinascere, diciamo pure riaprire, Prato. Ma rimane essenziale che su una questione così strategica siano i cittadini ad avere nuovamente la parola.

*Sinistra RossoVerde Prato*

*Ancora sullEx Banci. La discussione ritorni tra i cittadini

Prato, 15/10/09*

La discussione sullutilizzo dellarea Ex Banci deve ritornare centrale nel dibattito sul futuro della città dichiara Renzo Bellandi, leader della formazione Sinistra RossoVerde Ed è venuto il momento di aprire un processo partecipativo reale, un confronto tra idee e prospettive, non solo tra gli enti interessati.
La confusione sul cosa realizzare nellarea oggi di proprietà del gruppo Consiag è evidente!  aggiunge Lanfranco Nosi  Lamministrazione comunale sembra esser ritornata sui suoi passi, dopo lesplicita ostilità al progetto dichiarata in campagna elettorale, ed oscilla quindi tra dichiarazioni a sostegno di un polo espositivo multifunzionale e distinguo senza senso, giusto per garantire larrivo dei dieci milioni di euro promessi attraverso il PIUSS. Lopposizione, al contrario, continua a puntare sul progetto originale, figlio della giunta Romagnoli, con tutti i suoi difetti originari, in un preoccupante attaccamento ad un passato già sanzionato dalla sconfitta elettorale.
Noi continuiamo a sostenere, e lo abbiamo ribadito recentemente, lidea della realizzazione di un Polo culturale di rilevanza non solo regionale, ma nazionale, chiosa Bellandi, perché solo dalla cultura può rinascere, diciamo pure riaprire, Prato. Ma rimane essenziale che su una questione così strategica siano i cittadini ad avere nuovamente la parola.

*Sinistra RossoVerde Prato*